Hai peccato contro lo Spirito Santo, adesso per te non ci sarà più perdono!

homemqueimaQuando mi convertii al Signore fumavo ancora e, dopo vari tentativi di smettere andati a vuoto, presi una ferma decisione, ma fu un fallimento maggiore dei precedenti. Poiché ero giovane nella fede, non avevo fatto ancora tante esperienze, divenni vittima di Satana. Con il suo parlare e convinzione bugiarda, riuscii a farmi star male per quasi un giorno intero. Credo forse, che sia stato il giorno più brutto della mia vita spirituale e, credo, anzi, ne sono sicuro che, come me, molti saranno caduti vittima delle sue macchinazioni diaboliche, ma soprattutto su quello che sto per raccontarvi.

Erano circa le quattro del pomeriggio di diversi anni fa, quando spensi l’ultima mia sigaretta nel portacenere che avevo vicino alla finestra di casa che dava sul cortile. Dissi a mia moglie: “Vedi? Questa è stata la mia ultima sigaretta che ho consumato, da questo momento basta!” Si fece sera, mangiammo, e ogni tanto andavo alla finestra ad odorare il portacenere ormai vuoto, volevo convincermi sempre di più che c’è l’avrei fatta. Poi andai a letto, ma non riuscivo a dormire, pensando come avrei affrontato il giorno dopo senza fumare? La mattina mi svegliai e il primo pensiero andò alle sigarette. Mi alzai e andai direttamente alla finestra convinto di trovare qualcosa, ma non trovai niente, mia moglie aveva tolto dal davanzale anche il portacenere. In me si riaffacciavano dei dubbi sul fatto che sarei stato capace di smettere di fumare. Ci vestimmo, dovevamo portare nostro figlio all’asilo nido, e in me ardeva una voglia matta di fumare. Sapevo che non c’è l’avrei fatta, ero troppo debole e mia moglie se ne accorse ma non disse nulla. Dopo di aver lasciato nostro figlio al nido, ci fermammo al bar, a fare colazione. I miei occhi andavano su tutta le persone che fumavano, la voglia era tanta, che decisi di andare in un’altro bar da amici, che sapevo che era il loro giorno di chiusura settimanale, e sapevo anche che loro erano all’interno del bar a fare le pulizie. Così mi infilai sotto la serranda, e senza nemmeno dire “buongiorno”, gli chiesi subito una sigaretta. Appena me la diedero e l’accesi, tutto il tremore che avevo nelle gambe e nella testa si fermò. Ebbi dei piccoli giramenti di testa, e mi sentii rilassato ma proprio in quel momento preciso, ascoltai chiaramente una voce che mi diceva: “Hai peccato contro lo Spirito Santo, adesso per te non ci sarà più perdono!” Rimasi fulminato da quella voce così presente nella mia mente. Spensi la sigaretta a metà, salutai i miei amici, e in modo funebre, mi avvicinai alla macchina dove mia moglie mi stava aspettando. “Che hai mi disse? Hai la faccia bianca! Chi è morto?” Riuscii a mala pena a dirle: “Niente”. Tornammo a casa, e non andai nemmeno al lavoro quel giorno, mentre quella voce malefica rimbombava nella mia mente. Ero a pezzi, ed ero sicuro che avevo perso la salvezza. Passai delle ore d’angoscia piegato a letto su me stesso senza fiatare, sentivo il peso della condanna, e dell’eterna punizione. Nel pomeriggio, chiamai a due fratelli anziani, perché io ero convinto di aver commesso il peccato imperdonabile. Ma tutti e due i fratelli mi dissero che era la voce del diavolo e che io non avevo perso un bel niente. Per potermi convincere, dovetti andare a casa di uno degli anziani, dove con calma e pazienza mi spiegò come il diavolo agisce con le nuove anime e non solo. Il fratello mi raccontò una storiella:

C’era un ragazzino che non ubbidiva al genitore, e il padre per questa ragione non gli rivolgeva la parola, aspettava che il figlio si ravvedesse e chiedesse scusa al padre. Passarono così tre giorni senza parlarsi, e senza incrociare i loro sguardi. Poi una mattina, quando il padre lasciò la casa per andare a lavoro: il ferro da stiro era appoggiato male nella lavanderia e causò un incendio. Il padre del bambino non fece in tempo ad entrare nell’auto per andare al lavoro quando si accorse che la casa andavo in fumo. Scese dall’auto e a quattro a quattro salì le scale per andare a prendere quel figlio che si era comportato male verso di lui. Lo trovò, raggomitolato in una camera della casa. Il padre lo strinse a se e, se lo baciò, lo strinse forte tra le braccia, poi lo portò fuori e gli diede tutte le cure necessarie, perché era suo figlio. Era il bene più prezioso che aveva, insieme con la sua famiglia. La discussione, l’educazione, passarono in secondo piano, adesso quello che era importante era salvare il bambino, come vi riuscì con sua grande gioia.

L’anziano mi fece capire che se anche Dio potesse essere arrabbiato con me, io sarò sempre un Suo figliuolo, e se la casa va a fuoco, Dio stesso e non gli angeli verrebbe per salvarmi, perché io sono stato riscattato a caro prezzo, ed Egli non permetterà che alcun male mi accada.

Perché ho raccontato questa storia? Perché so che ci sono persone che stanno soffrendo per delle bugie del diavolo, egli vuole far credere loro che Dio è disinteressato a tutti i problemi dei Suoi figli, ma è una grossa BUGIA perché Dio ci ama e non ci abbandona. La sola cosa vera è che se gli disubbidiamo, pagheremo le conseguenze della disubbidienza, ma questo non mina la vita eterna che Dio ha messo in noi.

Perciò, quando il diavolo viene a molestarci con idee che vogliono far tremare la nostra fede, dobbiamo difenderci con lo scudo della fede. Dobbiamo dirgli che lui è un bugiardo e padre della menzogna, e che noi siamo figliuoli di Dio e non può ingannarci. Purtroppo il diavolo ha questo potere, di saper far cadere nei dubbi e nelle incertezze anche persone mature. Questo fa si che li mantieni prigionieri in una finta gabbia, incatenati con catene invisibili, perché in realtà non ci sono. Questo è un peccato verso Dio, in quando diamo retta più al tentatore che a Dio stesso. La liberazione avviene leggendo e meditando la Parola di Dio, e pregando fino a che il Signore non ci liberi e ci dà fede per superare i pericoli spirituali che hanno effetto negativo anche sul corpo oltre che sullo spirito, portando anche a forti depressioni. Un cuore in pace con Dio non conosce la depressione. Perciò, impariamo a distinguere la voce fredda di Satana che sale dall’inferno con la voce dolce e soave dello Spirito Santo che viene dal cielo e che ci dice: “Non temere, Io sono con te, e nessun male ti capiterà”.

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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