LE MURA DI GERICO

image (18)Giosué 6:1 | Gerico era ben chiusa e barricata per paura dei figli d’Israele; nessuno ne usciva e nessuno vi entrava.
Molte sono le barricate che gli uomini erigono, i muri proteggono si! ma anche separano, dividono. Infatti la Parola cita: “nessuno ne usciva e nessuno ne entrava…”
La lettura biblica ci fa accomunare gli eventi dell’antico patto alla chiesa contemporanea, e questo ci da’ da pensare: “se è importante proteggere la chiesa, l’insegnamento, la dottrina, erigere muri affinché la purezza della parola non venga contaminata, perché il vangelo non diventi “anatema” come dice l’Apostolo Paolo, è altrettanto importante “esportarlo” portarlo fuori dalle mura perché si diffonda l’opera cristiana”.
Per fare ciò è indispensabile che il Signore varchi i nostri confini, si instauri nel nostro interiore, sta soltanto a noi lasciarlo entrare perché possa darci una ricchezza da portare all’esterno.
Molti sono gli aspetti delle nostre mura, torri altissime, bastioni, cinte murarie fortificate. Erigiamo queste difesa con un motivo ben preciso, difenderci dalle nostre paure.
Alcune cose ci sono da impedimento e finiscono con configurare varie tipologie di “credente”
LE PAURE
Giosuè 5:1 Quando tutti i re degli Amorei che erano di là dal Giordano verso occidente e tutti i re dei Cananei che erano presso il mare udirono che il SIGNORE aveva prosciugato le acque del Giordano davanti ai figli d’Israele finché fossero passati, il loro cuore venne meno e non rimase più in loro alcun coraggio di fronte ai figli d’Israele.
La chiusura di Gerico è simile alla freddezza spirituale, ciò impedisce una relazione con il Signore, Egli non può dimorare in noi.
Gli elementi che suscitano paure e timori sono vari, per esempio:
“LA PAURA DEGLI ALTRI”
Cosa penseranno di me le persone che mi conoscono, cosa diranno del mio cambiamento, provo vergogna a proclamarmi cristiano, cosa diranno i miei famigliari ed i miei amici che mi hanno visto bambino, ragazzo, uomo e ora credente. Cosa penseranno del mio professare la “vera fede”
“PAURA DI E PER SE STESSI”
Chissà cosa potrei mai fare, o che cosa mi capiterà, quanti cambiamenti dovrò affrontare per essere a posto con il Signore.
“PAURA DI PERDERE CIÒ CHE SI HA”
Timore di perdere la propria ricchezza (dovrò condividerla?), il lavoro, l’ego, o il modello di vita.
“LA PAURA DEL SIGNORE”
GENESI 3:9 Dio il SIGNORE chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?» 10 Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto».
IN FINE LA PAURA CHE IL SIGNORE NON ADEMPIA ALLE SUE PROMESSE …
ovvero mancanza di Fede.
Isaia 41:10 Tu, non temere, perché io sono con te;
non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio;
io ti fortifico, io ti soccorro,
io ti sostengo con la destra della mia giustizia.
Tutto questo è respingere la parola di Dio allontanarla da noi, Egli non può riempirci e automaticamente, vuoti, non abbiamo nulla da dare.
Giosuè 6:20 Il popolo dunque gridò e i sacerdoti suonarono le trombe; e quando il popolo udì il suono delle trombe lanciò un gran grido, e le mura crollarono. Il popolo salì nella città, ciascuno diritto davanti a sé, e s’impadronirono della città.
Apocalisse 2:7 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò da mangiare dell’albero della vita, che è nel paradiso di Dio”.
È UN PROBLEMA DI SCELTE
Genesi 13:12 Abramo si stabilì nel paese di Canaan, Lot abitò nelle città della pianura e andò piantando le sue tende fino a Sodoma. 13 Gli abitanti di Sodoma erano perversi e grandi peccatori contro il SIGNORE.
E per scegliere bene bisogna ascoltare bene, esistono modi diversi di ascoltare, fra i quali l’ascolto disattento e l’ascolto selettivo.
L’ascolto disattento è proprio di un credente “formale” la partecipazione è costante, non si manca mai ai Culti possibilmente nelle prime file. Si partecipa ad ogni iniziativa, si aderisce ad uno stile di vita che ci tutela e ci accomuna a molte persone insomma apparteniamo ad una bella comitiva.
L’ascolto selettivo differentemente è arrogante, nel senso che si “arroga” il diritto di stabilire ciò che è giusto e ciò che non lo è.
Storniamo dalla Parola quello che non riteniamo conforme al nostro modello di Fede e riteniamo le cose che più ci assomigliano, beffandoci della plenarietà della Parola. I Vangeli assumono una forma perfettamente calzante alla nostra propria religione incontestabili perché forgiati su noi stessi, sarà facile sentirsi ” a posto, Salvati ” là dove la Grazia ce la siamo cucita addosso, su misura.
Matteo 13:16 Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri orecchi, perché odono!
IL REGNO NASCOSTO
Gesù parla in parabole…la prima parabola da comprendere, che apre alla comprensione delle altre e quella del buon seminatore.
Dove il terreno è buono il seme potrà  germogliare e dopo aver germogliato crescerà e dopo esser cresciuto porterà frutto, il grano si distinguerà dalla zizzania e potrà essere raccolto, purificato dalla pula, macinato per essere farina e poi… diventare buon pane, fragrante come un profumo di odore soave per il nostro Signore.
Matteo 13:3 Egli insegnò loro molte cose in parabole, dicendo:
«Il seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. 5 Un’altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; 6 ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. 7 Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. 8 Un’altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9 Chi ha orecchi oda».
Il seme è sempre buono, è la parola, ma il terreno fa la differenza. Quel terreno è il nostro cuore, il terreno di Gerico era ostile aveva eretto mura quasi invalicabili, ma la parola di Dio  può ammorbidire il cuore più duro.
Il suono della tromba penetra nell’intimo e lì posa il suo seme. Nasceranno zizzanie? grano? granelli di senape? molto dipende da come abbiamo preparato il terreno… la preghiera, la lettura, la meditazione, le buone opere scacceranno gli uccelli, faranno seccare spine e triboli, romperanno anche la roccia e certo il buon terreno non mancherà di portare frutto.
Il Signore fa piovere su ogni coltura, ma alla fine il grano si manifesterà come tale e la zizzania potrà essere estirpata senza timore di danni.
GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE
Chi riceve è in obbligo di dare, trattenere il Vangelo è cosa inutile.
14 Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunci? 15 E come annunceranno se non sono mandati? Com’è scritto:
«Quanto sono belli i piedi di quelli che annunciano buone notizie!»
16 Ma non tutti hanno ubbidito alla buona notizia; Isaia infatti dice:
«Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?»
17 Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo.
Quando diffondiamo la ” Buona Novella ” cresciamo insieme ad essa, mentre parliamo lo Spirito Santo istruisce anche noi, quella parola che pronunciamo scende nelle nostre stesse profondità ed è fonte di meditazione.
Egli corregge i nostri pensieri e le nostre visioni, ci fa sentire la Sua presenza, stimola i meccanismi della fede insegnandoci con le “nostre” stesse parole.
Come per portare frutto bisogna morire a se stessi, così far crollare le mura permettere un’invasione da parte dello Spirito Santo perché possa trasformarci a Sua immagine per diffondere la luce che abbiamo ereditato accettando Cristo come Salvezza.
Matteo 5:15 e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa.
DONARE SE STESSI CON SACRIFICIO… L’OBLAZIONE DI CAINO.
L’offerta di Caino fu un oblazione senza spargimento di sangue, egli offrì prodotti della terra per i quali non era necessario versare sangue, ma solo coltivarli e poi coglierli.
Nel sangue c’è la vita cita la Bibbia e quindi donare con spargimento di sangue e “dare la vita al Signore”
Deuteronomio 12:23 | Ma guàrdati assolutamente dal mangiarne il sangue, perché il sangue è la vita, e tu non mangerai la vita insieme con la carne.
Se intendiamo darci al Signore dobbiamo sapere che non è possibile farlo a metà il profeta Ezechiele dice parlando del fiume della conoscenza:” era un fiume in piena nel quale dovetti immergermi completamente” .
Quella di Caino non è un’offerta per il perdono, non è per una colpa, non è per il peccato bensì un’oblazione per la riconoscenza.
Delle cinque offerte citate nel Levitico solo una non prevede spargimento di sangue, ovvero è un’offerta priva di sacrificio, un’offerta di riconoscenza, offriamo a Dio ciò che già gli appartiene (sempre) ma una cosa è offrire un cesto di frutta e un’altra è offrire la vita.
Ora rigettare la parola del Signore è come la divinazione.
I Samuele 15:23 infatti la ribellione è come il peccato della divinazione, e l’ostinatezza è come l’adorazione degli idoli e degli dèi domestici. Poiché tu hai rigettato la parola del SIGNORE, anch’egli ti rigetta come re».
image (18)
Francesco Blaganò | Notiziecristiane.com

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook