2 semplici monetine…

Sul termine del ministero di Cristo, si affaccia il gesto di una povera anziana che sarà ancora oggi, ricordata nei vangeli e nei cuori più rinnovati.

Cosa fece questa donna di così eclatante? Diede la decima? Diede tutti i suoi averi? Prese il telefono scattandosi selfie mentre consegnava un assegno?

La partita tra Dio è in corso…

Da una parte sta il mondo della sinagoga con tutto il suo ambaradan di scribi riveriti per le loro preghiere, fedeli che entrano a gettare monete, riciclandole in preghiere. Dall’altra il Cristo, diretto alla stazione di Gerusalemme: s’inquieta, si fa beffe di loro, tiene gli occhi aperti. Siamo in un punto morto della partita: i farisei non lo interrogano più – troppo alto il rischio di venir umiliati in mondovisione, Lui non agisce quasi più. I primi tacciono: sono stati informati di ciò che sta per accadere, portano pazienza. Si “vendicheranno” .

Anche Cristo tace, senza mai tacere però, Rimpicciolendoli e mostrando una profondissima verità che ancora oggi scotta ai più, a coloro che indegnamente credono di essere a posto con la propria coscienza o peggio, credono di servire DIO: “Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri“.

Smascherati, ancora una volta. Cristo ammaestra i suoi circa due specie d’umani nel Tempio: i farisei, gente in via d’ostentazione, e la povera donna, una di quelle che dentro il Tempio era in via d’estinzione.

Basta uno sguardo, al Cristo, per riaccender la guerra a degli avversari impauriti di imbastire ancora guerra. Basta un nonnulla, è lectio-magistralis: il pudore è solo di chi può permetterselo, l’ostentazione è un po’ di tutti. Benvenuti nello sguardo di Cristo: “Tutti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva per vivere”.

Questa È la profondità Vangelo che ancora smaschera tutti i religiosi di un tempo come quelli di oggi..

Il grido del povero sale fino a Dio, ma non arriva alle orecchie dell’uomo diranno in molti. Quand’arriva alle orecchie e agli occhi del Cristo però, rimbalza come un fulmine, accecando tutti.

Lo sguardo di Cristo è roba da grandangolo, il campo visivo è fuori-misura: farci entrare il mondo è la sua passione, denudarne il cuore la sua specializzazione, svelarne l’anima è biglietto d’ingresso per il Regno.

Due monetine, gettate con il cuore,mostrano ancora oggi una profonda verità: Sarà sempre la qualità e l amore dei tuoi gesti e non la quantità o il mondo in prima visione a fare la differenza per Dio.

Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com

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