AFGHANISTAN: UN ANNO DI TALEBANI

Un anno è passato dalla caduta di Kabul e dalla conquista del regime talebano in Afghanistan. Un anno terribile per i cristiani nascosti in questo paese, così come un anno di violazioni dei diritti umani per donne, bambini, oppositori, chiunque non si adegui al regime oscurantista talebano.

La crisi umanitaria si è rafforzata, peggiorando anche a causa del terremoto del 22 giugno scorso, che nell’est del paese ha ucciso almeno 1.000 persone e ferite molte di più. La gestione talebana ha reso la vita di tutti più difficile e a giudicare da recenti fatti di cronaca, ha spalancato nuovamente le porte ai movimenti terroristici.

Un portavoce dei talebani ha affermato di recente che “sunniti, sciiti, sikh e indù praticano liberamente la loro religione in Afghanistan”. Non ha nemmeno fatto cenno, perché ritenuti inesistenti o in procinto di essere eliminati, i circa 10.000-12.000 cristiani che si stima attualmente risiedano nel Paese.

Hana Nasri*, partner della regione, afferma che: “Sebbene sia risaputo che le minoranze religiose vivano nel timore della rigida Sharia applicata dai talebani, questi estremisti vogliono mostrarsi al mondo come un’autorità più tollerante”. Amnesty denuncia che a fronte delle timide proteste da parte di donne e bambine per tornare a studiare: “I talebani hanno risposto con intimidazioni, violenza, arresti arbitrari, sparizioni forzate e torture fisiche e psicologiche. Le donne e le bambine afgane da un anno non possono più studiare, lavorare o semplicemente uscire di casa senza la supervisione di un uomo”.

Tuttavia anche durante questa calda estate 2022, i partner in prima linea di Porte Aperte si sono recati nei campi profughi della regione attorno all’Afghanistan per distribuire cibo, articoli per l’igiene e medicinali, oltre che piccoli doni ai bambini. “I bimbi sono privati di tutto e con la nostra presenza letteralmente illuminiamo la loro vita e, in molte occasioni, preghiamo per loro e parliamo loro di Gesù”, ci spiega Klaudia, una dei nostri partner. Aiutateci a cambiare le loro vite!

La situazione dei rifugiati afghani in fuga dall’estremismo nei territori di confine è disperata. Il loro numero è enorme e cresce gradualmente, mentre gli Stati di fatto non riconoscono ufficialmente la presenza di un tale numero di persone. Di conseguenza, non vengono stanziati fondi adeguati per la loro assistenza.

https://www.porteaperteitalia.org/afghanistan-un-anno-di-talebani/

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