Alcuni esempi di pratiche evangelistiche da evitare

1.Sbagliare nella trasmissione del Vangelo. Considerato che l’evangelizzazione consiste nell’annunciare il Vangelo il modo principale per mancare l’obiettivo è non comunicare affatto il Vangelo. Spesso le persone che svolgono opere di beneficienza credono che aiutando i bisognosi o sostenendo gli afflitti ‘annunciano il Vangelo senza parlare’. Non è così. Forse staranno facendo delle azioni estremamente altruiste e generose verso il prossimo, tuttavia evangelizzare significa portare agli altri il messaggio di Cristo.

2.Distorcere il messaggio. Una fedele evangelizzazione si traduce nell’annuncio del messaggio nella sua interezza (At. 20:27), incluse le verità più scomode riguardanti il peccato e il giudizio di Dio.

3.Insegnare al suo posto un falso messaggio. Molte persone che sostengono di predicare il Vangelo in realtà insegnano esattamente l’opposto, con conseguenze terribili per loro stessi e i loro ascoltatori (Gal. 1:6-9, 2Pt. 2:1-3).

4.Presentare il vangelo come una semplice opinione. Presentare il Vangelo come una mera opinione, che chiunque può rigettare senza alcuna conseguenza, significa alterarlo. Evangelizzare vuol dire chiamare le persone a ravvedersi dai propri peccati e a confidare in Cristo per salvarsi dall’ira di Dio. Il Vangelo non è una mera opinione e la nostra evangelizzazione deve comunicare fedelmente la veridicità universale e le richieste vincolanti del Vangelo .

5.Fare pressioni su qualcuno affinché prenda una decisione. Solo Dio può elargire fede e pentimento. Se spingiamo qualcuno a fare una scelta in modo superficiale, egli potrebbe prendere una decisione che non conterà nulla nell’eternità. Ciò potrebbe indurre erroneamente qualcuno a credere di essere diventato un cristiano attraverso la propria “decisione”, senza però essersi pentito dei propri peccati e aver creduto in Cristo.

6.Fossilizzarsi su aspetti minori. Nel momento in cui desideriamo affrontare in modo esauriente le domande dei non credenti, trascorrere ore a parlare del problema del male non equivale a predicare Cristo. Non lasciare che questioni futili ti impediscano di portare il messaggio della croce.

7.Denigrare in modo scortese le obiezioni o domande dei non credenti. Questo è un modo efficace con il quale offenderli e porre rapidamente fine a ogni conversazione evangelistica. Pietro ci indica come dovremmo rispondere alle domande dei non credenti quando scrive: “Ma fatelo con mansuetudine e rispetto, e avendo la coscienza pulita” (1Pt 3:15-16, N.R.).

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