Ama il tuo prossimo come te stesso

A Napoli un barbone andò una sera verso un bar senza entrarvi, temendo che il suo aspetto avrebbe potuto infastidire qualcuno. A un certo punto si accorse che il barista l’aveva notato e gli chiese:

“c’è un caffè per me questa sera?”
Il barista annuì: “Certo, vuoi anche qualcosa da mangiare?”
Il clochard scosse la testa e guardò il cielo mentre cominciava a piovere.

Il barista gli preparò il caffè e glielo portò sigillato in un bicchiere monouso chiedendogli di aspettare dov’era. Il clochard non si mosse mentre il barista entrò nel retro bottega per uscirne con un giubbotto, che offrì al barbone: “Prendi”, disse “stasera serve più a te che a me”. Così si tolse qualcosa di suo per darlo ad un povero emarginato.

Molte volte quello che l’uomo fa non è vera carità ma solo un lavarsi la coscienza. Se non siamo abituati a dare qualcosa di nostro, a cui teniamo veramente, non siamo adatti al regno di Dio perchè teniamo più ai nostri beni che a obbedire a Dio: ciò è una forma di idolatria e, infatti, la Bibbia dice che gli avari non vedranno il regno dei cieli.

L’avidità è ciò che spinse un ragazzino a cercare di prendere una moneta da un vaso che sua madre aveva messo sul tavolo, che poi non riusciva più a tirarne fuori la mano. La madre, spaventata, chiamò il marito che lo incitò:

“Dai, ragazzo, tira fuori il braccio…”.
“Papà non ci riesco”, rispose il giovane.
“Apri per bene la mano che vien fuori”
“Papà non posso”
“Perché non puoi” continuò il padre.
“Perché se apro mi cade la monetina che ho ben stretta nella mano!”

Morale del racconto. Chi vuol tenere stretto qualcosa di questo mondo e allo stesso tempo vivere una vita spirituale piena di ricchezze celesti, prima o poi dovrà fare una scelta. Tantissime persone tengono ben stretta la monetina che si vede e non qualcosa di eccezionale da vivere solo con la fede. Questo è l’egoismo, un vivere alla perenne ricerca di qualcosa che aumenti la propria ricchezza materiale o il proprio ego.
Gesù mostrò ai Suoi discepoli un’anziana signora mentre essa mise nella cassa delle offerte tutto quel che aveva anche se si trattava di pochi spiccioli, mentre i più facoltosi mettevano ben più di lei ma solo per sentirsi a posto con Dio. La vecchietta non era pazza, aveva talmente tanta fede che Dio la potesse sostenere che non sapeva che farsene della sua “pensione”.

Fare il barista è un mestiere umile e poco retribuito. Il barista avrebbe potuto pensare che quel giubbotto lo avrebbe ricomprato con 3 o 4 giornate lavorative. Invece non ci pensa su due volte. Il clochard deve passare la notte in strada, io no. Quindi meglio che c’è l’abbia lui che io. Bravo barista! Anche se la mia Napoli mi ha insegnato tanto ad essere generoso verso il mio prossimo. Gesù disse che chi è in grado di portare al compimento i due grandi comandamenti sarà felice.

“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso” (Luca?10:27?). Il primo comandamento non costa nulla, e sarebbe quindi molto facile il solo leggere la Bibbia alla ricerca del Signore per amarlo intensamente, ma solo quelli che veramente aprono il cuore a Gesù durano con le tempeste, le giornate infuocate e tante prove. Il secondo comandamento invece sembra che oltre a mettere mano alla tasca, ed è qui che molte mani si paralizzano, devono cambiare veramente l’attitudine del cuore, ed è qui che si vede chi è veramente convertito e ha cambiato la propria natura da egoista a spirituale: nell’amare il prossimo devi rinunciare al tuo io, ai tuoi sentimenti di odio, di rivalsa, alle gelosie, alla rabbia, all’orgoglio, alla superbia. Questi cattivi sentimenti ci danneggiano e noi, che così facendo non amiamo nemmeno noi stessi, come potremmo amare gli altri? E’ importante chiedere a Dio di aiutarci a controllare i sentimenti negativi perchè altrimenti diventeremmo vulnerabili e non potremmo vivere degnamente per Lui. Per fa si che il nostro rapporto con Dio e con il prossimo sia gradevole agli occhi del Signore dobbiamo veramente consacrare le nostre vite ai Suoi piedi.

Il Signore sia lodato.

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
https://www.facebook.com/storiedifedevissute.blogspot.it Dio ci benedica.

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