Amarezza – Ingiustizia subita

L’amarezza spegne la candela della gioia e lascia l’anima nelle tenebre.
Difficilmente una persona ammette…

… la propria amarezza. Si tende a nasconderla, ed essa in qualche modo provoca irrequietezza, sbalzi d’umore.
Di solito una persona che ha dell’amarezza è una persona molto sensibile.

L’amarezza viene paragonata ad una RADICE, qualcosa di profondo, di nascosto.
L’amarezza può essere difficile da riconoscere perché non è un sintomo come potrebbe esserlo la rabbia. Molti affermano che non sono arrabbiati e non hanno in sé odio, ma non è questa l’amarezza.
L’amarezza è un problema di fondo che non si manifesta sempre all’esterno, ma dimora nell’essere della persona.
Essa non si vede, è una radice, è sottoterra. Essa è un veleno e si manifesta attraverso le emozioni.
“… vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa (radice d’AMAREZZA) venga fuori a darvi molestia e molti di voi ne siano contagiati” Ebrei 12:15 
Questo versetto dice che dobbiamo vigilare bene affinché non cresca dentro di noi qualcosa.

L’amarezza è un’erbaccia della vita spirituale; l’amarezza è un parassita della vita spirituale. Spiritualmente, l’amarezza ci rovina dentro, ma non solo noi. Il verso dice che la nostra amarezza incide anche sugli altri.
La Parola vuole che impediamo che cresca questa radice velenosa. Vuole che sradichiamo questa erbaccia insidiosa dall’orto del nostro cuore.

“Sia rimossa da voi ogni amarezza, ira, cruccio, tumulto e maldicenza con ogni malizia.” Efesini 4:31 
“Fate sparire dalla vostra vita qualsiasi amarezza, la collera e il risentimento. Evitate le ingiurie, le offese e le malignità di qualsiasi genere.” (Altra traduzione)
L’amarezza spesso deriva da un cuore pieno d’avversione, d’antipatia, di cattiveria e di acidità.
Un cuore che tenta di ferire; un cuore che forse è stato ferito da qualcosa che gli è accaduto e per questo ha lasciato una cattiva amarezza entrare nel suo cuore, e questa amarezza tenta di uscire dalla bocca e attraverso il comportamento, tenterà di vendicarsi, di ferire, di far del male.
Gesù disse che quello che esce dal cuore contamina (Matteo 15:11)

L’amarezza ha inizio da cose piccole, da piccoli spazi concessi alle offese.
Un offesa si insinua nei cuori, la mente la ripete più volte creando dei profondi solchi difficili poi da colmare. L’offesa crea una ferita, se essa non va curata s’infetta. La ferita va curata e bendata, se apri in continuazione la benda e la ferita per guardare in profondità, essa non sanerà mai.
L’offesa è un seme, se il cuore custodisce tale seme, esso metterà radici profonde di amarezza e risentimento.
A volte l’offesa è intenzionale altre volte no.

L’amarezza a volte viene fuori da qualcosa che è stata difficile da accettare.

L’amarezza è una forma di schiavitù che tiene LEGATI.
Gli israeliti durante la pasqua mangiano l’erba amara, in ricordo dell’amarezza della schiavitù subita in Egitto. (Esodo 12:8 cfr. 1:14)
Come la depressione e altri stress emotivi, l’amarezza e il risentimento possono aggravare o causare problemi fisici come l’artrite e altro. Puoi essere influenzato mentalmente, spiritualmente e in altro modo.
“Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti perdoni il pensiero del tuo cuore. 23 Vedo infatti che tu sei pieno d’amarezza e prigioniero d’iniquità” Atti 8:22-23 
Dal greco si potrebbe tradurre così:
“Vedo che sei nel FIELE / VELENO dell’amarezza” e “nel LEGAME DELL’INGIUSTIZIA (intesa come ingiustizia subita)”

Prevenzione:
 NON CONSERVARE L’OFFESA; “Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso.” Levitico 19:18 Nella Parola abbiamo una triste storia di un incesto, Amnon ebbe una relazione con Tamar. Absalom loro fratello seppe la cosa: “Absalom non disse una parola ad Amnon né in bene né in male; perché odiava Amnon per la violenza che aveva fatta a Tamar, sua sorella.” La Parola ci dice che due anni dopo Absalom fece ammazzare suo fratello Amnon (2 Samuele 13:23,28) Se conservi l’offesa essa alimenta l’amarezza e presto tardi viene fuori.

 NON FARE POSTO AL DIAVOLO; “… il sole non tramonti sopra la vostra ira” (Efesini 4:26-27) La ragione per cui Satana vuole che ti aggrappi a quell’amarezza è perché è veleno per la tua anima. Gesù ha detto che il diavolo è venuto a rubare, uccidere e distruggere.

 ATTENZIONE AL GIUDIZIO; prima di giudicare guardare le proprie azioni, attenzione all’ipocrisia (Romani 2:1-6)

Rimedio:
 LASCIA CHE LO SPIRITO SANTO TI MOSTRI LA TUA AMAREZZA; a volte si può non essere consapevoli di avere delle radici velenose dentro (Geremia 17:9) Abbiamo detto che in quanto “radice” essa è sottoterra, non è visibile, è subdola e quando è nello stadio iniziale non è facile riconoscerla, bisogna leggere, con l’aiuto dello Spirito Santo, le azioni e le parole da cosa sono animate.

 PERDONO; Gesù c’insegna a perdonare come siamo stati perdonati dal nostro Padre Celeste (Matteo 18:21-35) “… non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?” E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che gli doveva. Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello” (34-35). La persona che non perdona potrebbe cadere in mano degli AGUZZINI (basanistḗs = torturatori – tormentatori – carcerieri), rimorsi, sofferenze che tengono imprigionati. Non perdonando lasciamo spazio all’azione satanica. Abbiamo il meraviglioso esempio di Giuseppe che perdonò i suoi fratelli per le ingiustizie subite. Quando perdoni metti in libertà due persone, una delle quali sei TU.

 Pietro ha detto RAVVEDITI e PREGA; ci sono i legami prodotti dall’ingiustizia ricevuta che vanno spezzati. L’amarezza è una radice che dà vita ad una pianta velenosa, immagina una PIANTA RAMPICANTE che si fa strada sulle “pareti” della tuo cuore, della tua vita. C’è bisogno di tagliare la pianta ed estirpare tutto, ripulire completamente le pareti. Riconosci che l’amarezza è un peccato e confessalo. Abbiamo nella Parola un bellissimo esempio di Anna madre di Samuele. La Parola ci dice che: “La rivale mortificava continuamente Anna per amareggiarla perché il SIGNORE l’aveva fatta sterile” (1 Samuele 1:6) … Anna cosa fa: “Lei aveva l’anima piena di amarezza e pregò il SIGNORE piangendo dirottamente.” (1 Samuele 1:10) si rimise nelle mani di Colui che poteva farle giustizia.

 La PAROLA PROCLAMATA CON FEDE e AUTORITA’; “Il Signore disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: “SRADICATI e trapiantati nel mare”, e vi ubbidirebbe.” Luca 17:6 (Sradicati) = ekrizoō; sta a: strappare dalla radici, l’ordine è: RADICI FUORI!

 LASCIATI RINNOVARE LA MENTE DALLA PAROLA; implica lasciare andare il vecchio modo di pensare e di reagire di fronte all’ingiustizia (Romani 12:2)

Dio vuole curare le ferite che oramai in alcuni sono diventate vere e proprie “piaghe”.
Geremia si chiedeva: “Per la piaga della figlia del mio popolo io sono tutto affranto; sono in lutto, sono in preda alla costernazione. Non c’è balsamo in Galaad? Non c’è laggiù nessun medico? Perché dunque la piaga della figlia del mio popolo non è stata medicata?” Geremia 8:21-22 cfr. Gen.37:25
A Galaad c’erano degli alberi, dai quali, dai fori veniva giù del balsamo, un liquido, utile per curare ferite e piaghe. In quella zona vi erano diversi medici abili ad utilizzare questo balsamo.

Il balsamo ha proprietà ADDOLCENTI ottimo per l’amarezza che produce una piaga. Una risposta all’amarezza è la dolcezza. Dolcezza che scorre non da un albero ma da Cristo stesso. Egli è il nostro Dottore, abile a curare ferite e piaghe di qualunque genere e origine.

Il trattamento della piaga è doloroso. Ti lascerai curare?
Cristo è morto anche per “addolcire” le nostre ferite e piaghe.
“Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella, … erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato… il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.” Isaia 53:1-5

Francesco Caldaralo | Notiziecristiane.com

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