Ancora violenze in Chhattisgarh: 40 radicali indù attaccano una comunità cristiana

INDIA_-_1027_-_Attacco_(F)L’aggressione si è consumata nel distretto di Bastar, dove da mesi è in atto una sistematica persecuzione contro la minoranza. Gli estremisti invocano spesso la legge anti-conversione per assaltare i cristiani. Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic): “Chiediamo l’arresto immediato dei violenti”.

Mumbai (AsiaNews) – “Arresto immediato per i radicali indù responsabili del brutale e immotivato attacco contro 12 cristiani innocenti”, compiuto il 25 ottobre scorso in Chhattisgarh. È quanto chiede alle autorità dello Stato indiano Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), in seguito all’ennesimo assalto dettato da false accuse di conversioni forzate.

L’aggressione è avvenuta nel villaggio Madota, nel distretto di Bastar, dove negli ultimi mesi si sono consumati numerosi episodi di persecuzione anticristiana. Il 26 un gruppetto di fedeli aveva in programma una riunione con funzionari dell’amministrazione locale. Insieme dovevano discutere di un ricorso, presentato da gruppi cristiani della zona all’Alta corte di Bilaspur, contro il bando sui missionari cristiani emesso in alcuni villaggi del distretto.

I funzionari distrettuali e il sovrintendente della polizia non si sono presentati. Al loro posto, sono apparsi circa 40 militanti del Bajrang Dal (ala giovanile del movimento radicale indù del Sangh Parivar). Questi hanno aggredito con bastoni e pugnali i cristiani presenti, accusandoli di praticare conversioni forzate.

“A dispetto del nome – spiega ad AsiaNews Sajan George – il Chhattisgarh Freedom of Religion Act 1968 è una legge anticonversione, che viene ripetutamente sfruttata da gruppi fanatici indù per far arrestare e imprigionare i cristiani, in base ad accuse truccate”.

Tratto da: http://www.asianews.it/

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. Matteo 5:1-16

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