Le immagini delle violenze perpetrate in Iraq, in Siria e in Libano non lasciano idifferenti. Responsabili delle chiese cristiane evangeliche e riformate della regione hanno lanciato un appello.(Serge Carrel) Il 29 agosto scorso, trenta responsabili di Chiese e opere evangeliche e riformate in Siria e in Libano hanno lanciato un “Appello urgente” rivolto innanzitutto alle autorità evangeliche e riformate in ogni parte del mondo, ma anche all’intera ecumene cristiana e alle autorità politiche e ai governi di ogni Paese. Alla luce delle minacce che gravano sulla sopravvivenza di quelle chiese e comunità, l’appello riveste la forma di un vero e proprio grido di aiuto.
Fare pressione sui governi
I trenta responsabili che hanno sottoscritto l’Appello, chiedono in sostanza tre cose. Innanzitutto che i cristiani facciano pressione sui leaders politici ed economici dei rispettivi Paesi affinché intervengano sui partiti in lotta in Siria e in Libano e facciano cessare gli spostamenti forzati di massa delle popolazioni civili e approntino strategie a lungo termine atte a porre fine alle violenze. I responsabili protestanti in Siria e in Libano auspicano in secondo luogo che le potenze internazionali e regionali che sostengono le forze estremiste nell’area siano spinte a cessare i loro aiuti.
Sostenere i cristiani
In terzo luogo, i responsabili evangelici in Siria e Libano auspicano che sia varata una “strategia internazionale per il sostegno della presenza cristiana in Oriente, così come delle altre significative forze moderate nella regione”. E ciò allo scopo di sostenere una cultura di pace e di rispetto basata sui diritti umani e una convivenza delle popolazioni ispirata dal riconoscimento dell’importanza del pluralismo.
Aiuti umanitari
L’appello dei leaders protestanti del Medio Oriente ribadisce infine la necessità di continuare a inviare aiuti umanitari alle vittime delle violenze in corso. Il testo dell’appello (vedi pdf allegato) termina con l’esortazione ad “agire prima che sia troppo tardi”!
L’Appello urgente è stato lanciato dal Consiglio supremo della Comunità evangelica in Siria e in Libano. Esso è firmato dai rappresentanti delle Chiese evangeliche libere in Siria e in Libano, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli, dal Sinodo della Chiesa evangelica presbiteriana di Siria e Libano e dalla Chiesa avventista del 7. giorno. Tra i firmatari, anche responsabili di istituzioni come il Seminario teologico arabo battista di Beirut e la Scuola di teologia del Vicino Oriente.
Pierre Lacoste, un pastore protestante francese dell’Unione delle Chiese evangeliche libere, attualmente in servizio presso la Chiesa evangelica francofona di Beirut, è pure tra i firmatari. (fonte)
Tratto da: http://www.voceevangelica.ch/
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