ASCENZIONE TRIONFALE

di David Petts  –  I discepoli sul monte chiamato degli Ulivi, a poco più di un chilometro di distanza da Gerusalemme, ascoltavano con grande interesse ciò che Gesù diceva loro in riguardo alla potenza dello Spirito Santo che tra breve sarebbe venuta su di loro. Mentre stavano ancora guardandolo, «Egli fu elevato, e una nuvola, accogliendolo, lo tolse d’innanzi agli occhi loro…» (Atti 1:9). Così terminò la vita eterna del Signore Gesù. Egli ritornò al Padre Suo; e i discepoli non Lo videro più. Egli ascese al cielo. Pochi cristiani comprendono la grande importanza di quell’evento subitaneo, eppure senza l’ascensione il cristianesimo non avrebbe alcun senso. Per aiutare a comprendere il significato dell’ascensione, consideriamo i seguenti otto aspetti:

  • Gesù ha dimostrato la Sua deità.

In Giovanni 6:41-42 Gesù dichiara apertamente che è provenuto dal cielo. I Giudei trovano quest’affermazione estremamente difficile da credere. Gesù replica che l’evidenza ch’Egli è provenuto dal cielo l’avrebbero avuta nel fatto che Egli sarebbe stato visto ritornare in cielo (v. 62). L’ascensione quindi è la prova certa dell’incarnazione. Se nella mente dei discepoli fosse rimasta qualche ombra di dubbio sull’identità di Gesù, sarebbe stata diradata dall’ascensione. Essi Lo hanno visto andare! Al di sopra dei principati, delle potestà, dei domini, delle potenze! Con la Sua ascensione Gesù ha dimostrato la Sua Deità.

  • Gesù ha ripreso i Suoi diritti.

Allorché Gesù lasciò il Suo trono nella gloria, la Bibbia ci dice ch’Egli si spogliò di tutto. Egli, che era essenzialmente uno con Dio e possedeva tutti gli attributi di Dio, volontariamente si privò di tutti i privilegi e di ogni dignità e prese il posto dello schiavo e nacque come un essere umano (Filippesi 2:6-7). Egli fece tutto questo per poter morire un giorno per noi peccatori. Dopo esser morto per noi, ed esser risorto il terzo giorno per dimostrare la sua potenza sulla morte, dopo quaranta giorni è asceso al cielo. Egli è ritornato al Padre Suo, ed ha preteso i Suoi diritti. Egli non ha mai cessato d’essere Dio; anche durante i trentatré anni di vita sulla terra come uomo, Egli è sempre stato Dio. Ma come uomo, Egli scelse di non avvalersi degli attributi della deità, che come Dio possedeva sempre. I Suoi miracoli erano fatti per fede tramite la potenza dello Spirito Santo. Egli era completamente uomo, eppure completamente Dio. La natura della Sua Persona resterà un mistero.

La nostra mente umana non potrà mai comprenderla. Pure sappiamo questo: egli, che è il Creatore e Sostenitore di ogni cosa, che mantiene tutte le cose con la parola della Sua potenza, l’Eterno Signore dell’Universo, in cui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità, in cui tutte le cose sussistono, Egli ha preso su di Sé la forma di un servo, fatto alla somiglianza di un uomo. Egli ha umiliato Sé stesso e si è fatto ubbidiente fino alla morte della croce. Per questo motivo, Iddio lo ha grandemente innalzato. E- gli in cielo ha ripreso i Suoi diritti. Dio ha messo ogni cosa sotto ai Suoi piedi. Egli è il Capo della Chiesa. Egli è Re dei Re e Signore dei Signori ed Egli regnerà in eterno. Alleluia! Con la Sua ascensione, Gesù ha preteso i Suoi diritti.

  • Gesù ci ha assicurato l’accesso al cielo.

Senza l’ascensione il sacrificio di Cristo sul Calvario sarebbe stato vano. Nel Vecchio Testamento, «il momento supremo del ministero del Sommo Sacerdote non era presso all’altare, ma presso al trono della misericordia. Nel giorno dell’espiazione il Sommo Sacerdote diveniva il rappresentante di tutti i sacerdoti che avevano ministrato all’altare durante tutto l’anno; l’offerta di quel giorno era quella da cui tutte le altre offerte per il peccato ricevevano la propria validità; per questo il ministero all’altare era grandemente solenne ed altamente sacro per il Sommo Sacerdote. Ma il momento culminante di questo grande giorno era quando il Sommo Sacerdote portava il sangue del sacrificio oltre il velo. Finché il sangue non veniva spruzzato sul trono della misericordia, non vi era espiazione, remissione dei peccati. Non importa quanto perfetto fosse il sacrificio, il sangue non era efficace a meno che il Sommo Sacerdote non lo portasse oltre il velo.   Ma, grazie a Dio, Gesù è asceso. Per il Suo proprio sangue Egli è entrato nel Luogo Santissimo quale nostro Sommo Sacerdote (Ebrei 9:12) e grazie a Lui anche noi abbiamo la libertà di entrarci (Ebrei 10:19-22). Per la Sua ascensione Gesù ci ha assicurato l’accesso al Cielo.

  • Gesù ha mandato il Suo Spirito.

L’ascensione del nostro Signore alla destra della Maestà Divina non è stata solo la premessa per cui possiamo entrare nella presenza di Dio stesso; ma è stata il preludio necessario alla Pentecoste. Senza l’ascesa del Figlio non poteva esserci la discesa dello Spirito Santo. Gesù disse «… se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò». (Giovanni 16:7). Durante il tempo del ministero terreno di Gesù «lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora stato glorificato» (Giovanni 7:39). Ma quale risultato della Sua ascensione Gesù è stato glorificato. «Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio, e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete ed udite» disse Pietro alla folla nel giorno della Pentecoste (Atti 2:33).

I primi quattro aspetti dell’ascensione che abbiamo considerato sono in rapporto al passato. Essi ci dicono ciò che Cristo ha compiuto con la Sua discensione. Gli aspetti che seguono sono in rapporto al presente ed al futuro. L’ascensione di Cristo non è solo un semplice fatto della storia; è un fatto importante per noi qui ed ora.

  • Gesù agisce come nostro avvocato.

È importante ricordare che è a motivo della Sua ascensione che «noi abbiamo un avvocato presso il Padre» 1 Giovanni 2:1. Quale nostro Avvocato celeste, Gesù ci difende dalle accuse di Satana, l’accusatore dei fratelli.

  • Gesù manda i Suoi servitori.

Efesi 4:8 Gesù è «Salito in alto, egli ha menato in cattività un gran numero di prigioni ed ha fatto dei doni agli uomini». È il Cristo asceso che dona alla Chiesa i suoi ministri, cioè apostoli, profeti, evangelisti pastori e dottori. Mentre Gesù opera per noi nel cielo, Egli ci dà un compito da svolgere per Lui sulla terra, e noi lo compiamo sapendo che Egli è alla destra di Dio e- saltato in maestà e potenza!

  • Gesù prepara un luogo per i Suoi.

Un altro aspetto sorprendente dell’ascensione del nostro Signore è che Egli è andato a preparare un luogo per noi (Giovanni 14:2). Egli è andato via, ma tornerà di nuovo per prenderci e portarci dov’è Lui per l’eternità. Nel frattempo, Egli prepara un luogo per noi. Non conosciamo i dettagli esatti di quel luogo. Al presente noi vediamo ancora come in uno specchio, in modo oscuro. È sufficiente per noi sapere che saremo dove Lui è (Giovanni 14 :3).

  • Gesù ritornerà.

«Io me ne vado…», disse Gesù, (Giovanni 14:28). Egli è andato via, ma ritornerà. Lo stesso Gesù, che è stato preso e potato nel cielo, verrà nella medesima maniera che è stato visto andare in cielo (Atti 1:11).

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