Asia Centrale: la lotta di tre donne cristiane

In Asia Centrale, i cristiani continuano ad affrontare intensa persecuzione a causa della fede. Tra loro, tre donne che, nonostante la sofferenza, hanno scelto di perseverare.

Aliana, perseguitata nella sua vecchiaia


Aliana*, 73 anni, avvocato in pensione, è una devota seguace di Cristo e un membro attivo della sua chiesa. Nonostante la sua età, continua a servire fedelmente il Signore.

La sua vita, tuttavia, non è priva di difficoltà. Sua figlia, che un tempo si recava in chiesa con lei, si è allontanata dalla fede dopo la tragica perdita del marito: nel suo dolore, ha dato la colpa a Dio e alla chiesa. Anche Khalid, il nipote maggiore di Aliana, le ha causato seri problemi, arrivando a minacciarla con un’ascia per convincerla a rinunciare a Gesù. Le difficoltà arrivano anche da parte dei vicini di casa, che la molestano a causa della fede.

Chiediamo di pregare per Aliana, per protezione, pace e forza. Prega per suo nipote Khalid, affinché il suo cuore possa essere trasformato dall’amore di Dio.

Maria, tra omissioni e ingiustizia 


Maria*, una donna cristiana, ha perso suo nipote in una morte improvvisa e violenta un anno fa. A oggi, non è ancora stata fatta giustizia.

Di recente sono venute alla luce nuove prove. Mentre il referto medico iniziale individuava come causa della morte una vertebra cervicale fratturata, ora è emerso che il ragazzo ha subito anche un grave trauma cranico causato da un oggetto contundente. Ciò suggerisce che lo abbiano prima colpito alla testa, probabilmente con una pietra, e poi gli abbiano spezzato il collo. Questa scoperta aggrava il dolore e solleva ancora più domande su ciò che è realmente accaduto.

Chiediamo di pregare affinché Dio, nella Sua giustizia e misericordia, intervenga e porti alla luce la verità. Possa Egli confortare questa famiglia in lutto e garantire che i responsabili siano chiamati a risponderne.

Myal e la sua famiglia


Myal* frequenta fedelmente la chiesa da 8 anni. Quando si è convertita, il marito l’ha lasciata e la sua famiglia le ha voltato le spalle. È stata lasciata sola a prendersi cura di tre figli, senza mezzi di sostentamento.

Dopo un po’ di tempo, suo marito è tornato da lei e cinque anni fa anche lui ha dato la sua vita a Cristo. Hanno avuto altri tre figli. L’anno scorso sono finalmente riusciti ad acquistare una casa di proprietà, dopo anni di difficoltà – dato che nessuno voleva affittare loro una casa, perché cristiani. La famiglia rimane socialmente isolata: i vicini li evitano, i loro figli subiscono discriminazioni a scuola e due settimane fa una grossa pietra è stata scagliata contro il finestrino della loro auto.

Chiediamo di pregare per questa famiglia: per la loro sicurezza, per pace e forza mentre vivono la loro fede in un ambiente ostile.

Secondo i dati della World Watch List 2025, tutti i Paesi dell’Asia Centrale hanno visto un peggioramento delle condizioni dei cristiani, con il Kirghizistan a registrare l’aumento di punteggio più elevato di tutte le nazioni della WWL 2025. Crescono l’implementazione di leggi restrittive della libertà religiosa, le violenze contro le chiese e le irruzioni da parte delle autorità durante le funzioni, con annessi arresti e minacce.


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