ATTENTI A CERTI TEOLOGI E AI PRESUNTUOSI!

Quando si usa la parola teologia forse qualcuno storce il naso; come per dire: “Che sarà mai(?) meglio non fidarsi”!

Beh se la teologia indica lo “Studio su Dio”, in effetti c’è da stare in allarme, per una serie di ragionevoli motivi:

  • Può l’uomo studiare Dio?
  • Può l’uomo capire Dio?
  • Perché alcuni pretendono di conoscere e capire Dio, tanto che poi dovrebbero ‘spiegare Dio’ ad altri (a quelli che non sarebbero in grado di capirlo)?
  • Siamo sicuri che ciò che dicono i teologi sia vero o che, invece, non sia frutto delle loro speculazioni mentali?

Insomma, c’è da fidarsi oppure no dei cosiddetti teologi?

Stando a quanto afferma il seguente passo biblico …

Nessuno ha mai veduto Dio; l’unigenito Figlio (Gesù) che è nel seno del Padre è quello che l’ha fatto conoscere (Dio)

… nessuno può conoscere veramente Dio a meno che questi non riceva da Gesù (il Figlio di Dio) la rivelazione di chi è Dio (il Padre)!

Nessuno, da se stesso, può dire “conoscere Dio”. Neanche chi si mettesse a studiare teologia ed acquisisse un dottorato in teologia, disciplina che è diventata alla portata di tutti, anche di chi non crede in Dio e non segue  le sue vie!

Dunque quante specie di ‘teologi’ possiamo avere? Due specie:

  1. Quelli che possono dire “Ho conosciuto Dio, grazie alla rivelazione di Gesù Cristo suo Figlio;
  2. quelli che dicono “io conosco Dio” anche se non hanno mai avuto una rivelazione di Dio attraverso il suo Figliolo Gesù Cristo.

Ritornando al nostro testo-chiave (“Nessuno ha mai veduto Dio; l’unigenito Figlio che è nel seno del Padre è quello che ce lo ha fatto conoscere”) di queste due specie di teologi solo una è credibile e attendibile: la prima.

E la seconda? Non si definiscono teologi anche quelli che pur non avendo avuto alcuna rivelazione di Dio attraverso Gesù Cristo dicono di avere studiato teologia e, quindi, di “conoscere Dio”? Non si possono definire ‘teologi’ anche gli atei, ossia quelli che non credono in Dio e, quindi, confermano di non avere mai ricevuto alcuna rivelazione su di Lui?

Oh si, anche la seconda specie di ‘teologi’ afferma di “conoscere Dio”, ma stando alle parole di Gesù questo tipo di teologi potranno definirsi pure teologi, ma non secondo ciò che Dio stesso intende, ma soltanto agli occhi degli uomini, i quali a loro volta non conoscono Dio e credono (superficialmente) che per conoscerlo basti fare un corso universitario!

Se la prima specie di teologi saranno dei teologi di nome e di fatto, i secondi saranno teologi solo di nome. Finti teologi. Teologi per gli uomini, ma non per Dio.

E, secondo voi, in giro vi sono più teologi del primo tipo (teologi di nome e di fatto, la cui conoscenza di Dio è accreditata da Dio stesso) o teologi del secondo tipo (teologi solo di nome, la cui “conoscenza di Dio” non è accreditata da Dio stesso, ma solo dai titoli accademici che questi vantano di possedere)?

Penso che, così come il Signore Gesù dice che vi sono due strade, la via larga e la via stretta (la prima seguita e trovata da molti, la seconda sconosciuta ai molti e seguita da pochi), allo stesso modo vi sono più teologi di nome che teologi di fatto, più teologi che dicono di “conoscere Dio” quando ciò non è affatto vero (perché non hanno mai avuto una vera rivelazione di/da Lui) che teologi di fatto (che conoscono Dio grazie ad una vera ed intima rivelazione di Lui attraverso il Signore Gesù Cristo).

Quindi i veri teologi (agli occhi di Dio) non potranno essere atei, visto che la conoscenza di Dio che hanno l’hanno ricevuta proprio da una sua rivelazione.

Viceversa vi possono essere dei teologi della seconda specie che possono anche definirsi “teologi” e allo stesso tempo sostenere di essere atei.

Detto questo c’è anche da dire che oltre alla categoria dei ‘teologi solo di nome’ v’è un’altra categoria dalla quale faremo bene a guardarci e a storcere il naso (quando ne sentiamo l’“odore”). Si tratta della categoria dei presuntuosi. Chi sono? Beh, i presuntuosi sono quelli che non sanno niente di teologia (di quella vera), ma si spacciano comunque per insegnanti delle cose di Dio. Costoro potremmo definirli ‘teologi fai da te/faccio da me’; ossia gente che si inventa delle cose su Dio: cose non dette dagli altri (cosa questa che fanno i teologi di nome) e neanche da Dio stesso (cosa questa fatta dai veri teologi), ma dette da loro stessi.

Questi ultimi sono i più pericolosi.

Infatti, mentre i primi, parlando onestamente di Dio e da parte di Dio, toccano i cuori di chi ascolta e i secondi, parlando delle cose dette dagli uomini, solleticano soltanto per un po’ l’intelletto di chi li ascolta (mentre ne lasciano indifferente se non più freddo il cuore), gli ultimi (in tuti i sensi) illudono le persone sul fatto che ciò che dicono proviene da Dio quando invece proviene da loro; e, così, non solo non sanno far brillare almeno le menti, ma rovinano anche i cuori di chi gli si affida!

Insomma, c’è da stare attenti ai teologi.

Non tutti conoscono Dio eppure molti dicono di conoscerlo!

Caro fratello/cara sorella segui il consiglio della parola di Dio quando ti trovi di fronte a un ‘teologo’ e vuoi sapere di che specie di teologo si tratta: chiedi al Signore di fartelo giudicare attraverso lo Spirito che il Signore stesso ha messo in te.

Si fratello/si sorella tu e io possiamo giudicare i cosiddetti teologi: la “conoscenza di Dio” che dicono di avere da chi l’hanno ricevuta? Chi gliel’ha data?

Gliel’ha data il Signore Gesù, per rivelazione? Allora anche tu e io, che conosciamo Dio grazie alla rivelazione di Gesù, abbiamo una buona dose della stessa conoscenza intima e profonda di Dio che il teologo dice di avere. Perciò puoi giudicare chi dice di essere ‘teologo’, perché egli ha ricevuto quello che dice di conoscere dalla stessa fonte da cui tu ed io, pure, abbiamo ricevuto la conoscenza di Dio, quella che salva e che libera.

Se invece il teologo che abbiamo davanti non ha ricevuto la “conoscenza di Dio” direttamente da Dio, ma soltanto dalle parole degli uomini (dunque una conoscenza teorica) allora tu stesso/tu stessa ed io potremo notare che ciò che dice non è profondo come quello che Dio a noi dà grazia di sentire e conoscere di Lui nel nostro tuo intimo; e quindi spesso dentro di noi dissentiremo dalle cose che costui potrebbe volerci dire. In tal caso diamo più credito a ciò che lo Spirito di Dio ci fa sentire che non alle parole gonfie e tronfie di sapienza (umana) che costui proferirà per cercare di sembra di essere quello che non è (un vero teologo).

Se poi ci troviamo di fronte a un presuntuoso… preghiamo Dio di liberarcene e di liberarci di lui.

Iddio ci benedica.

Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com

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