Attenzione alla falsa speranza!

Mi fa specie come in questo ultimo periodo ci siano in mezzo al popolo di Dio “predicatori” che per acquisire popolarità nel mondo evangelico (non solo virtuale) condividono del continuo frasi del genere:

– “Tu sei un campione!”;

– “Tu prospererai!”;

– “Dio sta lavorando per te!”.

– “Il tuo miracolo è in arrivo oggi!”.

– “Tu non soffrirai più”… ecc ecc…

Trovo strano, ma non mi stupisce affatto, come di questi tempi buona parte dei credenti tenda a desiderare determinati messaggi… Ora tutti sappiamo che Dio ci ama e risponde alle nostre preghiere provvedendo ai nostri bisogni. Ma pochi sanno, purtroppo, che questo di alcuni credenti NON è il vero Vangelo di Cristo, ma sono solo “slogan evangelici” pronunciati da alcuni che non sono stati chiamati dal Signore a predicare e che, autonomamente, si fanno maestri soprattutto su Facebook, provocando nei credenti FALSA SPERANZA!

La realtà carissimi è che, oggi, in diverse parti del mondo molte chiese sono in rapida crescita perché nelle bocche dei profeti e dei predicatori c’è falsa speranza! Le loro chiese sono costruite su false speranze! Ci sono chiese nel mondo che attirano migliaia di persone attraverso false speranze. Essi promettono alle persone che avranno benessere, prosperità e non soffriranno più, quando invece Dio non promette mai nella sua Parola che la sofferenza finirà in breve tempo. Questa è una falsa speranza che ha portato fuori strada molti credenti. Molti predicatori e cristiani dicono ai credenti: “Se credi, guarirai presto… se hai fede, presto avrai un benessere finanziario… se credi, il tuo matrimonio si riconcilierà presto… Decretalo sulla tua vita! Rivendicalo! Credilo! E ricevilo!”.

E poi quando questo non succede, quando la guarigione non arriva, quando le finanze non ci sono, quando il divorzio diventa definitivo, le persone rimangono meravigliate e iniziano ad avere dubbi: “Non avevo abbastanza fede?”, oppure: “Dio è davvero buono? Ascolta realmente le nostre preghiere?”… quando invece Dio non ha mai promesso nella sua Parola che la nostra sofferenza sarebbe finita in breve tempo.

È altrettanto una realtà come siamo subentrati in una teologia immanente, che cerca realizzazione, felicità, appagamento, ricchezza, benedizione qui sulla terra, in un trionfalismo che non appartiene alla storia della chiesa cristiana. E dobbiamo anche prendere atto come in Italia, che ha una storia gloriosa, ahimé, sono arrivate queste dottrine perverse, come l’ipergrazia, che è una distorsione abominevole della grazia di Dio, che introduce una spiritualità gaudente, che ignora i sacri confini della Parola di Dio e la necessità di considerare una vita santa al di sopra del peccato. Anche in Italia è arrivato quello che in America ha un grande successo e chiamano “Vangelo del benessere e della ricchezza”. Tutti sappiamo che Dio provvede il pane quotidiano, tutti i credenti sanno che Dio si prende cura di noi e ci aiuta nelle difficoltà; i Pentecostali hanno sempre pregato per guarigioni e miracoli e hanno visto la mano di Dio all’opera potentemente, ma quando prendiamo una verità evangelica e la portiamo all’estremo – come nel “Vangelo della prosperità”, diventa un eresia che ci porta fuori strada. Queste forme teologiche nuove riducono Dio ad una specie di Babbo Natale; non siamo più noi al suo servizio, ma è Lui al nostro servizio, e Lui deve ubbidire a tutti i nostri capricci, a tutti i nostri desideri.

Allora alcuni domandano: “Ma è possibile che Dio possa benedirmi in questa o quell’altra situazione?”… Assolutamente si, per grazia e potenza di Dio! Ma non è la regola! Dio anche a volte non risponde alle nostre preghiere, perché non sono secondo la Sua volontà, perché vuole insegnarci qualcosa. E non importa quante migliaia di persone riescono a portare in chiesa quei predicatori… Ciò che dobbiamo comprendere è che Dio non è il nostro “cameriere” o “genio della lampada” che gira intorno a noi. Siamo noi che giriamo intorno a Dio e alla Sua volontà. Non dimentichiamolo mai.

Con affetto.

 

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