Sono un bambino palestinese, ma non so come fare ad essere un bambino

naji_hope-400x250

naji_hope-400x250Mi hanno informato che il 5 aprile è la Giornata dei Bambini Palestinesi, ovvero è la mia giornata, anche se non so davvero che cosa significhi.  Per quello che mi ricordo, sono nato tra due Nabka, al confine di due campi profughi e per caso sono sopravvissuto all’ultimo massacro e all’ultimo raid. Sono nato tra due pallottole.

La prima non è riuscita ad uccidermi, ma la seconda ha ucciso mio fratello. Sì, avevo un fratello. Sì. Ci puoi credere? La pallottola non mi ha dato l’opportunità e la gioia di conoscerlo, di crescere insieme, di invecchiare insieme, di combattere insieme, di innamorarci (magari della stessa ragazza), di aiutarmi a imparare l’alfabeto, di correggere i miei errori grammaticali. Così, fino ad oggi non so cosa significa essere un bambino. Così tanti Paesi e così tante istituzioni, l’UNICEF, Save The Children, centinaia di istituzioni mi dicono e ci dicono che difendono i diritti dei bambini. Mi dicono che certamente difendono i diritti dei bambini, i diritti umani, ma che non interferiscono nella politica.

Benvenuti, benvenuti! Ma io ho perso la mia infanzia a causa di decisioni politiche e trattati politici, di guerre politiche, di occupazioni politiche, di arresti politici, di economica politica, di violenza politica… Scusatemi, sono ancora giovane anche se non sono un bambino. Perché non so come si fa ad essere un bambino. Voi non volete interferire nella politica, sebbene la vostra nobiltà e la vostra generosità vogliono difendere i miei diritti di bambino palestinese. Questo va bene, ma come? Mi è stato detto che ho perso l’infanzia sei decenni fa e che oggi la mia età è di tre anni, 10 anni, 15 anni, 25 anni, 30 anni, 40 anni, un uomo anziano…oggi cammino con l’aiuto di un bastone…ma dov’è la mia infanzia? Voglio un giorno essere un bambino, ma come? Non lo so.

Difendete i miei diritti di bambino palestinese, ma allo stesso tempo non volete fare politica. Questo è possibile? E’ possibile per riavere i miei diritti? E’ possibile senza dire all’occupazione di andarsene? Senza chiedere all’occupante cosa ci fa qui? Senza dire agli occupanti di lasciare i bambinni crescere come vogliono, dormire come vogliono, di vivere con i propri genitori e fratelli e sorelle e cugini e vicini di casa e amici, come vogliono? Sono un bambino palestinese, ma non so come fare ad esserlo. Aiutatemi ad esserelo! Sono un bambino palestinese e la mia infanzia è perforata dal suono delle pallottole, dal rombo dei carri armati e dei jet, dalla demolizione delle case, dalle lacrime dei vicini che hanno perso i loro quattro figli. Mi hanno detto che il mio villaggio si trova al di là della line. Mi dicono “Ehi, rifugiato!”, ma cosa significa? Ora ho sei anni ed è il mio primo giorno di scuola.

Mi sono arrampicato sul Muro e mi sono strappato le unghie. Ho pianto, urlato. Ho chiamato la mia mamma. Mi sono chiesto se tutti i bambini che vanno a scuola si arrampicano sui muri e perdono le unghie come me. La mamma mi ha detto che la nostra vicina ha partorito un bambino al checkpoint. Come si fa ad essere un bambino al checkpoint? Non solo questo, mi ha detto la mamma, ma la sera sono venuti e hanno preso il padre. Lo hanno preso? Dove lo hanno portato? Non lo sappiamo. Quello che si sa è che lui ora è il padre di un bambino nato al checkpoint. Oh Dio, come imparo ad essere un bambino? Chi mi può dare l’opportunità di riprendermi la mia infanzia rubata? E’ possibile ricostruire l’infanzia persa quando il tempo è andato?

Non possiamo più aspettare. E poiché nessuno ci può insegnare come essere bambini, ma noi vogliamo essere, forse per curiosità, molto di quello che abbiamo sentito sui diritti dei bambini di altri popoli arriva dal satellite, dalla televisione, dalle conferenze sui diritti dei bambini. Questo ci rende curiosi sull’essere bambini. E per questo abbiamo iniziato a combattere usando la nostra semplice coscienza, la nostra abilità e le pietre contro chi ci nega la nostra infanzia. Ho un progetto, essere un bambino palestinese. E’ giunto il momento che mi lascino la mia infanzia? Sì, ridatemi la mia infanzia e andatevene! E da solo imparerò come essere un bambino!

Nassar Ibrahim Alternative Information Center

Fonte: Informarexresistere.fr

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