Batte il cuore del figlio di Carolina, la ragazza di Avellino in coma dopo la sparatoria. Sarà fatto nascere!

Visto cosa può fare la fede? Può fare miracoli! Il 30 agosto avevamo pubblicato l’articolo: “Carolina tenuta viva per il figlio in grembo …preghiamo per loro!“, dove invitavamo i fratelli e le sorelle in Cristo Gesù di trovare un momento nella giornata, di entrare nella loro stanza e pregare al Dio dei miracoli , al Dio che salva, che guarisce e che da la vita eterna; affinchè possa preservare dalla morte questa piccola creatura … e il Signore ci ha ascoltato!! Perchè il cuore del figlio di Carolina continua a battere. Carolina è la giovane mamma venticinquenne in coma farmacologico ricoverata nella rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Ieri la commissione bioetica ha acconsentito che i medici che la tengono in cura provino a fare nascere suo figlio (fra due settimane se ne conoscerà il sesso) ed è stato chiesto ai giudici del Tribunale per i minori di nominare un tutore del bambino che faccia le veci della madre.

Il bambino si trova alla decima settimana di vita e, certamente, la gravidanza sarà molto complicata, anche a causa dell’eccezionalità del caso.

Carolina è stata colpita domenica sera a Lauro (Avellino) insieme al padre, Vincenzo Sepe, di 44 anni, anch’esso deceduto. A sparare a lei e ai membri della sua famiglia con una pistola è stato Domenico Aschettino, ex guardia giurata di 40 anni, vicino di casa. Secondo le prime ricostruzioni, Aschettino voleva “vendicarsi” dopo una lite. Dopo aver ucciso, l’uomo si è allontanato per andare a bere alla vicina fontana pubblica dicendo che da quel giorno nessuno lo avrebbe più deriso. Ora è in carcere con le accuse di omicidio, tentato omicidio premeditato aggravato dai futili motivi e lesioni aggravate.

Alla fine dell’articolo del 30 agosto avevamo invitato i lettori a pregare il buon Dio, naturalmente, oltre che per il figlio di Carolina, anche per l’uomo accusato di omicidio, affinchè il killer che ha causato questo dramma si penta dal più profondo del suo cuore e chieda perdono prima a Cristo Gesù e poi ai familiari della vittima per  i suoi misfatti. Beh a distanza di 20 giorni, pensiamo ancora che sia la cosa più giusta che un cristiano possa fare! Dio vi benedica!

Pietro Proietto

 

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