Berlino: ‘A jew in the box’, cronista in vetrina risponde a domande su ebrei

e627eea71425862f84dbb64847e97caaE’ la prima volta che un cronista si mette in vetrina per raccontare, dall’altra parte del vetro, l’identita’ ebraica. Una ‘provocazione’ per stanare pregiudizi, rispondendo direttamente alle domande dei visitatori. Le piu’ diverse, dagli aspetti piu’ semplici alla sapienza chassidica. Giornalista professionista, dopo il praticantato con il mensile UCEI ‘Pagine Ebraiche’, 24 anni, Manuel Disegni ha risposto alle domande dei visitatori del Museo ebraico di Berlino sedendo, per due ore, all’interno della controversa vetrina ‘A jew in the box ‘, dove ogni settimana (fino a ottobre) gli ospiti del Museo possono rivolgere al loro interlocutore (unici requisiti: essere ebreo e parlare tedesco) le domande piu’ disparate sull’identita’ ebraica.Lo slogan dell’esposizione e’ infatti ‘Vi racconto tutta la verita”, e anche questo e’ uno strumento per chiarire e raccontare la saggezza di un popolo in cammino. Un’installazione provocatoria che continua a suscitare ampio dibattito sulle pagine culturali dei giornali di mezzo mondo e che Manuel ha voluto raccontare, nell’inedita veste di protagonista, nel numero di agosto di ‘Pagine Ebraiche’. “Non sono pochi – spiega – quelli che, un po’ divertiti dall’insolita circostanza, ovvero rivolgere la parola a un ebreo che siede in vetrina proprio in quanto tale, vengono a interpellarmi”.

”Cio’ che noto in molti di coloro che vincono la timidezza – scrive Manuel – e’ una certa sufficienza: hanno gia’ capito che si tratta di una provocazione, comprendono e approvano l’idea di far conoscere un ebreo a quelli – gli altri, ovvio – che di ebraismo non sanno nulla. E’ come se volessero stringermi l’occhio e dirmi: ‘ehi, ho capito il giochino, ma con me non attacca, io ne so gia’ parecchio… come dire, ho tanti amici ebrei, non mi stupisco mica piu’, io”’.

 (fonte Adnkronos)

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook