Bisogna imitare Giuseppe e non Satana!”

Credo che un po’ tutti conosciamo la storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe, patriarca del popolo ebreo, che  venne venduto come schiavo dai fratelli e finí in Egitto, dove affrontó una lunga serie di circostanze negative prima di diventare viceré e salvare così dalla carestia tutta la sua famiglia, fratelli traditori compresi.

Giuseppe, quando si trovò di fronte i suoi fratelli, avrebbe potuto:
– rinfacciargli le offese e le prese in giro riguardo ai suoi sogni da ragazzo;

– fargliela pagare per le botte di quando lo buttarono nel pozzo;
– vendicarsi per quando parlavano di ucciderlo e per la mancanza di pietà di quando lo vendettero ai mercanti;
– ricordare tutto il dolore della schiavitù, del processo ingiusto di Potifar, della prigione, della solitudine e nutrire il suo cuore con l’odio e col rancore;

…invece NO!!!

I suoi occhi erano concentrati su quello che la Bibbia dice riguardo a Giuseppe quando era nel pozzo, in casa di Potifar e nella prigione: “L’Eterno era con Giuseppe”.

Così Giuseppe, nel giorno in cui avrebbe potuto emettere sentenza di morte e compiere la sua vendetta, emette sentenza di vita e d’amore ricordandosi che Dio siede sul trono.

Che noi possiamo sempre tenere gli occhi su questa grande verità: chi Regna sulla vita di ogni Suo figlio è solo il Padre che siede sul trono e siederà per sempre.

Quando la smettiamo di dare la colpa a destra e a sinistra e alziamo gli occhi al Cielo, il nostro cuore trova Pace.

Allora i Suoi figli possono essere felici del fatto di poter cambiare quella domanda: “Perché mi sta succedendo questo?” e 

 “Cosa posso imparare da questo?”. 

La risposta sarà sempre un magnifico passo in avanti nella conoscenza di Dio e del suo grande amore verso di noi!   

Luigi Mandile

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