Bloccati i conti bancari di una Chiesa protestante: ‘rappresaglia politica’

La Chiesa Good Neighbour North District è accusata di riciclaggio di denaro e di frode. I suoi membri sono noti per aver sostenuto il movimento democratico e le manifestazioni dei giovani contro le violenze della polizia. Pastore Wu Chi Wai: Un messaggio a tutte le comunità cristiane.

Hong Kong (AsiaNews) – Decine di organismi caritativi e di aiuto sociale chiedono da giorni che la Chiesa Good Neighbour North District ritorni in possesso dei suoi conti bancari per continuare ad aiutare i servizi sociali verso gli emarginati e i senzatetto. Secondo alcuni volontari e membri della comunità, vi sono almeno 100 senzatetto, insieme agli impiegati e agli assistenti sociali, che non possono essere aiutati a causa del blocco dei conti.

Dal 7 dicembre scorso, cinque conti bancari legati alla comunità protestante sono stati bloccati dalla Hong Kong and Shanghai Bank (Hsbc) su ordine della polizia, che accusa la Chiesa di riciclaggio e di frode.

Secondo le forze dell’ordine, fra giugno 2019 e settembre 2020 la Chiesa ha raccolto 27 milioni di dollari di Hong Kong (circa 2,86 milioni di euro), ma ufficialmente dice di averne raccolti solo un terzo di quella cifra.

A peggiorare le cose, uno dei pastori della comunità, Roy Chan Hoi-hing, è fuggito da Hong Kong per raggiungere la sua famiglia in Gran Bretagna e sebbene richiesti di tornare nel territorio per essere interrogati, affermano che non potranno muoversi dall’Europa.

La comunità è convinta che il congelamento dei conti sia una rappresaglia politica per il ruolo che essa ha avuto nelle manifestazioni pro-democrazia dello scorso anno.

In effetti, lungo tutto il periodo delle manifestazioni contro la legge sull’estradizione, la comunità ha costituito un gruppo di anziani, chiamato “Proteggi i nostri giovani”: essi vigilavano sull’incolumità dei giovani partecipanti alle proteste e si inserivano fra i manifestanti e le forze dell’ordine per frenare le violenze della polizia.

Anche il pastore Chan ha partecipato a manifestazioni e momenti di preghiera durante l’assedio del Politecnico di Hong Kong (foto 2).  Lui e qualche membro della Chiesa sono stati anche arrestati e rilasciati solo su cauzione.

Membri delle comunità protestanti di Hong Kong fanno notare che le donazioni fatte alle comunità senza specifiche destinazioni, non hanno bisogno della registrazione. E sottolineano che in passato, per un raid poliziesco e il sequestro dei registri di una comunità, occorreva il permesso di un giudice davanti a prove consistenti. Invece, adesso, la polizia ha il potere di intervenire e sequestrare, giustificando la loro azione con motivo legati alla legge sulla sicurezza nazionale.

Intervistato da Rfa, il pastore Wu Chi Wai, segretario generale del Movimento per il rinnovamento della Chiesa di Hong Kong (Hong Kong Church Renewal Movement), sottolinea che la mossa contro la Chiesa Good Neighbour North District è un messaggio a tutte le comunità cristiane, perché stiano lontane dalla politica.

“Ciò significa – afferma il pastore Yuen Tin-Yau, già capo del Consiglio cristiano di Hong Kong – che in futuro ci saranno sempre più chiese prese di mira per una soppressione politica?”.

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