Bologna: Il silenzio che spaventa

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sentinelle-monza1-300x281Domenica 5 ottobre è stata in molte piazze d’Italia la domenica delle “Sentinelle in piedi”. In città come Milano, Torino, Bologna, Aosta e tante altre (circa 70) in tutto lo stivale sono state organizzate delle manifestazioni in cui le “sentinelle” stando in piedi ed in silenzio, leggendo magari un libro, urlano “silenziosamente” il loro dissenso dalla direzione in cui sta andando la discussione politica e sociale riguardo le leggi sull’omofobia, diritti LGBT e famiglia.La protesta delle Sentinelle si svolge in silenzio, rifiutando in qualsiasi modo e forma di entrare in contraddittorio con chi cerca di disturbare queste manifestazioni. Ma questa volta di disturbatori e di antagonisti, purtroppo, ne hanno avuto tanti. In molti casi sono stati coperti di insulti, sputi e sono stati vittima di lanci di uova, bottiglie e bestemmie, calci e pugni fino alla rottura di un setto nasale (Rovereto). In molti casi è stato solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine che non si è arrivati allo scontro fisico. Si tratta di un attacco vergognoso, oltretutto annunciato e organizzato, che si è svolto con le stesse modalità in circa 20 città italiane, contro persone inermi e pacifiche che in nessun caso hanno reagito.
Le associazioni LGBT, che hanno cercato di ostacolare queste manifestazioni, con le loro azioni rumorose, disordinate e squadriste manifestano la paura per questo tipo di protesta perché confuta le loro richieste di presunti diritti con un fare civile e dignitoso. Il silenzio, della consapevolezza di essere nel giusto, spaventa chi grida per affermare le proprie tesi, che sa essere sbagliate.

Tali comportamenti mettono in luce quello che veramente si vuole portare avanti e fare passare come progresso sociale: l’eterofobia e la cristianofobia. Non si può parlare più di omofobia, perché, come si evince da tutte le indagini demografiche e sociali, in Italia non c’è nessuna emergenza omofobica. Ma, stando quello che è successo, in Italia comincia a verificarsi esattamente il contrario: non condividere le loro “tesi” sta diventando una etichetta, “omofobico”, e, peggio ancora, essere cristiani credenti è ancora più omofobico e discriminatorio. Questo si evince da quello che in più parti è stato gridato alle Sentinelle in piedi, sono state infatti invitate a “tornare nelle loro chiese vuote” perché è li che sta l’origine di tutti i mali: chi è cristiano credente è omofobico. Del resto questo è anche l’obiettivo del DdL Scalfarotto, che se approvato, renderà illecito opporsi alla deriva relativistica e gay-friendly che vogliono imporre alla società.

Il silenzio delle sentinelle impaurisce le associazioni LGBT e i loro sostenitori perché ad esso non sanno rispondere non avendo argomenti, né la cultura dell’ascolto, ma solo quella dello scontro ideologico, nel loro DNA; meglio ancora quello fisico. Queste contestazioni mettono il luce l’enorme inganno che le politiche LGBT portano avanti, ovvero quello di creare una contrapposizione tra omosessuali e eterosessuali. Non è l’orientamento sessuale a definire un individuo, ma la sua interezza. Parlare di omosessuali come se fossero una categoria uniforme è il primo modo di creare una divisione e una disuguaglianza. Molte persone con tendenze omosessuali infatti non si riconoscono nella rivendicazione dei “diritti” degli attivisti LGBT. Ma anche quelli che ci si ritrovano non sono nemici da combattere bensì persone come le altre a cui aprire gli occhi. Ed è questo che da più fastidio: avere aperti gli occhi.

[notiziecristiane.com – Gabriele Paolini]

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