Camerun: Un traduttore della Bibbia viene torturato e ucciso perché Cristiano

Un traduttore biblico in Camerun è stato torturato e poi ucciso durante un attacco notturno da parte d’islamisti radicali in un villaggio di un paese africano del Camerun.

Angus Abraham Fung, che è stato torturato a morte, aveva lavorato per diversi anni in associazione con i traduttori della Bibbia di Wycliffe, al fine di pubblicare una versione del Nuovo Testamento nel dialetto locale di Aghem.

Secondo le informazioni rilasciate da Efi Tembon, che dirige un ministero chiamato Oasis Network in Camerun, un gruppo di uomini Fulani che hanno firmato l’’esecuzione, hanno fatto irruzione nella casa di Angus, trascinando lui e sua moglie fuori della casa. Entrambi sono stati torturati; il missionario è stato falciato e lasciato morto a terra, mentre sua moglie è stata lasciata con l’avambraccio tagliato da un machete.

“I fratelli hanno subito l’attacco durante la notte mentre nessuno se lo aspettava. Si erano appena ritirati in casa, ma di colpo sono stati portati fuori e uccisi”, ha detto Tembon, secondo Christian Post. “Non so cosa abbia motivato l’attacco. Erano appena arrivati“, ha detto.

Angus aveva 60 anni ed era molto rispettato nella comunità in cui viveva, perché era la prima persona a tradurre la Bibbia nel dialetto locale, un’opera pionieristica di grande importanza per tutti della regione.

Era uno dei principali leader della comunità di tutta la tribù e faceva parte dei servizi di traduzione e ha anche coordinato gli sforzi di alfabetizzazione“, ha spiegato Tembon.

Ha fatto un sacco di lavoro di alfabetizzazione perché la sua lingua non era mai stata scritta prima. E’ stato lui a coordinare e insegnare la lingua. Molte persone ora possono leggere e scrivere la lingua come risultato del lavoro di Angus“, aggiunge.

Secondo Tembón, il governo locale è stato complice degli attacchi promossi dai Fulani, una maggioranza etnica di agricoltori musulmani che hanno promosso in particolare il terrorismo contro i cristiani che considerano gli invasori delle loro terre.

Pietro Proietto

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