Catania: Domenico Santangelo al suo esordio con “Investiga”

Eccoci con la consueta rubrica musicale; oggi vogliamo parlarvi di Domenico Santangelo, ho 23 anni e sono di Catania. Prima di parlarvi del percorso musicale di questo 23nne di Catania, che Dio gli ha dato modo di realizzare nel corso di quest’ultimo anno, desidero raccontarvi brevemente la sua storia.

La sua storia inizia esattamente un po’ prima della sua nascita. Un evento disastroso colpì la sua famiglia. Suo padre fu assassinato dalla mafia quattro mesi prima che egli venissi al mondo. Con tanti rischi e pericoli, oggi possiamo dire, Dio gli diede la grazia di nascere. Sua madre conobbe il Signore un po’ di tempo dopo quel tragico evento; entrò per la prima volta in una comunità evangelica all’età di 2 anni e fino ad oggi non ne è mai uscito. Ma il crescere in una comunità cristiana, con dei sani principi, ricevendo l’affetto puro che magari in altri posti non c’è, non colmava quel vuoto che gli era stato causato proprio con l’assassinio di suo padre. Ha vissuto la sua infanzia prima e la sua adolescenza dopo con forti problemi caratteriali. Era un bambino e poi un ragazzo molto rabbioso, ribelle, che respingeva qualsiasi forma di affetto. Aveva costruito una maschera che nascondeva la sua fragilità, perché non sapeva chi era veramente, non sapeva quale fosse la sua reale identità. Fino a quando, quel vuoto e quella sua ribellione, lo portarono in una sera d’Agosto del 2008 a un brutto incidente. Lì toccò il fondo della sua vita, con tutte due le mani. Lì in quel momento si ricordò di quel Gesù di cui tutti gli avevano sempre parlato. Nel dolore e nella sofferenza trovò la forza di gridare a Lui ed Egli prontamente venne in soccorso. Lì comprese di dover arrendere la sua vita a Lui, di accettarlo come Signore e personale Salvatore della sua vita. Nel Febbraio del 2009 si battezzò in acqua, e da quel passo di fede verso Dio iniziò un percorso di cambiamento di tutto ciò che non andava, dai suoi problemi caratteriali. Dio stava riempiendo quel vuoto del cuore con la Sua presenza e il Suo amore. La sera prima dei suoi 18 anni, sua madre si sedette vicino a lui, dicendogli che era arrivato il momento di conoscere la storia di cui vi abbiamo parlato. Fino a quel momento, di suo padre sapeva soltanto che fosse morto con un incidente, ma nessun altro particolare. In quel momento caddero tutte le basi sulle quali avevo costruito la sua vita. Entrò nuovamente in una profonda crisi e chiese a Dio di rivelargli lo scopo della sua vita. In un momento di preghiera insieme a sua madre, Dio gli parlò attraverso il Salmo 139, ricordandogli che lo aveva preconosciuto sin dal grembo di sua madre, che nessuno delle sue ossa gli era nascosta e che Lui stesso aveva scritto e guidato la sua storia. In quel momento comprese che Dio non lo aveva mai abbandonato e che fu lui stesso a fargli da Padre anche quando la sua mente non capiva le circostanze nelle quali si trovava. Comprese che era al mondo con uno scopo ben preciso, e per adempierlo doveva lasciare carta bianca a Dio di scrivere ciò che Egli aveva perfettamente ideato per la sua vita. Quando ciò accade Dio aggiunse valore alla sua esistenza, definendogli un’identità ben precisa, quella di Figliolo di Dio. Dopo aver capito ciò, chiese a Dio come poter realizzare questo, e gli rispose sempre nel Salmo 139 ai versi 23-24 nei quali il Salmista scrive “Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore. Provami, e conosci i miei pensieri. E vedi se v’è in me qualche via iniqua, e guidami per la via eterna”. Lo step successivo per andare avanti era di lasciare a Dio di Investigare il suo cuore. Questo “processo” è simile a quando un abile scultore deve trarre dal pezzo di marmo insignificante e informe la sua più grande opera d’arte. La nostra vita è quel pezzo di marmo, lo scultore è Dio che con dei colpi precisi di martello e scalpello, rimuove ciò che non va per far uscire da quel pezzo di marmo, esattamente ciò che aveva già pensato prima. Alcune volte questi colpi possono fare male, ma il “dolore” momentaneo non è paragonabile alla bellezza dell’opera d’arte completa. Lì nasce “Investiga” il brano che da il titolo al suo primo disco, che, per grazia di Dio, ha avuto modo di realizzare insieme al Pastore della Chiesa “Hosanna” di Catania, Francesco Romeo presso il K Studio Production sempre a Catania. Questo disco è un surrogato della sua vita, espressa in musica. E’ il racconto di vari periodi del suo percorso con Dio, e che semplicemente testimonia di come una vita apparentemente e inizialmente insignificante, nelle Sue mani può diventare uno strumento per la Sua Gloria.

Nel salutarvi, v’invito ad aprire oggi il vostro cuore a Dio, vi porterà a un livello più alto, aggiungerà valore alla vostra vita e soprattutto scriverà lo scopo per il quale sei stato/a creato/a. Dio ci benedica.

Ascolta le anteprime audio di questo album

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