Catania: Intervista esclusiva al Pastore Enzo Incontro

Catania – Abbiamo il piacere di pubblicare l’intervista esclusiva a Enzo Incontro, pastore di fama internazionale e co-fondatore di Missione Paradiso. Ricordiamo, per chi non lo conoscesse, che l’Apostolo Enzo Incontro, nasce e vive in Italia, in Sicilia, sposato con Laura da trentuno anni e Padre di Simona e Anna. All’età di quattordici anni, la sua conversione e l’incontro con Gesù Cristo che non l’ha mai più lasciato. Laureato in Scienze Ambientali, è stato il direttore dell’Area Marina Protetta del Plemmirio (SR) è stato massimo esperto per il mare della segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente ed ha lavorato per molti anni per la Rai, come autore, regista e giornalista di documentari e programmi di natura e mare. Prima, pastore dei giovani e in seguito, dal 2008, diventa pastore Senior, della chiesa “Comunità Cristiana”, a Lentini. Il 19 marzo 2012 co-fonda con Nicola Legrottaglie “Missione Paradiso”, con lo scopo di evangelizzare secondo una visione di Regno, con l’amore soprannaturale di Gesù. Nel Giugno del 2013 entra nel network internazionale “New Vine” (King Jesus Ministry) di Miami, lasciando ogni incarico professionale, all’apice della propria carriera, per dedicarsi a tempo pieno al servizio a Dio. Nel Giugno del 2014, è commissionato come Apostolo a Miami. Attualmente, da una sola chiesa nel 2012, conta oggi 6 chiese “figlie” e altre 11 chiese di copertura nel territorio italiano e 2 in Svizzera. Ha diversi programmi di predicazione e insegnamento nella televisione cristiana TBNE Italia e in reti televisive secolari.

D. Perché un uomo di successo, prosperato economicamente, all’apice della propria carriera come te, decide di lasciare ogni cosa, guadagni, soddisfazione, fama, ecc… e diventare, di fatto, un missionario di Cristo?

bella domanda… Sicuramente non per soldi, considerato che pur non avendo entrate economiche certe, come pensione o altro, tranne ancora un part time di mia moglie all’Inps che gradualmente anche lei sta considerando di lasciare per servire a tempo pieno, e non percependo alcuno stipendio dalla Missione per scelta personale da sei anni circa. Tantomeno, per “fama” o visibilità, visto che nella mia professione anche di giornalista ho lavorato per oltre quindici anni per Rai Uno e realizzato numerosi documentari andati in onda in tutto il mondo e pluripremiati, oltre che negli ultimi dieci anni professionalmente ho diretto due tra i parchi marini più importanti del mediterraneo e, per conto del ministero dell’Ambiente, coordinato numerosi programmi di ricerca per progetti ONU nel mediterraneo; quindi la fama non mi mancava.

Quindi, niente soldi e niente fama, ma solo “sacrificio vivente”, così come Rom.12:1, ma la verità è che sono tremendamente innamorato di Gesù Cristo ed ho un assoluto timore di Dio mio e nostro Padre. Non rimpiango di non averlo fatto prima, non ero maturo e non era il tempo sicuramente, ma servire Gesù e il Suo Regno sulla terra è l’unica ragione per cui vale la pena vivere. Sento di essere assolutamente entrato nel proposito per cui il Padre mi ha creato e formato. Ho piena coscienza e certezza di essere amato da Padre, come chiunque di noi, e che le Sue vie e i Suoi pensieri, quindi la Sua volontà, sono perfetti per ogni Suo figlio, me compreso.

Adesso so che sto facendo qualcosa di eterno e di giusto, indipendentemente dalle apparenze o circostanze, e voglio essere trovato fedele come Suo amministratore.

D. Premesso che la perfezione non esiste e tutti prima o poi commettiamo errori di valutazione, e te lo dice uno che fino a un anno fa’, guardava con ammirazione un profeta keniano che predicava la santificazione e poi nei fatti ha disatteso le aspettative; sei ancora in stretto contatto con Maldonado e ne condividi la dottrina e l’operato? Poiché fino a poco tempo fa avevi dichiarato che stavi prendendo le distanze da alcuni evangelisti che conoscevi?

Ogni cosa, ogni pensiero, ogni scelta, ripeto, che io faccio nella mia vita, è motivata in assoluto, pur consapevole dei miei limiti, dalla ricerca della perfetta volontà di Dio, comoda o scomoda che sia, piacevole o meno, bella o solo buona, non intendo fare nulla che lo Spirito Santo non approvi o mi abbia chiesto.

In questa prospettiva, sei anni fa circa ho avuto l’onore e il privilegio di incontrare quest’uomo di Dio, incompreso solamente da chi non lo conosce personalmente, ma valuta/giudica una persona in base a quello che altri dicono o scrivono o rappresentino sui social media, ovviamente sbagliando.

Ero anch’io diffidente nei suoi riguardi perché nessuno di noi, diciamolo sinceramente, è totalmente immune dai giudizi in cui si viene anche casualmente a contatto, ma quando ho avuto la possibilità di conoscere, frequentare e toccare con mano i frutti di questo servo di Dio, tutto è stato più chiaro e ho capito che avevo bisogno, come l’apostolo Pietro, di qualcuno che già per modo di dire, camminava sull’acqua per camminare anch’io sull’acqua, di stare con chi ammazzava giganti come Davide, per imparare da vicino l’autorità che ogni figlio di Dio ha nel mondo spirituale, e che il soprannaturale, non è una “dottrina” americana, ma dovrebbe essere, come Gesù ampiamente disse, il nostro nuovo “naturale” quotidiano come figli e coeredi di Cristo; il vangelo è molto chiaro su questo. L’incontro con l’apostolo Maldonado è stato fondamentale per farmi uscire da ragionamenti, tradizioni e restrizioni ingiustificate, e farmi diventare un vero ed efficace discepolo di Cristo per manifestare il Regno di Dio a cominciare dalla nostra nazione e fino a dove lo Spirito Santo mi ha portato e mi porterà. La nostra nazione ha bisogno che i figli di Dio si sveglino, prendano coscienza e manifestino con potenza il Regno e che distruggano le opere del nemico, agendo come Gesù prima e poi gli apostoli dopo, operavano, accelerando con decisione.  Per questo sono e sarò sempre grato all’apostolo Guglielmo Maldonado.

Per completare la tua domanda, attualmente, sempre per quello che ho premesso, ho chiesto e sto attendendo un incontro con l’apostolo, dove, come sempre con lealtà e sincerità, esporrò tutto quello che ho sentito nel mio spirito circa il prossimo futuro e per la nostra nazione che amo e servo con tutto il mio essere, e per il mio percorso personale da servo, solo dopo avrò le idee ancora più chiare su quello che il Padre richiede da me e da noi.

D. Secondo te è stato opportuno l’anno  scorso partecipare alla manifestazione che si teneva in una chiesa evangelica dove hanno dovuto togliere la scritta “Gesù è il Signore” per non dispiacere agli ebrei.

Non solo è stato opportuno, ma credo che fosse doveroso essere presenti, dopo un percorso molto difficile e delicato durato più di un anno, in cui abbiamo tenuto rapporti con i vertici governativi e religiosi della regione della Giudea e Samaria in Israele, ufficialmente come cristiani evangelici, riconosciuti e ricevuti come apostoli e pastori e citati tali dal rabbino capo di Har Hebron pubblicamente ringraziati da un video divulgato che ha fatto il giro del mondo anche nel circuito ortodosso ebreo, notoriamente ostile e chiuso alle altre confessioni religiose, cristiani compresi. Quell’incontro, oltre a quello di Palermo nella chiesa PDG, chiudeva un anno d’intensa attività spirituale secondo quanto scritto sia dai profeti dell’antico testamento e dagli apostoli nel n.t, in particolare Paolo nella sua lettera ai Romani, in cui si “scongelavano” i rapporti con i cristiani che fino ad allora erano molto formali e di circostanza e solo con vertici ufficiali del vaticano.

Il progetto figli di Abramo, vuole gettare le basi per ciò che la scrittura ci riporta e ci induce a cercare come figli di Dio che hanno nel Signore Gesù Cristo l’unico e vero Messia che tornerà presto così come ha ampiamente promesso, ma che del popolo ebreo, mai rigettato dal Padre (vedi Rom. Cap.9-11), deve tenere conto, affinché si convertano o abbiano la possibilità di farlo anche attraverso il nostro amore per loro.

Quindi era logico avere un approccio “delicato” che altrimenti come negli errori passati, avrebbe precluso i rapporti futuri. Tutto ciò ha permesso che per la prima volta in duemila anni, celebrassimo nell’aprile scorso un incontro STORICO, alla loro presenza, nel cuore della giudea, vicino la tomba dei patriarchi ad Har Hebron, di oltre cinquecento cristiani provenienti da varie nazioni, dove abbiamo PREDICATO E ADORATO CRISTO GESU’, liberamente e protetti dall’esercito israeliano, circondati dai territori palestinesi, ospiti del governo della Giudea e Samaria, scusate se è poco!

Sulla scritta “Gesù è il Signore”, tolta, lo dico per la prima volta qui, io, essendo stato ospite in quella chiesa, ho appreso dai social media che c’era una scritta ed è stata tolta per evitare di essere inquadrata e mandata in onda nelle tv israeliane, per timore di ritorsioni al loro rientro, e se io fossi stato interpellato in tal senso, avrei detto di lasciarla, ma ciò non significa che è ed era legittimo tutto il fango che in maniera ingiustificata è stato poi vomitato su tutti i partecipanti, soprattutto sul sottoscritto (ignaro della circostanza), con “maledizioni”, insulti e minacce di ogni tipo da chi si definisce cristiano evangelico. Infatti, non ho preso le distanze da quell’episodio e sull’opportunità della scelta, perché onestamente non sposta di una virgola la sostanza, e cioè che per la prima volta, una delegazione ufficiale governativa della Giudea e Samaria, (terra di Davide ecc..) ENTRAVA IN UNA CHIESA CRISTIANA EVANGELICA, CON PIÙ DI NOVANTA PASTORI EVANGELICI, E CIRCA MILLE CRISTIANI EVANGELICI, ditemi se in quell’ambiente una scritta in più o in meno cosa avrebbe prodotto, quando tutto l’ambiente “trasudava” di Cristo!? Mi dispiace, ma qualcuno cerca pretesti ingiustificati per maledire, indipendentemente, da quello che vuole o cerca.

D. In termini di trasparenza biblica vorrei sapere se sei d’accordo che un credente possa giudicare o sapere come sono utilizzate le offerte e le decime date alla chiesa cui appartiene e cui è associato?

Posso raccontarti la mia esperienza. Mi sono convertito all’età di 14 anni circa e DA SOLO, ripeto da solo, leggendo tutto il libro di Malachia, non solo l’esplicito capitolo 3 dove ne parla chiaramente, ho veramente capito come e quello che si intende per onore, rispetto, obbedienza e gratitudine, di cui la cosiddetta “decima” ne è una minima parte.

Non so se la domanda prevede che io spieghi perché credo nella fedeltà MINIMA della decima e l’assoluto fondamento biblico in tal senso, di come, per esempio in genesi al cap. 14 Abramo la diede a Melchisedec (figura di Gesù) cinquecento anni prima di quando poi Dio stesso la diede per legge attraverso Mosè, e che se siamo benedetti con Abramo (Gal.3), e che in Ebr.7, chiaramente nel nuovo testamento viene ampiamente spiegata, e che Gesù accenna in Matt.23:23, ma in tanti altri contesti biblici soprattutto del N.T., non viene “vietata”, e quindi, ancora utile e praticabile. Ma a parte ciò, che, ripeto ho solo “scalfito” per questioni di tempo e spazio nella domanda, a 16 anni feci questa riflessione: “se sotto la legge, per proteggere il popolo ebreo dalla loro stessa carne e superficialità, furono dati i comandamenti su tavole di pietra, tra cui nella legge, anche la decima, se Gesù è venuto ad adempierla e l’apostolo Paolo dice che la legge non è da buttare ma non ti salva (Rm. 7:12-13, ecc..), se invece è la grazia, per mezzo del sacrificio di Cristo che sono salvo ed ho una nuova e vera vita, come posso trascurare le cose scritte prima per mia istruzione(Rom.15:4) decima più offerta compresa?”. Questo riflettei da giovanissimo, comprendendo che se sotto la legge c’era la decima, quanto più sotto la grazia i “calcoli” sono ingiustificati in difetto??? E da allora ho sempre visto la potente e fedele mano di Dio nella mia vita, l’ho riconosciuto in tutte le mie vie e Lui ha appianato i miei sentieri(Prov.3), pur avendo difficoltà e rimanendo orfano a 19 anni mentre ero all’università, all’improvviso siamo rimasti senza nulla, e Dio è stato miracolosamente fedele provvedendo e prosperando la mia famiglia apparentemente distrutta! Se ho dato la mia vita a Colui che mi ha dato la vita, come non gli affiderò con fiducia, anche quello che posseggo!!?? Se siamo fedeli, Lui sarà fedele, viceversa, ho qualche dubbio sulla nostra tenuta..

Credimi, anche questo come altri, cioè polemizzare circa la decima, sono dei pretesti, a volte diabolici, per indebolire la chiesa, il “corpo” di Cristo nella nostra nazione, e sottrarsi dalle proprie responsabilità di amministratori del Regno(1Cor.4), dove lo spirito di povertà e di avarizia (che è idolatria del denaro) vorrebbe passare per virtù…pur non avendo basi scritturali, per buona pace dei religiosi.

Nella nostra chiesa e missione, questo è un fatto incontrovertibile, NESSUNO OBBLIGA NESSUN ALTRO E DARE UN CENTESIMO, NON ABBIAMO “REGISTRI” DI DECIME NOMINALI, e personalmente non voglio sapere chi o cosa, per non essere tentato neanche lontanamente a guardare qualcuno con dispiacere. Chiunque può venire tutte le volte che vuole e nessuno gli chiederà mai un centesimo. Tutto è fatto in forma riservata, quando e come si vuole. Ciascuno rende conto di se stesso davanti a Colui al quale tutti dobbiamo rendere conto, ma non sanno quello che si perdono…

I nostri contabili, sono a disposizioni di chiunque sia membro della nostra famiglia, se desidera sapere conti e come le risorse liberamente raccolte sono utilizzate. Sembrerà strano, ma chi mi conosce davvero sa che è così, io non so nulla di conti e altro, perché ciascuno deve fare il suo, con fiducia e rispetto delle funzioni, con fedeltà e lealtà, e da questo punto di vista, siamo veramente fieri dei nostri fratelli che servono.

A qualcuno di un’altra chiesa che mi chiese un giorno scrivendomi se era giusto che il suo pastore, per quello che lei asseriva, con i “soldi della decima” con cui stava costruendo il nuovo tempio, fosse giusto che si facesse delle stanze per viverci con la famiglia, essendo lui, il pastore, un missionario che veniva dall’estero e che viveva in affitto, io risposi, e lo credo ancora, che il dare non è in rapporto a “cosa” si fa, ma “perché” si dà e con quale atteggiamento di cuore, in quanto è scritto in Matteo 6 che Dio vede nel segreto e nel segreto “ricompensa”.

D. In queste settimane ha fatto molto discutere il servizio delle “Iene” nei confronti di PdG, sicuramente il taglio della trasmissione è critico nei confronti di chi professa Gesù come personale salvatore, ma è pur vero che non ci possiamo aspettare che quelli del mondo non ci facciano domande scomode, da quest’altra parte il nostro compito è essere sempre trasparenti e rispondere con sincerità a quello che ci chiedono… la tua opinione?

Quanto mi piacerebbe rispondere alle cosiddette “iene”, e in parte l’ho fatto con i mezzi che avevo!!! Il problema non è rispondere a domande scomode, ma cadere in trappole perfettamente congegnate per screditarti senza appello!

In questo riconosco che il combattimento non è contro carne e sangue, quando di mezzo c’è la chiesa di Cristo; ma il dramma inconcepibile è vedere fratelli cristiani compiaciuti e schierati dalla parte della “iena”, non stringendosi neanche attorno a membri del corpo che comunque stavano subendo un attacco micidiale che mirava a screditare tutto il piccolo e debole sistema evangelico italiano, definito setta da questi pseudo giornalisti, i quali asseriscono che incitiamo all’odio e alla discriminazione, intriso di ladri senza scrupoli e manipolatori di menti! E’ stato una vergognosa gogna mediatica, nella quale pubblicamente, in tv, sui social e dovunque ho avuto occasione, ho chiaramente e senza nascondermi, in mezzo ad un silenzio assordante della maggior parte, “urlato” la verità e la nostra posizione di cristiani figli del nostro Padre, schierandomi con la chiesa di Cristo! Ovviamente la chiesa cattolica romana ha gongolato per il risultato; più si screditano gli evangelici, pochi e molto ben divisi, più prospera la menzogna. A chi giova??

D. Ho letto sui social alcune critiche sul tuo modo di predicare giacché autorevoli commentatori ritengono che ironia, sarcasmo, battute e smorfie sono in antitesi con il decoro e la solennità di un culto dedicato a Dio; come riesci a conciliare  questo tuo modo, in alcuni momenti ingenuo ed easy, di predicare con la solennità di un culto dedicato a Dio.

Cosa si intende per “solennità”? Chi ne definisce i limiti? Quale sarebbe l’obiettivo da raggiungere? E non ultimo, cosa qualifica una cosa, la forma o la sostanza? Spesso si confondono le culture, le consuetudini e le tradizioni evangeliche per “dottrina” o massimo decoro. Poi spesso invece si è solo e chiaramente maliziosi, attribuendo significati volgari e circostanze mai concepite o realizzate con quel presunto scopo. Forse sto parlando complicato, adesso ti dico senza giri di parole, soprattutto a proposito dell’ultimo presunto pretesto circa la differenza tra “gli uccelli del cielo” e gli “uccelli della terra”…, ma solo chi è veramente contorto e in assoluta malafede può trovare un pretesto così veramente ridicolo. Perché ridevo? Perché, se vedete tutto il contesto e la predicazione intera, era veramente sorpreso nello stesso momento in cui lo stavo dicendo, della distinzione che Gesù nell’esempio aveva fatto: “uccelli del cielo”…perché effettivamente polli e galline, pur essendo uccelli, non “vanno in cielo”, non volano, pur credendosi uccelli! Ero veramente divertito ed edificato da quello che lo Spirito Santo mi stava facendo capire! Ma infatti tutti quelli presenti o le decine di migliaia che hanno visto la predicazione dopo, ne sono stati estremamente edificati e a NESSUNO era passato per quasi un anno da quando fu prodotta, neanche lontanamente ad una intenzione di associazione volgare. Sono ancora allibito che basta un maligno comprovato, a montare ad arte pochi secondi di filmato decontestualizzato, per scatenare spiriti nascosti, e sospettare il male.

Ma con una nazione che sta andando alla deriva, con milioni di anime da salvare, sono veramente queste le priorità di alcuni??

Ma i frutti non contano più? Ma come si può parlare con questa arroganza quando si schiuma rabbia e odio contro i fratelli che predicano Cristo come noi e salvano anime a centinaia ogni mese, e si ignorano i propri doveri prioritari di predicare il vangelo ai perduti di cui si dovrebbe avere fondamentale interesse??

Si inchiodano davanti a facebook o Youtube ecc., per ore, a perdere tempo inutile spinti dal desiderio di maledire o per prurito di udire, a cercare il bruscolo nell’occhio del fratello, o cercare novità per giustificare la propria inezia, discutendo su tutto e il contrario di tutto, attaccando e/o difendendo, mentre il vero e unico nemico sta scannando i nostri amici, parenti e concittadini.

Ma veramente Gesù può approvare tutto ciò? Cosa c’è di “vangelo” o di Spirito di Dio in tutto questo? Come si stanno utilizzando i “talenti” e i doni dati a ciascuno? Come e se si stanno “trafficando”? Ma tutto questo, succede a evidenziare lo stato di povertà e di squilibrio in cui purtroppo, opera la chiesa di Cristo. Troppi credenti chiamati e pochi gli eletti disposti al vero sacrificio. Che tristezza. Lo spirito di Mical, la moglie di Davide che disprezzò suo marito che danzava con gioia e seminudo, alla presenza dell’arca, non è mai morto. Lo spirito dei farisei che dicevano di Gesù ogni sorta di male solo perché non “corrispondeva” ai loro canoni di decoro, tradizione e igiene. Vi risparmio la lista di insulti ed epiteti con cui Gesù veniva definito!

L’albero si riconosce dai frutti (Matt.7:21), in greco Karpos, come in Giov.15 e Galati 5:22. (Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo…) L’apostolo Paolo veniva sottoposto a “inchiesta” da altri apostoli, e se non fosse stato per la sua franchezza oggi non avremmo avuto il N.T. così com’è, considerato che ne ha scritto il settanta percento! I frutti qualificano la pianta. Gesù stesso disse: “Gv. 10:38 … anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel Padre». Io credo che lo Spirito Santo, come altri grazie a Dio, mi sta utilizzando per rendere “popolare” Cristo, per attirare persone verso Lui e non verso una religione. Io amo le persone, e più “frequento” Cristo, più Lui mi riempie di compassione per loro, e farei di TUTTO, per salvarli! Come ultimamente ho ascoltato in una predicazione per pastori e leaders del servo di Dio e pastore John Bevere il quale insegnando su 1Cor 9, capitolo che amo e mi ispira profondamente, “compiacere agli uomini nel metodo e compiacere a Dio nel messaggio”. Il Signore sei anni fa ci fece iniziare un’opera a Catania, con meno di una decina di anime, e, predicando Cristo, così per come io lo amo e lo vivo, in sei anni abbiamo evangelizzato decine di migliaia di persone, più di 1700 hanno ricevuto Gesù negli appelli delle nostre celebrazioni, e battezzato quasi 900 nuovi credenti.

Non sto vantandomi, sto solo dando a Dio tutta la gloria per avermi e averci usato come servitori nel Suo Regno!

Ogni settimana salviamo persone dalla morte, dalla disperazione, dalla malavita, dalla droga, dalla depressione. Diamo da mangiare a chi ha fame, assistenza agli indigenti, conforto ai carcerati e malati. Diamo uno scopo vero a tutti. Portiamo l’amore del Padre e del Figlio, riempiti dallo Spirito Santo che ci da le giuste motivazioni.

Questo non basta per essere ritenuti credibili e approvati? Può così tanto l’invidia accecare gli occhi? Non sono ne siamo perfetti, ma nessuno può mettere in discussione la mia assoluta e perfetta ATTITUDINE E INTENZIONE, nessuno si macchi di questo giudizio, per il vostro bene. La gente ha bisogno di vedere in noi Cristo, non dei religiosi. La gente è stanca di “religione”, cerca veramente quello che Gesù offrì…la Sua pace, il Suo riposo, una ragione di vita!

Se faccio ridere, faccio anche piangere, ma di gioia, presentando e mostrando un Gesù stracolmo di amore e interesse autentico e non ipocrita, per la gente!  

D. Il 2019 è alle porte che cosa vorresti dire ai giovani che vivono lontano da ogni esperienza di fede con Dio e che rischiano di vedere il ritorno di Gesù senza averlo ancora mai riconosciuto come loro personale salvatore?

Questo mi atterrisce, e dovrebbe fare tremare chiunque si definisce cristiano, spinto da un senso di urgenza senza precedenti, perché i tempi sono brevi e Gesù è alle porte, e i nostri giovani non sempre trovano nella “chiesa”, quello che vorrebbero e dovrebbe esserci: accoglienza, comprensione, pazienza, amore e compassione, ascolto, protezione, scopo, motivazione, ecc… Serve che incontrino il “buon pastore”, attraverso i figli di Dio che dovrebbero tutti avere il cuore da “pastori” indipendentemente dai ruoli e funzioni, così come Gesù disse e Pietro (Giov.21:15).

Ho una figlia di 26 anni appena sposata con un magnifico figlio di Dio, e un’altra di 23 che sta completando il biennio al conservatorio, ed entrambe, come i nostri giovani, sono innamorati di Cristo e felici di servire il Regno Suo, qui sulla nostra amata Terra. Insieme facciamo una squadra che il nemico invidia, perché loro conoscono un Gesù reale e non “teorico” o religioso, ma autentico, presente e innamorato di noi!! Nella nostra chiesa, abbiamo centinaia di giovani di ogni età, con la stragrande maggioranza di loro, totalmente coinvolti nel servire in ogni area della nostra missione, con gioia ed eccellenza. Nessuno si annoia e tutti, dico tutti, hanno un presente e un futuro concreto e stimolante!

Ai giovani dico semplicemente che Gesù è reale, come l’inferno è reale e come il Regno dei cieli è assolutamente reale e nelle intenzioni di Dio, poterlo assicurare a tutti. Ai giovani dico, che è una vita meravigliosa mettere la propria esistenza, al Suo servizio. Che è esaltante, avere una vera relazione con Lui ed essere riempiti del Suo Spirito. Che Lui è l’unico futuro degno di essere vissuto. Che è la risposta ad ogni incertezza e inquietudine. Che la fede è per persone intelligenti e non per falliti. Che il progetto che Lui ha per la tua vita, è impressionante quanto è bello e interessante!

D. Qual è il messaggio o un appello che vorresti fare alla chiesa?

Il tempo è veramente breve, e il nemico, satana, sfrutta la carne anche dei figli di Dio, per tenere disunita la chiesa di Cristo, indebolendola. E’ il tempo in cui lo Spirito Santo sta selezionando veramente il Suo residuo, che passi da essere chiesa a Sposa di Cristo, con certezza di olio nelle nostre lampade! Lo sposo è veramente alle porte! Gesù disse che chi non raccoglie disperde (Matt.12:30), e questo è tempo di raccolta in cui non può esserci spazio per polemiche sterili, discorsi faziosi e insulti che nulla hanno a che fare con il vangelo di Cristo (per questo potrà dire a molti: “io non vi ho mai conosciuti..” Matt.7:21).

Serve l’apporto di tutti i veri figli di Dio, così come scritto in Malachia 4, che si parleranno l’uno con l’altro; è fondamentale essere luce e sale affinché “Mt. 5:16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.”

E’ molto chiaro ciò che Gesù disse circa l’essere riconoscibili: “ Giov.13: 34 Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. 35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri»”.

Il nemico ha sempre cercato di dividere indebolendo fino  a quasi annullare l’impatto e la manifestazione dei figli di Dio.Rm. 14:19 Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione”.

2Cor. 13:11 Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d’amore e di pace sarà con voi.

Abbiamo una nazione che sta letteralmente morendo e noi ci siamo dentro, e un giorno dovremmo dare conto a Gesù di come e cosa abbiamo fatto della croce in cui Lui ha dimostrato il Suo amore per la gente, come abbiamo usato i Suoi talenti, Rm. 13:11 E questo dobbiamo fare, consci del momento cruciale: è ora ormai che vi svegliate dal sonno; perché adesso la salvezza ci è più vicina di quando credemmo.

E’ iniziato il risveglio per la nostra amata Italia e per tutto il continente Europeo, mai visto prima… lo riconosceremo o lo perseguiteremo?

Pietro Proietto | Notiziecristiane.com

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