C’è una santità senza la quale nessuno vedrà il SIGNORE

Tante persone oggi in questo mondo affermano di amare Dio e di seguire Gesù. Basti pensare a quante volte abbiamo parlato o parliamo di Gesù ai nostri familiari, amici e conoscenti, sentendoci rispondere la consueta frase: “Io Gesù ce l’ho sempre nel mio cuore”. Ma è questa la loro realtà spirituale? Non sempre! La verità è che non si può amare Dio secondo la propria mentalità, ideologia o condotta di vita, e non si può seguire Cristo secondo i propri canoni, standard, interessi o desideri. Dio si ama e Gesù si segue mettendo in pratica ciò che dice la Bibbia. C’è stato dato un libro, fatemi passare il termine, un “manuale d’istruzione spirituale”, ma senza la pratica degli insegnamenti di questo libro, è impossibile piacere a Dio.

Gesù ha detto una cosa fondamentale: “Chi osserva i miei comandamenti, quello mi ama!” (Vangelo Giovanni 14:21)

Oggi, purtroppo, c’è molta confusione intorno alla religione, che sia quella cristiana o qualche altra. Le persone non sanno più a cosa aggrapparsi. Ognuno cerca di accaparrarsi la salvezza attraverso i propri atti di giustizia umana, credendo di essere meritevole di salvezza. Ad esempio, nella religione cattolica, ma non solo, c’è gente che prega e resta devota per tutta la vita alla “madonna”, a “padre Pio”, o a qualche altro santo, credendo di praticare la giustizia. Vanno a messa ogni domenica, fanno lunghi pellegrinaggi in luoghi cosiddetti “sacri” per cercare la grazia, recitano lunghi “rosari”, non mangiano carne il venerdì, non dicono tante bugie, fanno tante opere buone.

Ma è davvero attraverso questi riti e queste pratiche che si può piacere a Dio, raggiungere la salvezza e godere un giorno della vita eterna promessa dal Signore? Certo che no! Gesù non ha istituito nessuna religione sulla terra, tanto meno nessun rito e pratica religiosa potrà portare mai alla salvezza nessun individuo, quand’anche fosse la persona più “brava e buona” di questo mondo. Dio dice chiaramente nella Sua Parola che questi atti non sono commerciabili nel Suo Regno. L’unica moneta usata in paradiso è il sangue di Cristo. Egli richiede da ogni uomo la giustizia di Suo Figlio Gesù, poiché durante la vita è disponibile a tutti quelli che credono. Gesù è l’unico che ha obbedito a Dio. Egli è l’unico che rende giusti gli uomini e le donne.

Molti non comprendono che c’è una santità senza la quale nessuno vedrà il SIGNORE e c’è una giustizia pratica, quotidiana, vissuta, senza la quale nessuno vedrà il paradiso; il che significa che, nel giorno del giudizio, Gesù dirà ad alcuni che si professano cristiani: “Non vi ho mai conosciuti! Allontanatevi da me, operatori d’iniquità!”. E anche se questi gli diranno: “Signore, Signore, abbiamo fatto molte opere potenti nel tuo nome, e siamo andati in chiesa ogni domenica”, Egli li congederà come malfattori, perché non hanno la santità senza la quale nessuno vedrà il Signore. Ciò significa anche che ci sono molte persone che si dichiarano “credenti” solo perché frequentano la chiesa abitualmente, che credono di essere salvati perché praticano tutti questi riti e queste pratiche religiose, ma non si accorgono – o forse ignorano – che per raggiungere la salvezza è indispensabile la perseveranza nella fede e nella santità.

Alessio Sibilla | Notiziecristiane.com

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