Cercasi un profeta per predicare ai predicatori

Que significa predicarTentare di misurare il sole con un metro potrebbe rivelarsi meno arduo che tentare di misurare la spiritualità di Giovanni Battista secondo i parametri moderni. Vicino al Giordano la folla ansiosa chiedeva notizie del neonato: “Che tipo di bambino sarà?” A essa fu detto: “Egli sarà grande agli occhi del Signore”.

Oggi noi siamo prodighi nell’uso della parola “grande” perché confondiamo importanza con eminenza. In quei giorni Dio non cercava sacerdoti né predicatori, ma uomini. Vi era un grande numero di uomini allora come adesso; ma erano tutti troppo insignificanti. Dio voleva un uomo che fosse grande per affidargli un grande compito! Giovanni Battista probabilmente non aveva le qualifiche per il sacerdozio, ma aveva tutte le qualità per diventare un profeta. Prima che egli arrivasse c’erano stati quattrocento anni di tenebre senza un raggio di luce profetica, quattrocento anni di silenzio senza che qualcuno dicesse: “Così dice il Signore”, quattrocento anni di progressivo regresso nelle cose spirituali. Con un fiume di sangue animale versato come espiazione per i peccati del popolo e con un sacerdozio ben nutrito come mediatore, Israele, la nazione che godeva il favore di Dio, si era smarrita nelle cerimonie, nei sacrifici e nella circoncisione. Ma quello che un esercito di sacerdoti non era riuscito a fare in quattrocento anni, un uomo “mandato da Dio”, Giovanni Battista, un uomo secondo Dio, ripieno di Dio e del fuoco di Dio, lo fece in sei mesi! Giovanni Battista fu alla Scuola del Silenzio di Dio, il deserto, fino al giorno in cui si mostrò in pubblico.

Chi più di questo uomo bruciato dal sole e battezzato nel fuoco, di questo profeta cresciuto nel deserto, mandato da Dio con una faccia come il mattino del giorno del giudizio, era adatto per il compito di destare un’apatica nazione dal suo sensuale dormiveglia? Nei suoi occhi c’era la luce di Dio, nella sua voce l’autorità di Dio e nella sua anima la passione di Dio! Chi, io domando, potrebbe essere più grande di Giovanni? Veramente “egli non fece miracoli”, cioè non risuscitò un morto; ma fece di più: egli risuscitò una nazione! Questo profeta vestito di tuniche di pelle e con un ministero limitato nel tempo era così ardente e brillante che quelli che udivano il suo messaggio pieno di fuoco, in grado di infiammare i cuori, andavano a casa a passare notti insonni fino a che le loro anime non si spezzavano nel ravvedimento. Tuttavia Giovanni Battista fu strano nella dottrina, nessun sacrificio, cerimonia o circoncisione; fu strano nella dieta, niente vino né banchetti; fu strano nel vestire né ornamenti né farisaici capi di vestiari. Sì, ma Giovanni fu grande! Le grandi aquile volano da sole; i grandi leoni cacciano da soli; le grandi anime camminano da sole, sole con Dio. Tale solitudine è dura da tollerare ed è impossibile gioire a meno che non siamo uniti a Dio. Veramente Giovanni conferì qualità alla grandezza. Egli fu grande in tre modi: grande nella sua fedeltà al Padre, una preparazione di lunghi anni, una predicazione di brevi mesi; grande nella sua sottomissione allo Spirito, egli camminò e si fermò secondo le direttive; grande nelle asserzioni sul Figlio, proclamò Gesù, che non aveva mai visto prima, “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. Giovanni fu una “Voce”. La maggior parte dei predicatori sono solamente degli echi, giacché se li ascoltate attentamente potete dire qual’è l’ultimo libro che hanno letto e quando poco venga citato il “Libro”. Per raggiungere le masse abbiamo bisogno di una voce, di un profeta mandato dal cielo per predicare ai predicatori! Occorrono uomini dominati per domare gli uomini.

Noi siamo equipaggiati ma non dotati; siamo animati da attivismo ma non possediamo unzione; operiamo nella confusione ma non nel risveglio. Noi siamo dogmatici ma non dinamici! Noi abbiamo una sola missione, salvare le anime; e ciononostante essi periscono! Oh, pensiamo a loro! Milioni, centinaia di milioni, forse più di mille milioni di anime eterne hanno bisogno di Cristo. Senza la Vita Eterna esse periranno! Cristo non vuole che alcuno perisca! Predicatori, le persone vanno oggi a milioni verso il fuoco dell’inferno perché noi abbiamo perso il fuoco dello Spirito Santo! Questa generazione di predicatori è responsabile di questa generazione di peccatori. Proprio alle porte delle nostre chiese stanno le masse, non vinte perché non sono state raggiunte, non raggiunte perché non sono state amate. Ringraziato sia Dio per tutti coloro che stanno operando nelle missioni d’oltremare. Tuttavia è stranamente vero che possiamo mostrare un maggiore interessamento per la gente in altre parti del mondo che per il nostro vicino che perisce al di là della strada! Con tutto il nostro evangelismo di massa le anime sono vinte solo a centinaia. Lasciate che venga una bomba atomica ed esse cadranno a migliaia nell’inferno. Afferrare che il peccato di oggi non ha confronti è senza fondamento. Gesù disse.” Come accadrà nei primi giorni di Noè, così sarà anche nei giorni di Sion”. Troviamo un quadro dei giorni di Noè, così sarà anche nei giorni di Sion”. Troviamo un quadro dei giorni di Noè, in Genesi 6:5 “Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo”. Proprio così: malvagità senza eccezione, tutto ciò che ci poteva immaginare; malvagità senza limiti; solo malvagità; malvagità senza intermittenze, malvagità continua. Così era, così è! Il peccato oggi è reso attraente e popolare, gettato nell’orecchio per mezzo della radio, gettato nell’occhio per mezzo della televisione, schizzato sulle copertine delle riviste popolari.

Frequentatori di chiese stufi di prediche, stanchi di ammaestramenti, escono dai luoghi di culto così come sono entrati, impassibile e senza visione! Oh, Dio accorda a questa generazione che perisce diecimila Giovanni Battista per strappare via le bende poste a copertura dei nostri peccati nazionali e internazionali dai politici e dai moralisti! Proprio Mosè non poté evitare la vista del pruno ardente, così una nazione non potrebbe evitare la vista dell’uomo ardente! Dio affronta il fuoco con il fuoco. Più il fuoco vi sarà nel pulpito, meno arderà il fuoco all’inferno. Giovanni Battista fu un uomo nuovo con un messaggio nuovo. Come un uomo accusato di omicidio ode i terribile grido del giudice: “Colpevole!” e impallidisce, così la folla udiva il grido di Giovanni: “Ravvedetevi!” finché non raggiungeva le coscienze, ne rimescolava i ricordi, le sottometteva e le conduceva terrorizzate al ravvedimento e al battesimo! Dopo la Pentecoste la predicazione di Pietro, fresco di battesimo nello Spirito , impressionò gli astanti fino al punto che gridavano all’unisono: “Fratelli, che cosa dobbiamo fare?” Immaginate solamente un cartoncino! Frequentate la chiesa regolamentare! Pagate le vostre decime!” No! Mille volte NO! Unto dalla potenza dello Spirito, Giovanni gridò:” Ravvedetevi!” Ed essi lo fecero! Il ravvedimento non è versare alcune calde lacrime al banco dei penitenti. Non è emozione o rimorso o il proposito di riguardo a Dio, al peccato e all’inferno! Le due più grandi forze della natura sono il fuoco e il vento e furono accoppiate nel giorno della Pentecoste.

E così, proprio come il vento e i fuoco, quella benedetta riunione di persone “nell’alto solaio” fu irresistibile, incontrollabile, imprevedibile. Poi il loro fuoco diede inizio ai fuochi missionari, spese la violenza del fuoco, accese il fuoco dei martiri e i fuochi del risveglio!

Leonard Ravenhill

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com
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