
Davanti a uno scandalo che ha scosso le coscienze e infranto silenzi, la Federazione Protestante di Francia (Fpf) ha deciso di reagire con fermezza.
Dopo le rivelazioni pubblicate dal portale Mediapart nell’articolo intitolato “#MeToo: i protestanti francesi esaminano la loro coscienza”, che ha portato alla luce episodi di abusi sessuali e spirituali all’interno delle chiese evangeliche transalpine, la risposta della Fpf non si è fatta attendere.
In un comunicato ufficiale, la Federazione ha dichiarato: «Ribadiamo il nostro profondo sostegno a tutte le vittime di violenza sessuale e spirituale». Un dolore che non può essere ignorato «La sofferenza delle vittime non può essere ignorata e le loro parole devono essere ascoltate e riconosciute – si legge nel comunicato –. Rendiamo omaggio al loro coraggio e alla loro determinazione nel denunciare situazioni intollerabili».
Questo passo rappresenta una svolta significativa per una comunità spesso percepita come impermeabile al cambiamento. Misure concrete per un futuro sicuro Di fronte a questa crisi, la Federazione protestante ha annunciato una serie di misure concrete.
Tra queste, l’istituzione di un numero telefonico dedicato, pensato per accogliere, orientare e offrire supporto professionale alle vittime di violenze nel contesto delle comunità protestanti. Inoltre, sono stati avviati corsi di formazione destinati a pastori, leader ecclesiastici e membri delle comunità, con l’obiettivo di prevenire e riconoscere episodi di abuso.
I moduli formativi, che comprendono argomenti come l’etica dell’autorità e la lotta contro i comportamenti abusivi, si inseriscono in una più ampia strategia di sensibilizzazione. Già una prima sessione interreligiosa ha visto la partecipazione di leader di varie fedi presenti in Francia, segnando un passo verso un dialogo e una collaborazione inclusiva contro la violenza.
Verso un codice etico condiviso.
Un momento cruciale sarà rappresentato dalla prossima Assemblea Generale annuale della Fpf, durante la quale verrà discusso e, si auspica, approvato un quadro di riferimento per la gestione delle denunce di violenza sessuale o abuso spirituale.
«Vogliamo promuovere ambienti sicuri e rispettosi in tutte le comunità protestanti», ha dichiarato un portavoce. Inoltre, la Federazione sta lavorando alla pubblicazione di una guida dal titolo significativo: Comprendere e combattere la violenza nel protestantesimo, destinata sia ai membri delle comunità che al grande pubblico. Protestantesimo in Francia: un patrimonio di diversità Il protestantesimo in Francia, che rappresenta circa il 3% della popolazione, è una realtà ricca e diversificata.
Storicamente radicato nella Riforma del XVI secolo, ha vissuto secoli di persecuzioni, culminate con la revoca dell’Editto di Nantes nel 1685, che costrinse molti protestanti a emigrare. Oggi, le comunità evangeliche costituiscono una componente dinamica del protestantesimo francese, accanto alle tradizionali chiese riformate e luterane.
L’impegno sociale delle chiese protestanti è da sempre un pilastro fondamentale, con iniziative nel campo dell’educazione, della sanità e dell’accoglienza dei migranti. Come sottolinea il pastore François Clavairoly, presidente della Fpf: «Essere protestanti in Francia significa coniugare fede e azione, con un occhio costante alla giustizia sociale».
Un impegno instancabile «Siamo determinati a trarre insegnamento da questi eventi e a lavorare instancabilmente per sradicare questa violenza», prosegue il comunicato.
Un messaggio chiaro che invita tutte le vittime e i testimoni a farsi avanti, nella consapevolezza che «solo ascoltando e rendendo giustizia alle loro voci possiamo costruire comunità basate sul rispetto, sulla solidarietà e sulla fiducia».
Un contesto più ampio Questo impegno della Federazione protestante francese si inserisce in un movimento più ampio di riflessione interna che sta attraversando molte confessioni religiose in tutto il mondo.
Come ha osservato la sociologa delle religioni Danièle Hervieu-Léger: «Le istituzioni religiose sono oggi chiamate a confrontarsi con le proprie ombre, riconoscendo che il potere spirituale può diventare, se non vigilato, uno strumento di oppressione».
Il caso francese, pur drammatico, può rappresentare un esempio positivo di come una crisi possa trasformarsi in un’opportunità per il cambiamento. La strada è lunga, ma il primo passo è stato fatto.
Davide Romano
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