di Agostino Masdea – “…La nostra comunione è col Padre e col suo Figlio, Gesù Cristo”. 1 Giovanni 1:3 – Fin dal primo capitolo della Bibbia si parla di “comunione”. Il primo verso dice che Dio creò i cieli e la terra. il termine usato per “Dio” (Elohim) parla della comunione tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, i quali cooperarono insieme nella creazione. Dio disse: “facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza“. (verso 26)
Il termine “comunione” (in greco koinonìa) ha molti significati. Per esempio esprime l’armonia che c’è tra due o più persone. Per noi è il rapporto che si stabilisce attraverso il vincolo spirituale che ci unisce.
Il segreto del successo della prima chiesa consisteva proprio in questa meravigliosa comunione. “Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. Atti 2:42. La chiesa cresceva e Dio faceva grandi segni e prodigi straordinari per mezzo degli apostoli. Uno dei motivi era la grande unità, e dove c’è unità il Signore opera e manifesta la Sua gloria.
Dove viene a mancare la comunione fraterna e l’unità spirituale allora quella chiesa cessa di essere tale e diventa un club. Ma quando i vincoli dell’amore sono saldi ci si ricorda sempre del patto che Gesù ha stabilito con i Suoi discepoli, che ha avuto un costo altissimo.
C’è un patto che lega il marito alla moglie, il matrimonio. Nello stesso modo c’è un patto che lega il credente a Cristo, il battesimo. Infine c’è un patto che lega i membri di una chiesa gli uni agli altri, il sangue di Gesù. Ecco perché siamo impegnati ad amarci gli uni gli altri.
È necessario quindi sviluppare delle relazioni sante basate sulla comunione. Questo porta amicizie spirituali e rapporti fraterni eccellenti che ci impegnano ad aiutarci, incoraggiarci, sostenerci e a pregare gli uni per gli altri.
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