Coronavirus: alcuni consigli per una quarantena a prova di bambino

Il Coronavirus ha costretto gli italiani a passare maggior tempo con i propri figli: ecco alcuni consigli per rendere la quarantena funzionale e divertente.

La psicologa Paola Medde ha offerto ad ‘Ansa.it’ alcuni consigli utili per riuscire a distrarre i bambini e al contempo non fargli perdere il ritmo della quotidianità.

La Quarantena in famiglia un’occasione per riscoprire il valore dei rapporti con i figli.

Spesso si sottolinea come l’imposizione della quarantena abbia comportato delle problematiche economiche di non poco conto. Inutile nascondere che senza un aiuto dello stato questa situazione può divenire un problema sociale di non poco conto, ma l’aspetto burocratico e sociale per il momento lo lasciamo a chi ci sta lavorando sopra da diverso tempo ed ha già emesso il primo decreto per ammortizzare la mancanza di denaro. L’aspetto che ci interessa evidenziare in questo articolo è quello relazionale. Il maggior tempo a disposizione per la famiglia può essere un’occasione unica per riscoprire i valori della famiglia, delle relazioni tra genitori e figli. Può essere un modo per conoscersi meglio e amarsi ancora di più.

Chiaramente affinché l’esperienza sia proficua e non estenuante e snervante, bisogna prendere alcuni accorgimenti. Il primo di questi è creare un ordine nel caos: spesso infatti, la mancanza di un impegno giornaliero può essere disorientante per i bambini e un lungo periodo da passare in casa senza una tabella di marcia può creare noia, nervosismo e stravolgere totalmente le abitudini. Questo può comportare nell’immediato situazioni di tensione dentro casa, nel lungo periodo un senso di straniamento e una difficoltà a riprendere la routine.

Coronavirus: i consigli della psicologa per la quarantena

Come riuscire dunque a rendere proficua questa quarantena, rendendo piacevoli e fruttuose le giornate? Come consigli prendiamo in prestito quelli che la psicologa Paola Medde ha condiviso con ‘Ansa.it’. Il primo riguarda proprio la strutturazione della giornata, l’esperta ci invita a scandire bene i tempi del riposo, del lavoro (insieme con i genitori o lo studio), del divertimento e dei pasti. Un consiglio ulteriore, lo aggiunge proprio su questi: “I vostri bambini saranno meno a rischio di alterare i propri ritmi circadiani e saranno più tranquilli. I pasti dovranno avvenire insieme e trasformarsi in un’occasione di dialogo”.

Il secondo punto riguarda la situazione attuale. La psicologa consiglia ai genitori di spiegare ai figli per quale motivo si è tutti a casa e per quale motivo le normali attività sono sospese. Nel farlo ovviamente è bene evitare i particolari più cruenti di questa crisi sanitaria per non ingenerare ansia. Il terzo consiglio riguarda la fase di gioco. Ai bambini non può e non deve essere tolta la possibilità di giocare, ma è bene evitare che questa occupi tutta la giornata: “Questi comportamenti sono molto importanti perché aiutano da una parte a distrarre la mente dal ‘qui ed ora’ e dall’altra aumentano il senso di ‘autoefficacia’”.

Il quarto consiglio riguarda l’alimentazione. Spesso si ha la tentazione di curare noia e depressione attraverso dolci e cibi ricchi di calorie. La psicologa invita invece a mantenere una dieta maggiormente proteica: “Molti genitori, per far mangiare verdure ai propri figli, iniziano delle vere e proprie ‘battaglie a tavola’. Questo avviene perché troppo frequentemente i piatti ‘verdi’ vengono presentati senza fantasia”. L’ultimo consiglio riguarda sempre il cibo, ma questa volta la fase di preparazione. Coinvolgere i figli in questa fase può essere un modo per prolungare il tempo di gioco e passare maggiore tempo con loro. Per questo consiglia di preparare qualcosa con il pane in pasta e la farina, in modo da invogliarli a sostituire il pongo.

Da Luca Scapatello | Fonte

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