Corpo, anima e spirito!

Anima e spirito, come reagiscono in noi?

Cos’è realmente il corpo umano? Il corpo umano è: l’involucro della nostra anima e del nostro spirito. Entità inscindibili fra di loro, che solo Dio può giungere a dividerli. Eppure l’uomo non ci bada, o non ci crede, che il suo corpo non è altro che l’esecutore della sua anima e del suo spirito. Chi si oppone alle leggi dell’etica e della morale, non è il corpo: ma l’anima! Chi si oppone alle leggi di Dio creatore e di Dio Salvatore: è sempre l’anima e mai il corpo, il corpo è un ottimo servitore, può fare il bene oppure il male! Un giorno il corpo morirà, mentre l’anima rimarrà eterna. Dove andranno a vivere anima e spirito? Lo spirito torna a Dio creatore, mentre l’anima sceglierà di vivere la sua eternità in base alle scelte che avrà fatto mentre era in un corpo mortale e cioè: con Dio o senza Dio. La seconda scelta è un qualcosa di devastante per l’anima che avrà rifiutato il figlio di Dio: Gesù Cristo. Non immagino nemmeno cosa succederà a quelle anime perdute dopo la morte del loro corpo. Perché l’anima non può vedere cosa ci sia dall’altra parte della barricata! Perché l’anima non può vedere Dio e continuare a vivere! L’anima è impedita dalla limitazione del corpo in cui si trova. Quindi può solo avere fede in Cristo o meno. E una volta che il corpo muore, l’anima si troverà nel luogo dove ha deciso di restare quando il corpo era in vita.

*Nota: A causa della loro stretta connessione, le parole “spirito” e “anima” vengono usate scambievolmente (Ecclesiaste 12:9; Apocalisse 6:9); cosicché, in un punto della Scrittura la sostanza spirituale dell’uomo viene descritta come l’anima
(Matteo 10:28), in un altro come spirito (Giacomo 2;26). Quando Dio fece l’uomo lo trasse dalla polvere, ma se Dio non lo alitava con il Suo Spirito per dargli vita sarebbe restato un corpo inerme. Quindi lo Spirito di Dio servì a dare vita al corpo di Adamo e così vivere liberamente nel giardino dell’Eden, libero e senza peccato.

Il suicidio

Molte persone si suicidano, pensando di risolvere per sempre così i loro problemi. Ahimè, che brutta cosa è per le persone disperate che giungono a tale gesto estremo.
1) La loro anima quando viveva in un corpo donatogli da Dio (e non: “QUESTO È IL MIO CORPO – E’ LA MIA VITA – PER CUI NE FACCIO QUEL CHE VOGLIO”) ha sempre ignorato Dio e i Suoi inviti di andare a Lui con un pentimento sincero, e di accettare il dono di Dio in Gesù Cristo, coLui che è morto per un mondo penitente.
2) Con il suicidio, l’anima ha indotto il corpo alla distruzione, un corpo avutogli in prestito direttamente da Dio. E’ l’anima il mandante vero di questo scempio, e quindi dovrà rendere conto direttamente a Dio.
3) L’anima che si troverà nell’altra dimensione subito dopo aver indotto il corpo alla distruzione, non troverà affatto la “pace”. La sua sofferenza sarà infinitamente più grande.

Quando una coppia decide di aver un figlio, dopo aver avuto un rapporto sessuale, il feto appena si compone (o mentre) riceve lo spirito di vita da parte di Dio creatore. Per questo chi abortisce commette a tutti gli effetti un omicidio.
Adesso facciamoci una domanda: come mai la scienza non può nulla di fronte ad un corpo morto? Come mai non è capace di riportarlo in vita? E come mai Gesù, Paolo e altri profeti ci riuscirono? Perché Dio il Padre rimise lo spirito di vita negli uomini ormai deceduti. La scienza non può e non potrai mai far risorgere un’anima dai morti. Dio si!

La vita spirituale senza Dio

La posizione dell’anima è fra il corpo e lo spirito. Lo spirito non rigenerato è quasi impassibile, se non fosse che da vita al corpo. Egli è inerme, non ha contatti con il mondo spirituale di Dio (per cui non può incidere in maniera positiva sull’anima), ma non è detto che non possa avere contatti con i demoni, o averne una certa influenza. Per cui, l’anima riceverà quante più cose negative possibili dallo spirito che vive con lei nel corpo umano. Lo spirito può essere posseduto e ossessionato. Ma può essere molto influenzato dalle forze malefiche. Non è che la possessione avvenga facilmente, Dio protegge anche gli uomini non rigenerati, ma solo, fino ad un certo punto.
Partecipando a sedute spiritiche, o ad avvenimenti e culti satanici, si esce fuori da quel tracciato di protezione da parte di Dio! Le persone possedute possono essere, come si vede in America e non solo, quelle che nelle scuole il giorno prima stanno bene e il giorno dopo si armano e uccidono decine di ragazzi; oppure uomini e donne che uccidono famiglie intere e poi si tolgono la vita; il mondo li chiama “raptus di follia”; noi li chiamiamo spiriti posseduti da demoni. Annullare la mente può essere anche molto pericoloso, perché proprio in queste situazioni si permette a spiriti immondi di entrare nello spirito della persona. Quando un’anima cerca Dio, tramite la Bibbia o va in una sala di culto, le prime intuizioni le riceve sul suo spirito; è lì che Dio parla al peccatore interessato. I primi contatti con Dio, l’uomo li riceve sempre nel suo spirito, e mai sull’anima. Qui subentra una lotta fra l’anima e lo spirito che ha ricevuto la Parola da parte di Dio. Lo spirito lotterà per portare alla sua sottomissione l’anima. In questa lotta, subentra lo Spirito Santo, che aiuterà (non costringerà) lo spirito ad avere la meglio. Se la persona si convertirà, lo spirito terrà l’anima sottomessa, e vivrà una vita spirituale. Logicamente il tutto non è stabile. Lo sarà se lo spirito dell’uomo vorrà maggior conoscenza di Dio e Dio che è largo in misericordia glieLa concederà. Oppure l’anima con il tempo potrà, ahimè, riprendersi quello che aveva perso. Fino alla morte i due, anima e spirito, lotteranno sempre. L’uomo di DIO, vivrà sempre una vita spirituale invece.

L’uomo, cioè, nato di nuovo secondo quello che la Scrittura ci insegna.

Quando uno spirito si pente realmente dei propri peccati e accetta Gesù come Suo personale Salvatore, lo Spirito Santo ravviva lo spirito di quell’anima. Non solo, ma addirittura ne prende dimora nello stesso spirito umano. Il cristiano da quel momento non pratica più il peccato, non è che non pecca, ma non pratica più il peccato. Lo spirito dell’uomo adesso è illuminato – è vivo, e può vedere tutte le brutture della sua anima. Adesso lo spirito che ha ricevuto Dio nel suo cuore trasmette all’anima il modo corretto di vivere secondo i criteri di Dio; il modo di amare, il modo di perdonare, il modo di essere caritatevole – tutte queste cose, adesso, funzionano in modo speciale. Lo Spirito Santo impartisce lezioni allo spirito dell’uomo, l’uomo le passa alla sua anima, e il corpo ( l’esecutore) ubbidisce agli ordini dello spirito e dell’anima.
Il peccatore salvato per grazia da Dio, adesso vive un’altra vita, ha nuove vedute, ha un solo traguardo: il cielo! La cosa che più gli sta a cuore adesso, è: ubbidire agli ordini del Suo Dio. Portare anime perdute ai piedi del Signore, rappresenta per il salvato fonte di grande gioia, l’egoismo è un bagaglio troppo pesante che ormai non gli ha appartiene più. Si, lo Spirito Santo usa proprio noi, non degli angeli del cielo, loro non hanno peccato e non sanno cos’è la gioia di un peccatore Salvato da Gesù Cristo.
Una cosa importantissima, benché lo Spirito Santo abbia preso dimora nel nostro spirito, Egli lascia sempre a noi la guida della nostra vita. Proprio perché Dio non vuole dei robot, ma uomini che liberamente hanno deciso di seguirlo e si lasciano da Lui guidare. Lo Spirito Santo si rattrista quando facciamo qualcosa di sbagliato o pecchiamo – non dobbiamo tentare lo Spirito Santo – si può anche spegnere, ma non spezzerà mai la canna rotta e il lucignolo fumante! (Isaia 42:3). Per cui, se dovesse andar via dal nostro spirito, lascerebbe un piccola fiamma fino a quando il credente non decide di ritornare a Lui e lasciarsi da Lui guidare nuovamente.
E se cadiamo ci darà una mano a rialzarci. Ma ho imparato a mie spese, che quello che abbiamo seminato quello pure raccoglieremo. Se siamo sinceri e vogliamo crescere in tutto, gli dobbiamo affidare la nostra vita.
Praticamente, dobbiamo lasciare a Lui il timone senza intralciarLo. Cosa molto improbabile “che non faremo”. Perché comunque la nostra vecchia natura non è morta e combatte con l’uomo nuovo. Colui che riesce a vivere una vita prettamente spirituale, farà grandi opere nella sua vita per mezzo di una Trinità benedetta!

Ultima cosa: che cosa è realmente il corpo che tanto amiamo?

Il corpo come detto in precedenza è un ottimo servitore che, senza l’anima e lo spirito, sarebbe inefficiente al 100%. Egli riceve dall’anima e dallo spirito ordini di fare cose positive e cose negative. I corpi non vengono scelti e dati così a casaccio, ma prendono le sembianze dei loro genitori. Purtroppo, l’uomo non riesce a comprendere che vivere solo per il corpo è pura follia. Perché il corpo si deteriora e muore, a differenza dell’anima che è eterna. Ma l’umanità sembra vivere solo ed esclusivamente per i piaceri del corpo umano, trascurando il più grande invito fatto alla loro anima: quello di andare a Cristo Gesù pentiti e ravveduti. Paolo apostolo disse: “Tratto duramente il mio corpo…” (1Corinzi 9:27). Non che Paolo era un sadico, ma sapeva che le membra del corpo sono causa di grandi peccati, se usati in una certa maniera. Logicamente ogni parte del corpo deve ricevere degli ordini che per il piano scientifico è il cervello che ordina al corpo di fare e di non fare. Ma c’è una cosa che comanda il cervello, ed è l’anima e lo spirito. Oltre la barriera del nostro corpo mortale, c’è un mondo spirituale, che molti neppure immaginano la sua esistenza. Chi in questo momento legge il mio post, sono i tuoi occhi, ma chi prenderà delle decisioni per il tuo futuro, saranno Entità che vivono dentro di te! Fai la scelta giusta!

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com

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