Cosa racconti alla tua parrucchiera?

Vi presento Callie Cate, sposata con Daniel ed è madre di due giovani ragazzi. Oltre a fare la mamma, lavora part-time come parrucchiera. Callie e Daniel vivono a Little Rock, Arkansas e frequentano la Chiesa Battista Midtown Baptist Church.

Oggi le faremo due semplici domande che potrebbero anche essere rivolte a noi…

Come descriveresti il tuo lavoro?
Mi prendo cura delle donne sistemando il taglio e l’acconciatura dei loro capelli e insegnando loro delle tecniche per mantenerli sani e belli. Fornisco vari tipi di servizi per capelli – colore, taglio e acconciature per occasioni speciali.
Essendo una donna fatta a immagine di Dio, in che modo il tuo lavoro riflette alcuni aspetti dell’opera di Dio?

La bellezza e l’aspetto fisico sono tematiche molto difficili da affrontare per i cristiani, perché spesso ci portano all’idolatria. Tuttavia, quali creature a immagine di Dio, vi è in noi un desiderio per la bellezza. Siamo stati fatti per riflettere Dio e la sua bellezza. In quanto cristiana, posso onorare questo desiderio aiutando le mie clienti a valorizzare la bellezza che Dio ha dato loro, una bellezza che mira a riflettere la gloria di Dio.

In realtà, la bellezza non è uno strumento atto a glorificare noi stessi, ma a glorificare ed esaltare Dio. Mostrare alle mie clienti cosa si adatta meglio alla forma del loro viso o al loro tipo di capelli, è un modo per aiutarle a sentirsi bene con se stesse, ad accettare come Dio le ha create quali esseri umani fatti a sua immagine.

In che modo il tuo lavoro ti offre una posizione di vantaggio unica in questo mondo decaduto?

La cosa più gratificante che abbia mai fatto come parrucchiera è stata aiutare la suocera di mia sorella a rasarsi i capelli per prepararsi alla chemioterapia. Con questo lavoro ho anche la possibilità di vedere quanto le nostre viete siano spezzate: dall’esperienza dolorosa che ha vissuto la suocera di mia sorella alle varie difficoltà che vivono le mie clienti e di cui spesso mi parlano. Mi raccontano dei loro problemi come genitori, delle loro difficoltà nel loro matrimonio e nella loro vita in generale. Tutto questo mi permette di vedere, ogni giorno, l’impatto del nostro peccato sugli altri.

Gesù ci ha detto: “Ama il tuo prossimo come te stesso.” In che modo il tuo lavoro ti dà l’opportunità di amare e servire gli altri?
Ho l’opportunità di accedere alla sfera fisica, emotiva e spirituale delle persone. Il mio lavoro mi consente di ascoltare le persone, di parlare di Cristo a chi ancora non lo conosce e di dare loro un supporto spirituale nelle difficoltà. Le mie clienti riescono a confidarsi con me sulla loro vita perché sono in un posto dove si sentono amate. Faccio davvero il possibile per non fare le cose di fretta, cercando di concedere loro tutto il tempo necessario e tutto il tempo che meritano, sperando che questo faccia capire loro quanto valgono.

Tematiche: FamigliaSenza categoriaVita Cristiana

 

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