Cosa sono le ossessioni, dove hanno origine e come affrontarle

La primavera è quel periodo dell’anno di rinascita, dove rifiorisce la vita intorno a noi. In questo periodo siamo soliti fare un riordino delle nostre cose, ad esempio in occasione delle cosiddette “pulizie di Pasqua”, e così accade per la nostra mente e la nostra anima. 

Anch’essa ha bisogno che noi mettiamo un filtro ed elaboriamo alcuni pensieri che non sono utili per noi.

Il riordino dei nostri pensieri è chiamato “decluttering”, e significa proprio “fare pulizie”: un fenomeno questo, utile e igienico per la nostra mente che, di tanto in tanto, ha bisogno di essere sgomberata da pensieri ed emozioni negativi, che hanno bisogno quantomeno di essere metabolizzati. 

Ossessione: problema spirituale o della psiche?

Il rischio opposto, invece, è quello di essere sopraffatti da pensieri negativi ripetitivi, andando incontro al “rimuginio”: fenomeno, questo, che quando diviene patologico è chiamato in psicologia “ossessione”.

Dal punto di vista spirituale, l’ossessione è altra cosa e i due fenomeni non sono sovrapponibili, ma in alcuni casi può derivare da un problema proprio di natura spirituale: per questo è bene fare discernimento.

I vari tipi di ossessione

In psicologia ad esempio, esistono vari tipi di “ossessione”. Vi è chi è tormentato dalla paura di essere contaminato o danneggiato da un fattore esterno (come può essere una malattia, una sostanza dannosa, un’entità percepita come pericolosa…). 

In altre forme di ossessione, si è soliti “scongiurare” ripetutamente il verificarsi di un fatto con accurate ispezioni per sventare una disgrazia o un incidente, oppure il mettere in atto una serie di “rituali”, superstiziosi come ad esempio il pronunciare parole o frasi particolari, il che avrebbe una responsabilità sul verificarsi o meno di certi fatti incresciosi. 

C’è chi invece chi ha la tendenza invece ad accumulare oggetti poco utili, perché lo smaltimento degli stessi provocherebbe un forte disagio interiore, chi è invece ossessionato da ordine, pulizia e simmetria. 

Le ossessioni “pure” sono invece il fenomeno secondo cui si è ripetutamente “bersaglio” di pensieri e immagini relative a sé stessi in cui mettono in atto gesti inconsulti o sconvenienti, senza senso, pericolosi o illegali. 

Oppure vi è chi è costretto a mettere in atto comportamenti “rituali” atti a scongiurare il verificarsi del pensiero ossessivo stesso, che provoca ansia e inquietudine, riducendo così l’ansia collegata.

Cosa generano i pensieri ossessivi 

Le ossessioni generano infatti molto disagio in chi ne soffre, poiché hanno in comune dei contenuti contrari o estranei alla morale e al normale modo di vivere della persona e della società in cui è inserita, e perché la persona stessa non riesce a controllarle.  

Ma cosa c’è spesso alla base dei disturbi ossessivi? Come dicevamo va fatto un distinguo da disturbi della psiche e disturbi spirituali. In ogni caso è bene rivolgersi a figure consone in entrambi i settori, per capire quale possa essere la chiara origine del manifestarsi del disturbo stesso. 

Dopo le dovute valutazioni, per quanto riguarda i disturbi che non hanno a che fare col campo spirituale, si consiglia di consultare uno specialista che possa effettuare un’analisi diagnostica accurata, che possa focalizzare le cause emotive che abbiano innescato questo processo.  

Sovente, dietro alle manifestazioni ossessive vi è di aver vissuto negli anni della crescita in un contesto molto giudicante e dedito ad uno stretto controllo, in cui si accentua un’eccessiva responsabilizzazione, non dando modo di realizzare ed esprimere la propria individualità.

Pensieri ossessivi: e ora che fare?

Cosa è consigliato inoltre in questi casi? Certamente, dedicare del tempo a sé stessi ritagliandosi momenti piacevoli sia per il corpo (come una passeggiata in un bel luogo aperto, fare movimento fisico, prendersi cura di sé stessi) che per l’anima, affidando a Dio, alla luce della sua Parola, le proprie angosce. 

Non dimentichiamoci che, anche in caso di disturbi della mente, come in ogni iter medico, è sempre e comunque indicato un percorso di preghiera accompagnato dalla frequentazione attiva dei Sacramenti, che non mancano mai di dare i loro frutti, a partire dal sollievo interiore e dalla forza che conferiscono nell’affrontare un iter di malattia.

Preghiera da recitare contro i cattivi pensieri

Signore,

è pesante non conoscere mai

un momento di serenità.

Non poter intraprendere mai nulla,

senza che l’inquietudine

non ne faccia un supplizio.

Signore, in mancanza di meglio,

ti offro i miei timori e i miei tormenti…

Fa’che si dileguino tutti i cattivi pensieri.

E’ questa la mia speranza,

questa la mia unica consolazione:

rifugiarmi presso di Te in ogni tribolazione.

Preservami da queste ombre,

cento volte più inquietanti

di un vero pericolo.

Non allontanarti da me,

accorri in mio aiuto,

ho bisogno di coraggio.

Per resistere a questo bisogno insidioso…

Ho bisogno del tuo aiuto, Signore.

Per conquistare giorno per giorno

la mia libertà. Per strappare

piccole vittorie

al dominio dei miei incubi.

Signore, nelle mie tenebre,

ho bisogno di sentirti dire:

“Sono qui io… Non temere”.

Gloria…

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