Cosi parlò il Signore

Dawn_-_swifts_creekTra gli aspetti più affascinanti della Parola di Dio, sicuramente ricopre un posto di primo piano la Profezia. Chi tra noi non è mai rimasto colpito nel leggere le vicende dei santi uomini antichi che annunciavano il “Così parla il Signore”, uomini come Mosè, Elia, Isaia Geremia, Daniele, Ezechiele e tanti altri minori, sono un vero esempio di concretezza e di autenticità ministeriale di sicura ispirazione divina, differenti da tanti altri che si autonominavano profeti dell’Altissimo senza che avessero un mandato da Dio, dicevano di avere avuto visioni o una parola rivelata senza che fosse vero: Così parla Dio, il Signore: Guai ai profeti stolti, che seguono il loro proprio spirito, e parlano di cose che non hanno viste! (Eze 13:3) Hanno visioni vane, divinazioni bugiarde, costoro che dicono: “Il Signore ha detto!” mentre il Signore non li ha mandati; e sperano che la loro parola si adempirà! (Eze 13:6) Non avete voi visioni vane e non pronunziate forse divinazioni bugiarde, quando dite: “Il Signore ha detto” e io non ho parlato? (Eze 13:7) Perciò, così parla DIO, il Signore: Poiché proferite cose vane e avete visioni bugiarde, eccomi contro di voi, dice DIO, il Signore. (Eze 13:8) Oggi nelle Chiese c’è un grande bisogno di discernimento, durante i culti si possono verificare fenomeni pseudoprofetici che innescano dinamiche psico-emotive tra la gente che crede spirituali manifestazioni di dubbia provenienza divina, frutto dell’emotività della gente o peggio di speculazioni meschine ad opera di persone sedotte e seducenti senza scrupoli che riescono con molta abilità a muoversi tra i meandri della psiche umana, sapendo leggere ed interpretare bene anche dalla mimica faciale della gente, dalle loro lacrime, dalle loro parole, i bisogni profondi e veri del popolo.

Operai fraudolenti nella vigna del Signore, sensuali e narcisisti, mossi dal proprio orgoglio e dal desiderio di essere visti e riconosciuti da tutti come speciali “unti del Signore”, e spesso ahimè anche per disonesto guadagno. Bisogna saper riconoscere il frutto dell’emotività umana da ciò che procede dallo Spirito di Dio, la mancata esperienza dei predicatori, così come la poca consacrazione in preghiera rende sempre più sbiadito il confine che c’è tra i nostri pensieri e la voce dello Spirito, se a questo aggiungiamo anche un insano desiderio di mettersi in mostra quale “unto dell’ultima ora”, è fatta, la seduzione è in atto, l’errore è dietro l’angolo. Ho notato in passato che predicatori sul pulpito hanno usato parole smielate del tipo,”….tu sei importante per Dio… nessuno è come te, non ti abbattere…..rialzati…il Signore asciuga le tue lacrime…”, e similari, questo procedere colpisce l’anima dell’ascoltatore, commuovendolo, poi il predicatore lo vedi dirigersi li dove le lacrime scendono e continua con parole del tipo,” Dio ha ascoltato la tua preghiera…” etc..ect. Spesso è solo emotività indotta, e non il procedere dello Spirito di Cristo i cui occhi sono come fiamme di fuoco che scrutano i cuori e provano le reni. Ciò che è a livello emozionale ci coinvolge per un tempo ma passata la “sbornia emotiva”, il cuore ritorna ai suoi interessi di sempre, ma quando un uomo parla da parte di Dio, avviene un vero terremoto spirituale nell’intimo di una persona, il cuore viene di fatto circonciso, la santa semenza cade in buona terra e porterà la persona in primo luogo ad un profondo ravvedimento o un nuovo profondo desiderio di voler piacere al Signore della gloria e a volersi staccare dalla corruzione che è nel mondo.

Il noto “Profetic-Movement” di quest’ultimo ventennio di origine americana, ahimè ha fatto molti discepoli anche in Italia, si tratta di un movimento para-pentecostale carismatico, che tra i tanti errori tende ad idolatrare i loro “profeti”, trova accoglienza tra coloro che per prurito di udire vanno sempre alla ricerca di nuovi maestri secondo le loro voglie, portano falsi insegnamenti false parole, e sono riluttanti nei confronti del messaggio del ravvedimento, tanto da farlo sparire del tutto dalle loro riunioni. Di tanto in tanto emergono dei nuovi “guru”, che riescono a trascinare le folli, ma ahimè non hanno alcun fondamento sacro. Quando un predicatore predica un messaggio ispirato dallo Spirito, questo diventa profezia pura poiché esorta, riprende, distrugge ma altresì edifica esponendo la volontà di Dio con franchezza e coraggio. L’unica persona che viene osannata in questi casi è Gesù alla cui volontà manifesta ciascuno si confronta e ci si sottomette piegando le personali vedute, il proprio orgoglio. Non sempre i veri Profeti dell’Altissimo sono stati ben voluti dal popolo soprattutto quando questi si sviava dalle vie sante del Signore, essi erano portatori di riprensione, esortazione, e a volte annunciatori di un castigo imminente. Concludo citando un verso dal libro dell’Apocalisse,” Perché la testimonianza di Gesù; è lo spirito della profezia.”(Apoc.19:10)

Vincenzo Candurra / Accademia Jeshua Europa

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