Da servo del male a servo di Dio! …Nulla per Lui è Impossibile!

CORTEWQAPace del Signore, mi chiamo Mauro e vivo a Torino dal 1998, ma di origine sono Napoletano. Il messaggio dell’evangelo è entrato nella mia vita già alla mia tenera età, avevo circa 6-7 anni quando mio padre iniziò a frequentare una chiesa evangelica, io ero felice di questa scelta di mio padre, posso dire che il Signore arrivò nella mia famiglia proprio al momento giusto, perchè fino a questo meraviglioso evento, nella mia famiglia regnava il “caos” totale, avendo mio padre che il suo unico pensiero era di andare con gli amici nelle cantine ad ubriacarsi e mia mamma che soffriva di un forte esaurimento nervoso.Posso dire che grazie a Dio quando il Signore arrivò, mise (come sempre) ordine dove regnava inesorabilmente il caos. Tutto ormai era nuovo nella mia famiglia, tutti noi andavamo in chiesa, io e le mie sorelle frequentavamo la scuola domenicale e nel giro di un paio di anni il Signore Battezzò tutta la famiglia nello Spirito Santo,(io avevo solo 10 anni) e posso dire che eravamo diventati una famiglia felice e benedetta da Dio.

Tutto questo durò fino a quando io crescendo, più o meno all’età adolescenziale, iniziai a farmi delle domande in quanto, sentivo testimonianze di ragazzi che si erano convertiti e che dicevano che prima di accettare Gesù Cristo nella loro vita, non avevano trovato niente che potesse soddisfare la propria vita affermando che; “Solo Gesù era in grado di soddisfare la vita di un uomo”. Questo mi portò ha considerare e mi faceva strano sentire quelle affermazioni, perché io vedevo che fuori a quella che era la realtà evangelica, vi erano dei divertimenti, degli svaghi, e questa mia curiosità mi portò non troppo tardi a frequentare delle cattive compagnie al di fuori della chiesa. In breve tempo mi ritrovai a 12 anni a fumare le prime sigarette, tanto per sentirmi “grande”, non passò un anno e feci la prima esperienza con lo spinello e via via arrivai a l’età di 15 anni che avevo già fatto uso di cocaina e ormai nel mio cuore non c’era più posto per il Signore e la vita Cristiana .

A quel punto, vivendo in quel contesto e avendo bisogno di tanti soldi per comprarmi la cocaina, entrai a far parte di un clan camorristico del mio quartiere e da quel momento diventai un ragazzo spietato e sempre più egoista, per poter soddisfare i miei bisogni, facevo tanto male a chiunque pur di portare a compimento i miei scopi criminosi. Non passò molto tempo che il nostro clan si scontrò con un altro clan della zone per la gestione degli affari illeciti e da lì in poi, ho messo a serio rischio di morte la mia vita, ho visto morire diversi miei amici giovanissimi. Ormai, io ero diventato un bersaglio, ero costretto ad andare in giro sempre armato per poter difendermi dagli agguati del clan rivale. Ormai arrivai all’età di poco più di 20 anni che la vita per me era diventata un inferno, anche se avevo tutto quello che desideravo, iniziai a vedere che in realtà quei divertimenti e la vita piena di eccessi soddisfacevano solo per pochi istanti, ma poco dopo tutto svaniva e mi rimaneva solo un forte senso di solitudine e la notte quando volevo riuscire a dormire, avvertivo una grande paura interiore e una forte ansia che mi schiacciava fino a farmi mancare il respiro. Una bella mattina di fine giugno del 1996, scattò un blitz della polizia ed io e quasi tutto il clan di cui io facevo parte fummo arrestati, per le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, le accuse a mio carico erano pesanti, andavano dall’ associazione a delinquere di stampo camorristico, a tutta una serie di reati gravi, tanto che al primo processo si parlava di una condanna dai 10 ai 15 anni di carcere (io ero incensurato). Dopo poco tempo che ormai ero chiuso nel carcere di Poggioreale di Napoli, iniziai ad avere le prime crisi di mancanza della cocaina, ormai, ero diventato cocainomane, perché ne facevo uso quasi tutti i giorni, e a poco a poca nel giro di pochi mesi caddi in una forte depressione, tanto forte che decisi di farla finita.

Ormai il mio pensiero era solo quello di farla finita con la vita, progettai il mio suicidio con le lenzuola del letto legate alle sbarre della cella ed attorno al mio collo, ormai l’ansia e la depressione mi stavano distruggendo… e proprio quella notte, quando ormai ero vicino al gesto estremo, mi ricordai del Signore Gesù, la prima cosa che mi venne in mente fu la bellissima parabola del figliuol prodigo, mentre pensavo a quella storia iniziai a immedesimarmi in quella figura, tanto che all’improvviso mi ritrovai a dire quella breve preghiera che quel giovane fece: ( Luca 15:17-19) in quel momento chiesi al Signore di aver pietà di me e di perdonare i miei peccati e vi posso dire in verità, che non finii nemmeno di parlare che scoppiai in un forte pianto liberatorio e in quel istante; lì dove regnava l’ansia e la depressione, un senso di pace spazzò tutto via, ed in me tornò il sereno, “quella notte che doveva essere la vittoria di satana sulla mia vita, fu il TRIONFO dell’ amore di Gesù Cristo”!

Gloria a Dio per il suo infinito amore! La mattina seguente ero una nuova creatura, il Signore mi liberò totalmente, i miei amici di cella pensavano che ormai fossi impazzito, raccontavo loro quello che il Signore aveva fatto per me, ma in pochi ci credevano, smisi di fumare in carcere e credetemi per un fumatore incallito quello è l’ultimo posto in cui uno può decidere di smettere di fumare; ma io grazie a Dio da tre pacchetti al giorno smisi completamente ALLELUIA!!. Posso dirvi che da quel momento in poi in Signore non ha mai smesso di benedirmi, intervenne nel processo di appello e da tutti gli anni che dovevo farmi, ne feci solo 1 anno e 10 mesi e uscii con la pena sospesa, dopo alcune settimane partii per Torino dove iniziai a lavorare con dei fratelli tra cui mio cognato Giuseppe.

Dopo un anno e mezzo mi sposai con mia la mia ragazza e attuale moglie Sara. Purtroppo l’uso eccessivo della cocaina mi aveva provocato delle micro lesioni al cervello, tanto da procurarmi delle forti crisi di epilessia. Per i medici io dovevo ormai convivere con quella malattia per tutta la vita, prendendo delle pastiglie tre volte al giorno per non avere le crisi, ma la mia preghiera fu semplice ed efficace, dissi al Signore che se quella malattia era la conseguenza della droga, allora era impossibile che Dio non mi avrebbe guarito, perché Dio quando fa un opera non la lascia a metà, ma la porta a termine. E’ cosi è stato, da allora sono passati 15 anni non ho preso mai più pastiglie, ma soprattutto non ho mai avuto più una crisi di epilessia. Gloria a Dio!!!

In quel periodo frequentavo la mia chiesa Evangelica A.D.I. di San Pietro a Patierno (Na) (dove ho fatto anche il battesimo in acqua) che in quel periodo mi sono stati vicino con il loro amore e le loro preghiere,ma dopo poco tempo come ho scritto prima, partii per Torino per lavoro e iniziai ha frequentare la chiesa di Moncalieri (To) (via Baracca), dopo poco tempo la chiesa si trasferì a Nichelino in via Giusti, e fui votato come membro del consiglio degli anziani e da allora il Signore si è servito di me e lo fa ancora per la sua opera e Gloria! Il Signore mi ha benedetto anche finanziariamente, da diversi anni sono in società con mio cognato, siamo titolari di una piccola impresa edile stradale. Ha benedetto anche la mia casa con due bellissime bambine Maria e Lucia, “i doni più grandi che Dio mi ha fatto!”( dopo quello della salvezza naturalmente). Il Signore ha ascoltato anche il mio più grande desiderio che ho sempre avuto nel cuore e cioè; quello di essere un missionario, grazie a Dio il Signore tramite il fratello Enzo Paci, Presidente della S.M.E.I., io ho potuto aderire come socio missionario in questa associazione (www.smeimission.it) , spero che il Signore possa usarsi di me anche in quest’opera, perché ormai la mia vita appartiene interamente a chi della mia vita ne ha fatto una vita vera,ma soprattutto una vita esuberante che durerà per tutta l’eternità !.

Dio vi benedica!

Fratello Mauro

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