Dalla padella alla brace

166973482-caminetto-carbone-fuoco-di-bivacco-braceOggi, nel 2016, con l’avanzamento sempre più crescente della tecnologia, dell’informatica e delle telecomunicazioni, l’essere umano ha raggiunto dei progressi che fino a qualche decennio fa sembravano impensabili.

Oggi tramite piccoli computer, telefonini, tablet e quant’altro possiamo parlare in tutto il mondo semplicemente pigiando dei tasti. Oh, chi se l’ho immaginava ai tempi degli “emigranti”, quando al porto le grandi navi si preparavano a solcare gli oceani pieni d’uomini pronti per andare nelle Americhe a far fortuna. Addirittura molti sono morti senza più tornare nella loro patria, lavorando solo per spedire soldi ai familiari che in Italia vivevano in gran distretta. E le lettere rappresentavano oramai l’unico ricordo per i familiari che le custodivano gelosamente.

Oggi in America si può arrivare anche in 4 ore di volo diretto, con il Concord francese. In pratica in un giorno si può andare e venire da New York.

Diciamo che il mondo si è accorciato, non sembra tanto grande, si può viaggiare spediti e comodi, e possiamo comunicare con chi vogliamo da qualsiasi parte del pianeta. Eppure il tempo dell’inizio del progresso e della tecnologia moderna a oggi è molto meno di una generazione. Chi oggi ha cinquant’anni ricorderà che appena trent’anni fa tutto questo avanzare della tecnologia e dell’elettronica non c’era.
Era evidente comunque che con tanta tecnologia super avanzata anche la conoscenza sarebbe aumentata, anche quella religiosa, infatti nel Libro di Daniele al capitolo 12:4 è scritto: “[…] studieranno con cura e la conoscenza aumenterà”.

La conoscenza biblica è aumentata in maniera sproporzionata, e molte cose che la chiesa cattolica occultava, oggi tramite internet e le informazioni che ci dà la rete, possiamo studiarle e approfondirle di più con maggior conoscenza. Io ricordo che mia madre conosceva sia la messa cantata che quella in latino. Ma quando gli domandavo se capisse il significato di quello che diceva la risposta era no! Il fatto di dire la messa ai fedeli in un’altra lingua era solo un depistaggio per non far capire alla popolazione la verità del messaggio dell’Evangelo di Cristo, che la Santa Parola di Dio contiene. Perché oggi la chiesa cattolica romana è sempre in continua evoluzione? Per poter coprire in qualche modo quelle falle che si sono aperte in questa grande barca della menzogna, fino a quanto Cristo stesso l’affonderà: “Ma guai a voi […] ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare” (Matteo 23:13).

Chiaramente la conoscenza non salva, e da sola non ha mai salvato nessuno. E comunque il fatto che la conoscenza sia cresciuta in modo vertiginoso, non significa che chi è venuto a conoscenza di rivelazioni nascoste sarà salvato automaticamente. La salvezza si ottiene sempre è solo per fede in Cristo Gesù. La conoscenza ci farà capire più cose ma non ci salverà. Molti sono scappati dalla chiesa cattolica e si sono rifugiati in altre chiese, avendo conosciuto la falsità di questa chiesa, ma non è detto che poi hanno fatto il passo verso la fede in Dio, hanno solo cambiato religione e parrocchia, ma la loro vita non ha avuto un vero e proprio cambiamento, morti erano e morti rimangono, con maggior conoscenza, ma sempre cadaveri restano. In loro non c’è stata conversione ma solo simpatia e, nessuna nuova nascita. “[…] e se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio (Giovanni 3:3).
Sono passati dalla padella alla brace, niente di più niente di meno.

Lo stesso dicasi dei testimoni di Geova, dove molti hanno abbandonato dopo lunghissimi anni i loro sistemi schiavisti dei loro governanti (o padroni) e si sono rivolti ad altre religioni rimanendo uguali nello spirito, senza nessuna conversione reale. Molti di questi hanno addirittura abbandonato ogni forma di religiosità e sono diventati atei, non credendo più niente. L’impatto con i TdG è stato forte e ci vorrà del tempo forse, prima che riescono a credere nell’esistenza del vero Dio. Altri ancora hanno trovato Gesù come loro Salvatore e sono diventati partecipi dell’eredità dei santi.

Quelli che si sono “acculturati” grazie alla conoscenza, se non affideranno la loro anima a Cristo maggiore sarà per loro la condanna, in quando saranno venuti a conoscenza di maggiori verità ma comunque hanno rifiutato il dono fattogli da Dio in Gesù Cristo.
Quindi, se da un lato è vero che la conoscenza ha allargato gli orizzonti della fede, da un altro lato la conoscenza sarà una durissima condanna per chi non crederà in Cristo.
Allora possiamo dire che era meglio 30-40 anni fa? Quando non conoscevamo niente e niente sapevamo? No, perché lo stesso saremmo stati condannati se non avremmo accettato la grazia di Dio. Perché vedi amico mio, Dio lo stesso ti avrebbe raggiunto e ti avrebbe offerto la grazia, ma se il tuo cuore rimarrà chiuso oggi, vuol dire che sarebbe rimasto chiuso anche ieri a prescindere dalla conoscenza se in te abbonda o meno. Il fatto che la conoscenza sia cresciuta vuol dire che l’uomo e la donna hanno più motivazioni per avvicinarsi a Cristo e convertirsi, ma come già detto la conoscenza in se stessa non servirà da sola per la salvezza. La conoscenza biblica può risultare lettera morta se lo Spirito Santo non la vivifica, e per vivificarla ha bisogno della tua fede.

Il piano di Dio, il progetto di Dio che ha per noi è questo: farci delle Sue creature, liberarci dalle catene del peccato e portarci con Lui nella Città Santa, e stiamo certi che quelli che lo desiderano otterranno da Dio il lasciapassare per il cielo, perché costoro saranno passati prima per la Croce del Figlio, l’unico mediatore fra Dio e gli uomini (1 Timoteo 2:5). Ma chi avrà voluto solo perdere del tempo rincorrendo la conoscenza per allargare il suo ego, alla fine perderà l’anima e la vita eterna.
Qui si sta parlando di una conoscenza non solo applicabile al cristiano in base alla sua fede e alla Persona di Cristo. Qui si parla di quella conoscenza generale delle cose di Dio, e non della conoscenza intima e personale di Gesù.

La conoscenza ci fa partecipi delle ricchezze divine, ma si può comunque rimanere estranei riguardo alla salvezza. Possiamo anche essere attratti dal cielo e dalle cose spirituali pur rimanendo del tutto estranei alla vita spirituale. Perché sono in molti che pur avendo una buona conoscenza non conoscono affatto Gesù. E si può avere una poca conoscenza ed essere accettati da Gesù nostro Signore. Per conoscere Gesù non ci vuole una laurea, ma una fede sincera. La non conoscenza può essere paragonata alla semplicità dei bambini che andavano a Cristo.
“Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro” (Matteo 19:14). Magari potessimo essere puri di cuore come bambini e svestirci di tanta falsa conoscenza.

Charles H. Spurgeon, si convertì ascoltando un pover’uomo illetterato che tremante dal pulpito gli gridava: “Guarda a Gesù! Guarda a Gesù! Guarda a Gesù!” Forse non sapeva dire altro disse Spurgeon visto che si trovava sul pulpito per caso, a causa di una bufera di neve e che il pastore tardava a venire, e il poveretto sudando e tremante cercava di intrattenere i fedeli. La chiesa era piccola e c’erano pochi fedeli e poiché Spurgeon era lì per caso, sempre a causa della bufera di neve. Allora il sostituto del predicatore lo guardò e gli disse quel che sapeva, “giovane guarda a Gesù! Guarda a Gesù! Guarda a Gesù”. Il cuore di Spurgeon, uomo molto colto ed intelligente ma fino ad allora senza grazia, si apri a quelle parole che lo trafissero, e accettò il Signore nella sua vita. Perciò, anche la poca conoscenza salva se è accompagnata dalla fede e l’umiltà. Dio si abbassa agli umili e resiste ai superbi (Giacomo 4:6).
Ma il nostro Dio è grande è ci ha voluto far conoscere ogni giorno di più la conoscenza della Sua Parola e per questo lo ringraziamo, senza dimenticare che la conoscenza potrebbe rilevarsi anche una spada a doppio taglio. Perché più conosci e più sarai responsabile davanti a Dio.
Ricerchiamo con accuratezza e umiltà la conoscenza del nostro Gesù Cristo e, chi non c’è l’ha la chiede a Dio, ma bisogna prima avere la fede in Gesù che salva, e poi la conoscenza, per conoscere quello che il nostro Iddio vorrà farci conoscere.

Ferrentino Francesco La Manna | Notiziecristiane.com

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