Danno accidentale nel punto vendita: Chi rompe paga?

Stamattina da un corridoio del supermercato si è sentito un forte rumore, di qualcosa che era caduta nel pavimento, curioso mi sono avvicinato in quel corridoio è ho visto una signora anziana piegata in ginocchio che raccoglieva i pezzi rotti delle bottiglie di vetro di salsa…

Era molto imbarazzata e impacciata nel rimediare, tutto intorno a lei era sporco di salsa di pomodoro, mi sono inginocchiato e le ho detto di non preoccuparsi aiutandola a pulire… tante persone distanti si guardavano lo spettacolo creando solo maggior imbarazzo.

Dopo un minuto è arrivato anche il direttore dicendogli di non preoccuparsi che avrebbero pulito loro, la signora imbarazzata si voleva sdebitare pagando il danno provocato.

Il direttore con un sorriso ha tranquillizzato l’anziana dicendole di non preoccuparsi che avrebbe pagato tutto l’assicurazione.

Quante volte ti sei trovato in una situazione analoga da osservatore, e hai pensato: “E se fosse capitato a me?”. Talvolta il danno è provocato da noi o da nostro figlio piccolo, ma inevitabilmente non trovando un direttore così comprensivo nascono discussioni per il risarcimento. Il caso è regolato dall’articolo 2043 del Codice civile, che è molto chiaro a riguardo: “Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga chi ha commesso il fatto a risarcire il danno”.

Il danno provocato dal consumatore è accidentale, ma ciò non toglie che è sempre colposo, quindi il risarcimento è dovuto rientrando nelle classiche ipotesi di responsabilità aquiliana*. Vero è che il consumatore a sua difesa può dimostrare l’assenza di colpa, allegando in buona sostanza elementi che dimostrino l’inevitabilità del danno indipendentemente dalla sua condotta. Ne consegue che se che il danno è avvenuto, ad esempio, perché l’oggetto era collocato male ed è bastato uno spostamento d’aria non sarà tenuto a risarcire.

Ma il caso di questa mattina non ha come protagonista solo la signora col suo imbarazzo e con la voglia di sdebitarsi ma anche di quel direttore che con la sua umanità aiutare la Signora a rialzarsi.

Prova a immaginare questa scena paragonata alla tua vita, stai raccogliendo i pezzi rotti di essa, magari qualcuno cerca di aiutarti ma poi alla fine Dio, se glielo permetti, lo farà al posto tuo.

Raccoglie i pezzi rotti del tuo cuore procurati da tutti i colpi che la vita ti ha affondato, si premura di pagare anche il conto del tuo peccato, della tua trasgressione tramite il sacrificio di Gesù, e mette a tua disposizione la miglior assicurazione presente: la grazia.

Vincenzo Lipari

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