Depressione suicidaria

La Testimonianza di Angela Di Gennaro

Perché ho deciso di condividere la fede?
Perché ho deciso di parlare della mia testimonianza e di raccontare cose personali?
Perché la società non si vergogna di esporre le proprie ideologie, le proprie nudità e nemmeno le proprie perversioni e così, nemmeno io, mi vergogno di raccontare la mia fede in Dio.
La fede per me è stato qualcosa, è stato Qualcuno che ha letteralmente afferrato la mia vita e la mia casa.

Io sono la terza di cinque figli e ho vissuto la mia adolescenza in due modi che si opponevano l’uno all’altro. Da una parte c’era una ragazza dolce, piena di passioni, piena di voglia di fare, con tanta voglia d’imparare e dall’altra c’era una ragazza piena di odio, piena di dolore perché portava addosso un trauma, delle paure dovute alla malattia della propria madre. Mia madre purtroppo soffriva di depressione suicidaria che si aggravava ogni giorno sempre di più.

Trascorreva momenti in cui era semplicemente inerme a letto, incapace di prendersi cura delle nostre vite mentre noi ci prendevamo cura l’uno per l’altro. Si alternavano periodi in cui era una splendida madre, attiva e presente a periodi in cui era pericolosa e capace di qualsiasi azione. Dormiva con un coltello nascosto sotto il suo cuscino e mentre mangiavamo, qualsiasi cosa a tavola poteva diventare un’arma che lei scagliava contro nostro padre. In casa si respirava un’aria tesa, erano frequenti i litigi, era dispettosa; ci svegliava la mattina in maniera orrenda o ci picchiava all’improvviso, di notte, senza alcun motivo. Spesso, al rientro da scuola, la trovavamo che aveva tentato il suicidio. Tutta questa situazione non era facile per noi figli. Un giorno, addirittura, mise i suoi medicinali nel bicchiere di nostro padre e nel mio. Mio padre andò per quasi tre giorni in coma, mentre io per un giorno intero non riuscivo ad alzarmi dal letto, non riuscivo a proferire parola perché ero stata stordita dai medicinali. Mia madre purtroppo era vittima lei stessa della sua depressione e noi abbiamo provato di tutto. Abbiamo cambiato tante case, tanti medici, tante medicine, ma niente sembrava poter guarire la sua vita.

Un giorno, però, la luce è entrata nella nostra casa. Avevo solo 15 anni e non avevo conoscenze religiose, se non quella tradizionale cattolica, ma non frequentavo. Un giorno, nel mio parco, si facevano incontri di preghiera nelle case e fui invitata anch’io. In seguito fui invitata in uno strano luogo di Culto (dico “strano” perché era la prima volta che entravo in questa chiesa) in cui non vedevo statue, ma solo volti di perone che aprivano il loro cuore davanti a Dio. Ricordo di essermi seduta all’ultimo posto e per tutto il tempo il mio cuore batteva forte come un tamburo. Non riuscivo a capire cosa mi stesse attirando, che cosa mi stesse accadendo, finché alla fine di quell’incontro l’uomo che stava parlando di Dio disse: “Prima che venissi in questo luogo il Signore mi ha detto che stasera sarebbe entrata una giovane che Lui ha scelto”. – e puntandomi il dito disse – “Quella giovane sei tu. Dio ti stava aspettando! Vieni avanti”. Ricordo che andai avanti e il pastore mi disse di chiudere gli occhi e di parlare con Dio e di dirGli quello che avevo nel mio cuore. Non iniziai neanche a parlare con Lui, a proferire il Suo nome che fui letteralmente invasa da un amore incontenibile. Ricordo che sentivo come un fuoco, un calore che mi avvolgeva e cominciai a piangere ininterrottamente, ma fu un pianto di liberazione, un pianto di salvezza perché in quel momento realizzai che io ero un’anima persa e nello stesso istante fui salvata.

Ricordo, benché avessi solo 15 anni, di essermi voltata verso la porta d’ingresso e di aver detto: “io non sono mai esistita prima”. Quel giorno fu il giorno che sconvolse la mia storia, la mia vita e la mia casa. La luce di Dio iniziò ad entrare nel mio cuore come un fuoco e si irradiò nella mia famiglia. Da quel momento è iniziata una profonda ricerca della Parola di Dio e sono iniziate esperienze meravigliose. Oggi sono una donna, sono sposata con un bimbo meraviglioso e il Signore è stato con me in ogni metamorfosi della mia vita. Non è stato sempre facile, però il Signore è stato reale nella mia vita. Mia madre ha iniziato piano piano un processo di guarigione e ha iniziato anche lei a cercare Dio e a venire in chiesa. Ha iniziato ad avere un volto raggiante, come quelle “strane persone” che alzavano le loro mani nella lode e nella preghiera, nel cantare le lodi a Gesù, ad aprire il cuore davanti al Signore. E’ scesa nelle acque battesimali e il suo processo di guarigione negli anni ha dato i suoi frutti. Da 13 medicinali al giorno è passata a un solo medicinale per dormire. Sei anni fa, nel 2014 prima di morire, io ho potuto vedere un riscatto nella sua vita. Si era ripresa come donna, si era ripresa come moglie, come mamma, mi era stata vicina perché abitavamo insieme. Aveva vissuto con un nipote ed io l’ho anche vissuta come nonna. L’ho vissuta come non ero mai riuscita prima. Questa è l’opera di Dio.
Se potessimo raccontare tutte le Sue meraviglie non basterebbero tutti i libri del mondo, come disse Giovanni apostolo. Il Signore ha fatto grandi opere!

La fede non è qualcosa a cui ci aggrappiamo perché non abbiamo altro.
La fede è Qualcuno che ci ha afferrato perché non desiderava che questo.
La fede non sono dei buoni propositi, buone regole che acquietano la coscienza.
La fede è un incontro che risuscita la coscienza.
La fede non è resilienza umana, non è nell’uomo. Molto spesso accadono cose che vanno oltre la forza umana ma è qualcosa che arriva come una fiumana piena d’amore e passione e che cambia da dentro.
La presenza di Dio è reale, è un fuoco, è passione, è amore, è rinascita. Non sono i buoni pensieri, pensieri motivazionali ma è motivo di esistere.
La fede non è nell’uomo e non è l’uomo al centro di tutto, ma è il Figlio dell’uomo, Gesù Cristo al centro del mondo. Lui ha vissuto realmente e ancora oggi vive in Spirito e Verità e, quando qualcuno lo cerca con tutto il suo cuore, Egli si lascia trovare. Puoi sentire la Sua presenza, Egli può entrare nella tua vita lì dove sei, così come sei, nella condizione in cui sei e stravolgere il tuo corso, non più verso il male ma verso la gloria eterna. Queste parole possono essere d’incoraggiamento ma anche uno sprono ad andare oltre ogni forma di religione, oltre ciò che sai di Dio, perché Lui è una Persona vera, reale ed è venuto per incontrare proprio me e te. Dio ci benedica.
Ferrentino Francesco La Manna

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