Dio non dimentica

Buongiorno amici, compagni di questo viaggio terreno chiamati a vivere per volontà del padre sempre e comunque.

Giorni fa prima di recarmi al lavoro ho fermato l’istante ed ho sentito la sirena di un’ambulanza di soccorso che trasportava qualcuno con la vita appesa ad un filo, ho sentito contemporaneamente la gioia del mio cuore nel salutare il nuovo giorno, ho sentito la felicità di chi rinasce scoprendosi innamorato, ed ancora di chi solleva l’ultimo sguardo al cielo prima di abbandonare l’abito corporeo. Ho sentito ancora la spontanea contentezza dei bimbi di fronte ad una pagina di vita da colorare, il primo pianto di chi è chiamato alla vita, ed ancora di chi spera in un giorno in più, di chi piange per chi non c’è più, di chi non riesce a risollevarsi dal vortice dei problemi ed ha un passo così lento e profondo da riuscire a schiacciare i migliori ricordi.

Che ventaglio di sentimenti e speranze diverse, ma questa è la vita con le sue molteplici sfaccettature:

è il giorno amico della notte, è il tepore primaverile che talvolta apre la porta delle pioggie e stagioni fredde, è la chiarezza e profondità del cielo e mare che sanno ospitare nubi e uragani ma poi ritorna il silenzio dopo la tempesta, quella tempesta che a volte porta via persone care, inaspettatamente, sollevando la  forza stessa del silenzio che come una campana si adagia sulle poche parole della voce afona dell’incredulità.

è un intreccio delle più disparate sensazioni emozioni e sentimenti, la vita. è l’alternarsi dei prati ai deserti, della gioia al dolore, della magnificità di possedere il mondo se vissuto con cuore aperto umile e sincero, al sentirsi solo una foglia sballottata senza pace tra i venti di autunno.

Ogni foglia, figlia dell’albero della vita ha un suo picciolo con cui aderisce al ramo della fede: sarà fragile se la stessa riconosce solo i giorni preannunciati di festività per dare ascolto temporaneo alla voce del Padre, sarà cemento collante all’albero della vita se avremo fatto abitare Dio nella casa della nostra anima.

Chi Lo invita giornalmente a banchetto ponendo sul tavolo le migliori azioni da offrirGli ma anche i dolori da lenire denudando le nostre fragilità?

Se Dio potesse essere configurazione del nostro donato sarebbe un piccolo albero dimenticato tra le ombre della falsa vegetazione dei piaceri che confondono il sentire e soprattutto il senso temporale limitato alla nostra dimensione terrena che attende il nostro cambiamento verso la totale conversione.

Come noi abbiamo bisogno della fede per alimentare Dio nei nostri cuori, anche Dio ha bisogno del nostro credo più sincero, più vero, quel credo continuo che non si lascia intimorire dalle avversità… perché come un faro Sa mantenere la promessa del porto sicuro in cui ci si abbandona alle onde dell’amore, dove la strada maestra si apre da se, le braccia si muovono direzione Verità, Via, Volontà, Abbandono.

Dio ha bisogno di noi per la creazione dell’unità esistenziale che ci vede coinvolti tutti, in qualunque dimensione e modalità di vita, un’unità vibrante all’unisono al passo dell’armonia.

Oggi con il giorno subentrante lodiamo  Dio e con fermezza diciamoGli:  “Ti accolgo nella mia dimora, Sarai l’ospite principale, Sarai i remi con cui proseguire il viaggio, Sarai le ali per alleggerire i problemi e scoprire la gioia nei cieli più alti, Sarai luce nell’oscurità, Sarai senso dove la mia piccola mente non saprà dare una risposta ad alcuni avvenimenti  della vita”.

La volontà di Dio non si dimentica di nessuno e se voi adesso vi sentite forti e immensi senza Dio, il criterio temporale ve lo presenterà presto perché dovremo rivolgere prima o poi tutti i nostri passi al cielo.

Questo paradiso terreno è divenuto  un campo di battaglia, l’amore è stato rinchiuso e allontanato dal cuore, oggi vige la legge del potere, denaro, del confronto delle cose materiali, dell’idolo umano o peggio vivere come se non dovessimo mai essere giudicati dal Padre in questa temporanea scuola di vita che da vita alla via del per sempre.

Sarà lodato colui che avrà creduto sempre nel Padre e nei suoi insegnamenti, saranno sue le porte dell’immenso;

Sarà lodato colui che avrà avuto timore di Dio ed avrà frenato  ogni parola e azione diretti a generare incomprensioni.

Sarà giudicato colui che avrà calpestato il diritto alla vita, che non avrà rispettato la luce della fede ed anche colui che avrà soffiato in essa per camminare nell’oscurità del peccato.
Facciamoci eco e principi della parola, dell’amore durante il nostro percorso, al lavoro, tra le faccende domestiche; pronunciamo un Ti amo vero al Padre dal profondo del nostro cuore.

In questo cammino tumultuoso gli estremi di ogni realtà prima citati sono le misure del sentire: non sapremo mai quanto è grande il Padre e la forza dell’amore se non avremo provato il dolore, se saremo assopiti in una dimensione irreale senza reali risposte, se avremo camminato senza l’orizzonte divino. Solo così sperimenteremo la gioia dopo il dolore e le contrarietà, il calore e la luce del sole dopo esserci persi tra gli abissi oscuri, la gioia immensa dell’abbandono dopo aver creduto nella sola forza dell’uomo, dopo aver camminato senza le lenti della fede che lasciano solo giorni vuoti.

E nel rivoluzionare tutta la visione del creato personalmente dirò grazie alla pioggia, alla caduta nel mio cammino, alle contrarietà ed a giorni bui senza temporanea via di uscita, perché se sono riemersa è perché ho trovato il braccio di Dio a tirarmi sulla superficie dell’onda e non avrei mai scoperto quanto è bello il mondo tra le più minute sfumature e le ripetizioni del viver umano che però ci fanno riabbracciare noi stessi per esserci ancora e lodare il cielo per condividere quell’abbraccio con i nostri cari facendo di ogni istante il tempio dell’infinità di amore.

Rivolgo il mio pensiero ad una cara amica Teresa, oggi stella del cielo. Cara e dolce amica mia, sincera e grande nelle tue spontaneità di affetto, solare nei tuoi

Immancabili sorrisi, costante risorsa di amore nella scalata del mio dolore dopo quel mancato saluto alla mia dolce mamma Livia.

Dignitoso e composto il tuo cammino nel percorso del dolore, Sarai luce eterna nel mio cuore, negli indimenticabili istanti infiniti di reciproco affetto.

Ciao dolce Teresa, che il cielo ti sia lieve e ti sorrida come tu hai sempre sorriso con dolcezza alla vita

Debora Castrogiovanni | Notiziecristiane.com

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