Un giovane genitore venne improvvisamente a mancare, in seguito ad una grave malattia. Il suo patrimonio consisteva nel salario delle sue settimane lavorative e nell’arredamento di casa sua. Morendo, lasciò moglie e tre bambini piccoli. Durante una crisi economica, il suo stipendio era stato ridotto a poco più di quelli che oggi sarebbero l’equivalente di 175 euro a settimana. Nei 15 anni della loro vita coniugale, quest’uomo e sua moglie, quali fedeli amministratori, anche a costo di grandi sacrifici personali, avevano messo da parte, con meticolosa cura, 15 euro a settimana per il Signore, spesso sacrificando ciò che molti considerano necessario. A loro avviso poteva essere ridotta qualunque cosa, ma la decima e le offerte per il Signore dovevano rimanere inviolate. Subito dopo la morte di quel diligente marito, la vedova cominciò a ricevere denaro da fonti inaspettate. Nel controllare attentamente il suo conto, qualche tempo dopo, notò con stupore che l’entità della somma ricevuta era equivalente all’importo che avevano consacrato al Signore, durante la loro vita matrimoniale e con gli interessi. Durante quegli anni, mentre vedevano con gioia il loro denaro usato per il servizio a Dio, in varie parti del mondo, non avrebbero mai pensato che il loro Padre Celeste stesse accuratamente depositando le loro offerte nella Sua incrollabile banca, per poi fare in modo che venissero di nuovo accreditate a loro favore, e con gli interessi, nel momento del bisogno. Questa credente non ebbe alcun motivo di rammaricarsi, per essere stata liberale nelle sue donazioni per l’opera di Dio. Il Signore è fedele.
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