E SE NON CI FOSSE GRAVITÀ?

Un giorno da bambino, ho immaginato di giocare in assenza di gravità. Potevo saltare da una sedia e volare attraverso la stanza. Lo shock è stato grande e l’impatto è stato forte, quando sono finito sul pavimento… Da quell’esperienza ho imparato che ogni giorno abbiamo a che fare con i nostri limiti. La gravità ci tiene “a terra” impedendoci di volare, la velocità ha le sue leggi ed i suoi limiti, le forze della natura non possono essere modificate, il vento soffia e non si ferma.

Ci sono molte cose che ci circondano che non comprendiamo e proprio per questo ci è difficile affrontarle. Mi viene in mente la preghiera… pregare, può fare la differenza? Se non possiamo spiegare la preghiera, come può cambiare qualcosa? È possibile guarire i malati senza le medicine necessarie? È difficile immaginarlo, tanto quanto credere nella vita dopo la morte. Osservando la vita di Gesù, notiamo come Lui affronta i limiti e le leggi della natura. In questa parte della sua biografia, vediamo Gesù camminare sulle acque. Questo era, ed è, incredibile. Ti invito a vederlo.

Gesù sale sulla barca e il vento cessa. Tutti sono confusi, sia i discepoli che conoscono Gesù da molto tempo, sia la folla. Ognuno di loro si dà delle risposte in base alla propria esperienza ed umana interpretazione. Tutti sono convinti di aver visto un fantasma. Come può Gesù averli raggiunti quando a riva c’era una sola barca e Lui non è salito a bordo con loro? Non riuscivano a spiegarselo e quando l’uomo non riesce a spiegarsi delle cose, si spaventa e si sente insicuro. Non è quindi affatto strano che non si capisca il potere della preghiera o la promessa che c’è vita, dopo la morte. “Non temere. Sono io”. Non c’era nessun fantasma, è stato Gesù, che li ha raggiunti per confortarli. Confida in Gesù, soprattutto per le cose che non comprendi.

Grazie di esistere,

Emmanuel Gau

Gesù cammina sull’acqua

16 Quando fu sera, i discepoli di Gesù scesero in riva al lago per aspettarlo. 17 Ma, poiché venivano sorpresi dal buio e Gesù non era ancora tornato, salirono su una barca e si diressero verso Capernaum, dalla parte opposta del lago. 18 All’improvviso un forte vento si abbatté su di loro e l’acqua era molto agitata. 19 Avevano remato cinque o sei chilometri, quando improvvisamente videro Gesù camminare sull’acqua in direzione della barca, e furono presi da terrore; 20 ma egli disse loro: «Sono io! Non abbiate paura». 21 Allora con sollievo lo accolsero in barca, e immediatamente giunsero a destinazione!

22 Il giorno successivo la folla rimasta sull’altra riva del lago si rese conto che i discepoli avevano preso l’unica barca e che Gesù non era andato con loro. 23 Altre barche giunsero da Tiberiade vicino al luogo dove la folla aveva mangiato quel pane per cui il Signore aveva reso grazie. 24 Quando dunque la folla vide che né Gesù né i discepoli erano là, montò sulle barche e oltrepassò il lago fino a Capernaum in cerca di lui.

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