E tu cosa scegli di credere?

La verità, miei cari, è che la società atea in cui viviamo attualmente ed anche il mondo religioso in cui siamo cresciuti (che non ha poche responsabilità verso i credenti) ci hanno inculcato un’idea di Dio alquanto anormale ed innaturale.

Non mi meraviglia affatto sapere che non ci hanno inculcato il vero Gesù, quello vivente e vicino ad ognuno di noi, ma un Gesù Cristo piuttosto mitologico, storico, da libri di scuola, che per alcuni forse è esistito, ma non si sa, che forse è nato da una donna vergine in Giudea 2000 anni fa e che forse è morto in croce a circa 33 anni, ma che è piuttosto incredibile che sia risorto dopo 3 giorni.

Ci hanno indotto a non credere poi così tanto in Dio, di non esagerare nel mostrarci bisognosi di quell’Entità superiore che è nei cieli, perché Lui è così tanto trascendentale, così lontano da noi, così impegnato con situazioni di questo mondo più importanti di noi da non potersi occupare di ogni singolo abitante di questo pianeta, Lui che ha creato ogni cosa in questo universo, cose visibili che conosciamo e cose invisibili che non vediamo.

Cosa ancor più peggiore è stato quando ci hanno indotto a credere in un Dio religioso, così cattivo, che ci giudica e condanna ad ogni nostro minimo errore. E ci hanno detto che per essere dei veri cristiani e appagare il desiderio di Dio bisognava seguire una religione e che per essere amati da Lui bisognava fare sacrifici, opere, riti e pratiche religiose, tutto ciò che la Bibbia non ci chiede di fare, perché – come afferma – “le nostre buone opere sono dei panni sporchi dinanzi a Dio, non ci possono salvare, né garantire la salvezza. Non ne hanno la capacità”.

Allora, fermandomi un istante e osservando quest’immagine, vedo la profondità, l’altezza e la grandezza della realtà in cui credo ogni sacrosanto giorno che Dio mi concede di vivere in questa preziosa vita. Un Gesù Cristo vero, reale, vivente, premuroso, compassionevole, amorevole, pronto a farsi trovare da chi lo cerca con tutto il cuore, un Dio molto vicino a noi, più vicino di quanto noi possiamo immaginare, pensare o credere. Un Dio che non ci condanna per i nostri errori, ma che ci perdona, ci rialza e ci insegna giorno per giorno a migliorare.

E credetemi, non parlo di un’esperienza mistica, un momento in cui vedi una luce sfolgorare all’improvviso nel buio della tua camera da letto, o un istante in cui senti inaspettatamente una voce dal cielo che ti parla… no, niente di tutto ciò. (Oh, ragazzi può anche accadere, a Dio nulla è impossibile, ma non è la regola per eccellenza).

Parlo più di un Gesù Cristo così premuroso nei riguardi di ogni suo figlio, che vede i loro bisogni ed è pronto ad intervenire, perché le sue intenzioni per loro non sono di male ma assolutamente di bene.

Ragazzi, Gesù ci ama davvero. Pensiamo solamente a quante volte ci siamo trovati in circostanze impossibili, in cui non sapevamo come fare, in cui eravamo umanamente impotenti nel risolvere la questione in causa, eppure, Qualcuno ci ha risolto ogni cosa e ne siamo usciti più che vittoriosi.

Questo amore possiamo sentirlo per fede dentro al nostro cuore. Se noi siamo pronti a rifiutare di credere a tutto ciò che la società e il mondo religioso ci hanno inculcato dalla nostra fanciullezza e fatto credere nel corso degli anni, e ci predisponiamo a credere col cuore che veramente Lui esiste, che realmente c’è e che ci ama incondizionatamente, che vede le nostre prove, che ascolta le nostre preghiere, che è vicino a ognuno di noi e che è pronto ad aiutarci e a darci il meglio, allora sperimenteremo il Dio vero. Roba da poco? Non credo! Cosa scegli di credere?

Gesù ti ama!

Alessio Sibilla

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