Ero un figlio ribelle…

Ho trascorso la mia giovinezza andando dietro alle passioni della carne, all’ebbrezza dell’alcool al voler provare sempre nuove emozioni anche attraverso l’uso di stupefacenti. Ero un figlio ribelle anche in casa ed ho trascorso anni senza parlare con mio padre, se non qualche timido saluto di facciata. Tutto mi sembrava normale l’importante era divertirsi con gli amici, trascorrere le notti fuori di casa nel divertimento più sfrenato. Ho conosciuto il Signore al culmine del mio peccato quando con il mio comportamento stavo per perdere colei che sarebbe diventata mia moglie e madre di nostro figlio. Il Signore ha parlato al mio cuore, mi ha posto di fronte agli errori commessi ed ho cominciato a piccoli passi il mio percorso di fede. Dopo il matrimonio, mio cugino, che frequentava la chiesa evangelica di via Challant, mi ha invitato a seguire il culto. Pian piano cominciai a realizzare l’importanza di Cristo nella mia vita, ho capito come il Signore aveva espiato i miei peccati attraverso il sacrificio della Croce e mi sono sentito amato.

Il mio cuore però non era ancora del tutto felice, perché non condividevo la stessa fede con mia moglie ed in alcuni frangenti ciò diventava un ostacolo enorme. La portai a seguire qualche culto in mia compagnia ma in quel momento lei non se la sentì di seguire il mio stesso percorso. Ma noi abbiamo un Dio immenso e fedele, che ascolta le preghiere dei suoi figliuoli. Ed il nostro Padre ha ascoltato anche il mio lamento, la mia voce che continuamente gli chiedeva di riunire in solo corpo spirituale la vita mia e quella della mia compagna di vita così come con il matrimonio aveva unito i nostri corpi. Infatti una notte il Signore ci parlò potentemente in un momento delicato e particolare, da quell’istante i nostri cammini spirituali si sono incrociati e sono culminati con il battesimo in acqua che abbiamo scelto di fare insieme. Quello fu uno dei giorni più belli della mia vita, il Signore amore aveva esaudito la mia preghiera! Ma il Signore nel Suo immenso amore ci dona sempre più di quanto meritiamo e pochi mesi dopo durante una riunione di preghiera in casa nostra con altri tre fratelli ed una sorella, ci ha battezzati nello Spirito Santo. Ed anche quella volta il Signore ha voluto che fossimo battezzati insieme! Mi sono anche ripreso il rapporto con mio padre e nella mia mente ho cancellato i brutti ricordi per lasciare spazio alle nostre lunghe passeggiate e chiacchierate.

In conclusione posso anche io testimoniare come ha fatto l’apostolo Pietro nella sua seconda epistola al capitolo 1, di non aver conosciuto la potenza del Signore Gesù andando dietro a favole abilmente escogitate ma perché sono stato testimone oculare di quanto ha compiuto nella vita mia ed in quella di mia moglie.

da: Aadi-torino.it/

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