Estate e nubifragi: tutto naturale?

Nonostante siamo in piena estate e l’Italia è attraversata da una perturbazione di origine africana, con temperature comprese fra 35 e 40 gradi, i cosiddetti “fenomeni estremi” cui dobbiamo tutti abituarci – come dicono da anni gli esperti – hanno colpito il nord della penisola: infatti, mentre il sud è avvolto dalla cappa rovente, nel vicentino, in Trentino e nell’alessandrino sono i nubifragi a segnare i primi giorni di agosto, con acqua e fango, frane e trombe d’aria comprese.

Paura e danni ingenti a Solagna e Bassano del Grappa, tromba d’aria a Umago, vicino Trieste, mentre la zona di Alessandria è in grande disagio per allagamenti di passi e sottopassi, e persino dei sotterranei del locale ospedale civile dove si trovano le camere mortuarie. Fiumi strettamente sorvegliati in entrambe le regioni, malgrado nessuno si aspettava una situazione del genere dopo i primi segnali di un quasi “ritorno alla normalità” per l’emergenza covid19 che ancora caratterizza il nostro paese, laddove focolai di coronavirus sono presenti in Lombardia ed Emilia Romagna, le due sole regioni con alto indice di contagi rispetto a tutte le altre.

Ma il maltempo segna anche l’astigiano, dove forti raffiche di vento hanno sradicato alberi e tralicci della luce, nonché il basso Novarese, con strade trasformate in torrenti, mentre adesso l’anticiclone si sposta verso sud dove, dal 5 agosto secondo i climatologi, si prevedono temporali e grandinate oltre che un calo drastico delle temperature: ma è tutto normale questo? Per chi non discerne le cose spirituali la risposta è ovviamente sì, visto che un po’ tutti ci stiamo abituando al maltempo durante l’estate in modo da non farci più caso, ma non così è per coloro che hanno occhi e orecchie spirituali capaci di leggere nei “tempi” (.): e difatti, la conferma delle parole realistiche del profeta Gioele sulle calamità che investiranno il mondo agricolo (Gioele 1:10-11 e 17-19) arriva direttamente dalla Coldiretti, ossia dalla principale Organizzazione degli Imprenditori Agricoli, la quale testualmente ha di recente dichiarato che “siamo alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia, dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente che compromettono anche le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi in un decennio”.

Seppure sino a qualche anno fa era giugno il mese più bizzarro dal punto di vista meteorologico, con grandinate e capovolgimenti di tempo repentini nella stessa giornata, adesso è agosto a lasciar sgomenti, visto che molti si apprestano a trascorrere le loro vacanze sebbene il coronavirus non sia totalmente scomparso dal nostro paese e si avverte la necessità di superare lo stress psico-emotivo che blocca tante persone; ma chi cerca Dio in mezzo a tutto questo caos? Dov’è la Chiesa che dovrebbe fare la differenza in questo momento di ansietà? Dove sono coloro che dovrebbero rischiarare le tenebre? Sicuramente le diverse denominazioni evangeliche (valdesi, battisti, metodisti, cattolici carismatici, riformati, luterani eccetera) non sono garanzia di fedeltà al Signore, come non lo è chi si attacca strenuamente al Cattolicesimo nostrano o ad altre fedi, ma vorrei ricordare al lettore che in cielo non ci sono posti o locali “riservati” a particolari confessioni.

Nel luogo di lassù, da dove aspettiamo il nostro Salvatore (Filippesi 3:20), si accede in base a come abbiamo osservato i Suoi Comandamenti, secondo l’ubbidienza con cui Lo abbiamo seguito e servito qui sulla terra e in base alla santità personale e individuale che ha segnato i nostri giorni. “Chi è santo si santifichi ancora” (Apocalisse 22:11) dice il Signore, perciò perseveriamo nella corsa in cui ci siamo incamminati, tenendo lo sguardo fisso su Gesù.

Salvatore Di Fede

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