Fedez. De Mari: «Siamo arrivati a farci insegnare l’etica da uno che deride il dolore umano»

A cosa è dovuto il “voltafaccia” di Fedez da omofobo a sostenitore del ddl Zan? Pro Vita & Famiglia ne ha parlato con la dottoressa Silvana De Mari, medico e scrittore, che, riguardo all’acceso confronto tra il cantante e la dirigenza di Raitre, ritiene che le due parti, in realtà, fossero d’accordo.

Dottoressa De Mari, che idea si è fatta del caso Fedez-Primo Maggio?

«Ad una festa del Primo Maggio, si sarebbe dovuto parlare di lavoro. Si sarebbe dovuto parlare del fatto che abbiamo un milione in più di disoccupati, destinati a raddoppiare, a causa di una malattia che, se curata correttamente, avrebbe la mortalità di una comune influenza. Inoltre, si è parlato di migranti e del ddl Zan, che non solo argomenti “neutri” ma sono temi che non andrebbero toccati, se non c’è un contraddittorio. Quindi, dopo tutto quello che è successo, dovremmo dedurre che dei lavoratori e dei disoccupati non frega nulla a nessuno e che il concertone del Primo Maggio è solamente una vetrina per il Partito Democratico e per le sue istanze».

E in merito a Fedez e al comportamento che ha avuto?

«Mi ha fatto veramente tenerezza vedere una persona che grida alla censura nel momento stesso in cui esalta una legge liberticida. Questo signore porta tatuata sulla schiena una parodia della crocefissione: una croce con sopra Mickey Mouse con un volto deforme. Dello stesso soggetto ha anche un ciondolo e quel tipo di ciondolo, se non erro, lo porta anche la moglie. Sul pube ha tatuata una parodia del volto di Cristo con sopra scritto “il mio Dio”, in modo che la barba di Cristo è fatta dai suoi peli pubici. Una persona può essere anche non credente ma deridere il dolore umano è sempre e comunque qualcosa di ignobile e di immondo. Siamo quindi arrivati a farci insegnare l’etica da un individuo che deride il dolore umano…».

Lo stesso Fedez, che, fino all’altro ieri, scriveva canzoni evidentemente omofobe, ha detto di essersene pentito. Un cambiamento sincero? Opportunismo? Condizionamento psicologico?

«È vero, Fedez scriveva canzoni in cui derideva le persone dal comportamento omoerotico. È altrettanto vero, però, che il ddl Zan-Scalfarotto contesta ai cristiani un loro diritto (che in realtà è un dovere): quello di ricordare alle persone che il comportamento omoerotico è un peccato ma che queste persone non vanno derise, cosa che, invece, Fedez evidentemente faceva. D’altra parte, come abbiamo visto, lui stesso ha una certa propensione a deridere il dolore umano. Quanto sia sincero il suo cambiamento di prospettiva? Bisognerebbe chiederlo a lui. È certo, però, che, in questo momento, chi non cavalca la causa della lotta all’omofobia, è completamente emarginato dai giri che contano».

Avere tra i suoi testimonial un ex omofobo potrebbe essere qualcosa di imbarazzante per il movimentismo lgbt? Oppure, al contrario, potranno vantarsi di aver guadagnato un nuovo adepto alla causa?

«Credo proprio che lo interpreteranno in quest’ultima maniera. Per quanto riguarda la censura e questa buffa sceneggiata dei dirigenti di Raitre, viene da sorridere. È assolutamente normale, prima di una trasmissione, che gli autori e gli ospiti si mettano d’accordo su cosa dire e su cosa tacere. È ovvio che non c’è stata nessuna censura. È quasi ridicolo vedere persone che sono appiattite sul più totale e bieco conformismo, spacciarsi per dei perseguitati, per lo più inneggiando ad una legge liberticida».

La Rai, quindi, come esce da questa storia?

«È tutto talmente stupido, che è verosimile sia stato organizzato prima. In questa maniera, Fedez ci fa la figura del coraggioso, la Rai non paga pegno per un fatto molto grave – propaganda senza contraddittorio – quindi tutti sono felici. Gli lgbt hanno il loro nuovo martire, Fedez ottiene il risultato che si parli di lui e i dirigenti Rai fanno la figura di quelli che ci hanno provato, non ci sono riusciti ma non è colpa loro. Tutti ne escono vincitori».

https://www.provitaefamiglia.it/blog/fedez-de-mari-siamo-arrivati-a-farci-insegnare-letica-da-uno-che-deride-il-dolore-umano

Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook