di Theodore Epp – Leggere Esodo 14:5-9, 21-31 – La traversata del Mar Rosso completò la liberazione di Israele dall’Egitto permettendogli di cominciare il viaggio verso la Terra Promessa. Accade lo stesso anche al credente che ripone la propria fiducia in Cristo ottenendo in cambio la Sua salvezza, ciò gli permette di dare inizio al suo viaggio cristiano. La traversata del Mar Rosso, ma anche quella del Fiume Giordano, simboleggiano l’opera redentrice nel credente attraverso la morte di Cristo. Il Mar Rosso rappresenta la separazione dall’Egitto; il Fiume Giordano, invece, l’entrata nel luogo di riposo. In Ebrei 4:9,10 leggiamo del luogo di riposo per i credenti: “Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio.Chi infatti è entrato nel suo riposo, si è riposato anch’egli dalle proprie opere, come Dio dalle Sue”.
La morte di Cristo non solo separa il credente da questo mondo malvagio, ma lo rende spiritualmente vivo e lo pone a sedere con Cristo. Che gloriosa verità è questa! Noi siamo dalla parte della resurrezione. Abbiamo più del perdono dei peccati; siamo risorti con Cristo affinché potessimo essere uniti per sempre a Lui ed ottenere vita eterna. Colui che morì è risorto ed è vivo! E quello stesso Gesù dimora nel corpo dei credenti in modo da permettergli di vivere la Sua vita (1Cor. 6:19,20). Che grande privilegio abbiamo!
“In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Giovanni 5:24).
Fonte: http://www.chiesadiroma.it
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