Fuoco e grandine, e poi?

Dopo i devastanti incendi in California (ben 17 focolai) delle prime settimane di ottobre, con il tragico bilancio di 77 ettari di vegetazione distrutta, 41 morti e trecento dispersi, e con una scia di fumo estesa per quasi 900 km e visibile dal satellite, una violenta grandinata si è abbattuta ieri nella località Riviera, in Uruguay, a seguito del transito di un fronte temporalesco che ha causato distruzione e diversi contusi.

I grossi chicchi di grandine, grandi da riempire il palmo della mano, hanno ferito diverse persone costringendole a ricorrere ai sanitari per ricoveri d’urgenza, mentre moltissimi tetti di abitazione risultano danneggiati al pari delle automobili letteralmente crivellate dalla violenza dei chicchi. Nonostante i meteorologi siano tutti concordi che il clima sta cambiando imprevedibilmente, tant’è che il 2017 sarà ricordato per l’anno più “caldo” dopo il 2010 e il 2016, un mese fa, come tanti ricorderanno, Livorno veniva colpita da una micidiale bomba d’acqua che l’ha mezzo devastata, a conferma che il tempo non è più suscettibile di previsioni certe o vicine alla realtà. Ritornando agli incendi in California, sembra che il fuoco si sia sviluppato con più intensità nelle contee da Windsor a Santa Rosa e fino a Sonoma, ossia nel quadrilatero che produce il 13% del vino californiano, con ben 650 aziende e un business di oltre 55 miliardi di dollari. Che strano, esattamente come avvenuto ai Caraibi, dove l’economia turistica delle splendide isole è svanita in meno di un’ora per il passaggio dei due uragani Harvey e Irma, nelle contee californiane più di 40 mila ettari di vigneti sono andati distrutti per il fuoco, fuoco che – curiosamente – ha dipinto il cielo di un intenso giallo-arancione proprio sopra il sito del Resort Disneyland, cioè il parco gigantesco californiano di “Disney California Adventure Park” dove sono già stati allestiti i grandi divertimenti per i più piccoli per la festa di Halloween: forse Dio ha voluto richiamare i californiani affinché la smettano di onorare e celebrare il dio Samhain, cioè il principe delle tenebre, estendendo il monito anche alle nazioni europee che il 31 onoreranno satana? No, Dio è un Dio d’amore…, probabilmente diranno in coro in molti, non un Dio che manda castighi (.) Ah, dimenticavo che siamo nel tempo della “grazia” divina, perciò guai ad affibbiare al Signore gli attributi del Dio che punì il faraone e l’Egitto, perché quelli erano altri tempi (.). Oggi, ahimè, per molti credenti il Signore è diventato più clemente e quasi un bonaccione! Lettore, sei anche tu convinto che sia così o ritieni che Yavhè non abbia a cuore la salvezza dei peccatori dell’intero mondo e non ami correggere chi sbaglia? Una cosa è certa, e cioè che in America, una settimana dopo che il sole si è “offuscato” (Apocalisse 6:12), sono arrivati Harvey e Irma, due uragani potenti, mentre ieri l’Uruguay è stato vittima di una grandine con chicchi grossi che rendono verosimile il futuro medesimo flagello (Apocalisse 16:21).

Riguardo all’Italia, la Coldiretti sta quantificando i danni dell’assenza di pioggia nel paese nell’ordine di svariati miliardi (Gioele 1:10-12), mentre la terra non smette di tremare (Matteo 24:7). Senza dimenticare tutti gli altri cataclismi e l’immoralità preponderante ovunque, ci troviamo davanti a semplici disgrazie di una società in evoluzione oppure Dio vuole ricordare a pastori e greggi che è a causa del peccato che Cristo è morto per noi? E meno male che il Leone della tribù di Giuda non ha ancora aperto il libro dei sette sigilli. Vergini stolte, svegliatevi!

Salvatore Di Fede | Notiziecristiane.com

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