Gerico: l’incontro sponsale

Gerico è una delle città più antiche del mondo, a pochi chilometri sia dal fiume Giordano che dal Mar Morto. Ha una bellissima oasi ed è luogo di passaggio per salire poi a Gerusalemme.

I vangeli ci narrano di due storie molto belle,intense, molto vicine alle nostre realtà personali.

Si incrociano, mentre Gesù camminava, le storie di un cieco e di un ricco usuraio..

L’itinerario del cieco inizia con l’ascoltare la folla che passa e a questo vociare s’informa cosa stia succedendo. Gli annunciano che sta passando Gesù il “Nazoraio” (il consacrato oppure germoglio; il Messia è il “germoglio dalla radice di Davide). A questo punto il cieco grida e quelli che camminavano avanti lo rimproverano per farlo star zitto, ma egli continua a gridare ancora di più: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si ferma, ritto in piedi, ordina di condurglielo, così da educare chi prima lo aveva rimproverato e gli chiede cosa vuole che faccia per lui. Questa volta il cieco dice: «Signore, che io veda di nuovo!» (Lc 18,41). E Gesù gli dice: «La tua fede ti ha salvato» (non solo guarito).

Subito dopo l’episodio di Zaccheo, altro cieco, del quale Luca offre molti particolari: è capo degli esattori (i pubblicani), ricco, «cercava di vedere chi fosse Gesù» (Lc 19,3) ed era piccolo di statura (forse Luca riporta il giudizio su di lui da parte della gente, che lo ridicolizzava). Zaccheo era certamente conosciuto, vista la sua cattiva fama, ecco perché sale sul sicomoro (una specie di fico). A questo punto è Gesù che prende l’iniziativa, alza gli occhi e lo chiama per nome e gli dice di scendere con sollecitudine, perché deve fermarsi a casa sua. La gente mormora contro Gesù, perché va ad alloggiare da un peccatore: è la reazione di ieri e di oggi.

Zaccheo, entusiasta, dona la metà dei suoi beni e restituisce quattro volte ciò che ha defraudato: l’incontro con Cristo lo ha liberato e salvato. Ora, cercato da colui che è il vero pastore, è chiamato “figlio di Abramo”.

Siamo chiamati a quell’incontro sponsale anche noi,un incontro che va oltre le normali apparenze religiose e che fa di un impatto nuovo, il vero apice di ogni esistenza. La Parola di Dio deve farsi preghiera e novità di vita per ognuno di noi..

Vincenzo Lipari
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