Gesù, il nostro fratello maggiore

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primogeniti_430_2In un paesino dell’estremo Oriente, c’erano due fratelli: il più grande era un onesto lavoratore mentre il più piccolo era un ladruncolo che viveva d’espedienti. Il maggiore amava molto il fratello minore. Una sera lo vide tornare con gli abiti sporchi di sangue e tutto impaurito gli domandò: “Che cosa hai fatto!?”. Il fratello minore gli rispose: “Ho ucciso un uomo ma non volevo farlo! Io lo volevo solo rapinarlo ma lui mi ha aggredito, abbiamo lottato ed è caduto con la testa a terra ed è morto! Io volevo aiutarlo ma poi c’era gente e qualcuno ha chiamato la polizia e così sono scappato”. Allora il fratello maggiore disse al minore: “Presto, togliti gli abiti e dalli a me: li indosserò io e tu mettiti i miei e quando la polizia scoprirà dove abitiamo, diremo che sono stato io.” Così fu e dopo un po’ la polizia arrivò e arrestò il fratello maggiore: fu condannato a morte per fucilazione. Il fratello più piccolo non trovava pace per la morte del fratello e tutti i giorni e tutte le notti viveva con il rimorso per aver fatto condannate suo fratello innocente. Tanto che si recò alla polizia e raccontò tutto ma poichè vigeva una legge in quel paese che se una persona veniva giustiziata al posto di un’altra persona colpevole, quest’ultimo poteva essere libero in quanto già c’era stato chi aveva pagato per lui. “Mi dispiace” – gli dissero – “Suo fratello ha pagato per il tuo delitto; è stato condannato e messo a morte per quello che tu hai fatto”. “Ma sono stato io!” – insisteva il ragazzo – “Non mio fratello!”. La polizia, cercando di mandarlo via, gli rispose: “Ringrazi tuo fratello e dormici su, ora sei libero”. Un giorno, nel Tribunale celeste, un libro si aprirà e il tuo nome sarà fatto e se starai scritto nel Libro della Vita, non ci saranno accuse e condanne per te perché tutta la colpa se l’è presa Tuo fratello Maggiore, Cristo Gesù. Sarai come il fratello minore libero e immacolato: ricorda solo che devi scrivere il tuo nome nel Libro della Vita.
Testimonianza trascritta da Francesco La Manna
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