Gesù il mio defibrillatore…

image (4)Non sempre le giornate filano lisce come l’olio, Anzi! Iniziano si! Con la preghiera, la lettura, poi si scende dal monte.

Lo spirito curato prima si scontra con il mondo.
La mente torna alle loro materiali attività.
Hai detto: “non è ciò  che entra nel corpo quello lo inquina, quello se ne va nella latrina!
Ma ció che esce dalla bocca, quello si! Corrompe, inquina, opprime. È la manifestazione di cosa c’è nel cuore.
Il primo orrendo stimolo viene fuori indesiderato, crudo, volgare e vero. Ecco cosa c’è lì  in fondo! Ma … chi sono io?
Questa natura non si manifesta sempre e ringrazio il cielo di ciò, ma è li nel mio cuore e mi appartiene, ed è proprio l’uomo che non vorrei essere. Subito non me ne accorgo, ma essa reagisce agli stimoli del mondo, e il mondo, sappiamo, appartiene alla vanità, all’efimero, al male!
È così! Subito non lo vedo, ma a distanza mi analizzo e ritorna un’immagine.
Vedo la rabbia che viene dal mio cuore, con furore, un parlare volgare soddisfa la voglia di sfogare l’ira, il malessere, la cattiveria che ho nel cuore.
Ma chi sono io “in fondo”? Chi sono, a chi appartengono queste cose che irrompono dal fondo mio cuore “pare” IRREFRENABILI!
Irrefrenabili?
LA CURA
1 Ira, furore, volgarità e male parole
irretiscono il mio spirito che,
a disagio, intimorito si nasconde,
si ritira.
2 Oppresso e offeso,
non manifesta la propria dolcezza.
Triste soffoca il suo amore per me.
Ma, il Signore, il mio Dio lo consola.
3 Cura  ferite, accarezza,
Porge amore, prende amarezza
sussurra tranquillo
ineffabili parole.
4 Parlo allo spirito mio
Come farò a respingere
l’infermità dalla mia bocca?
Io non vorrei farti del male.
5 Dammi una sentinella Signore,
O mille.
E che gridino l’allerta
quando il nemico insorge …
6 Dalle mura si ode un grido,
nel chiarore di una  notte strana.
Il male agisce “come sempre” nell’ombra.
” Serrate le fila! Serrate le fila!
7 Serrate le fila!” Grida,
Serrate le fila da porta a porta.
Accendete i fuochi sulla muraglia
Sia luce! che il pericolo avanza.
8 Chiudete le porte,
della pazienza, della bontà.
Della gioia, dai cardini d’oro
della benevolenza che è ancora aperta.
9 Architrave d’ulivo per l’uscio di pace,
E pietre squadrate per quella
a due battenti. Si chiamano …
mansuetudine e autocontrollo.
10 Sbarrate con la lancia quella fedele.
Chiudete le porte! serrate i chiavistelli!
Una rimane ch’è sempre aperta
Guarda ad oriente e l’acqua viene da sotto la soglia.
11 Ne chiavi, ne sbarre per chi bussa all’amore.
Io,  non vorrei farti del male,
Ne’ ferire la tua leggiadrezza.
Vorrei servirti amore per amore.
Come l’arciere serve il suo re.
12 Non girarmi le spalle,
lo so! il mio cuore non è valente,
Si ciba d’infamia, raspa col grifo,
Sbircia infame con occhio bieco.
13 Ho chiesto al Signore
una cura speciale …
Prendi il mio cuore
tienilo caldo tra le tue mani.
14 Copri la destra con la sinistra,
Soffia un leggero alito di vita
Ho chiesto al Signore,
Che sia la mia cura
15 La Sua presenza allontani
la tenebra dalla mia mente.
Io, non voglio ferirti, o …
Farti del male.
15 La sentinella ancora chiama,
rimbalza una voce, lá sulle mura
Chiudete le porte, serrate i battenti
Nessuno ceda la posizione.
16 Ecco! La preghiera ora è compiuta,
È l’alba e luce avanza.
Il mio Signore ha dato vita al mio cuore,
che ancora è stetto tra le sue mani.
17 Scendo dal monte! Che è gia domani,
Ho chiuso le porte?
Gettate le chiavi?
Perché io… Non voglio farti del male.
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Francesco Blaganò | notiziecristiane.com

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