GESÙ NEL TEMPIO SCACCIA I MERCANTI

Vorrei parlare della decadenza del culto… di quanto le persone oggi, sentano questo rituale poco profondo o poco necessario.

Spesso la celebrazione dello stesso è divenuta un fatto usuale, la lettura e la preghiera un’abitudine.

Esso non si celebra più nel tempio interiore dove la presenza del Signore impone agli uomini un ruolo sommesso, timorato di Dio, del Dio potente della Creazione.

Parlo di quel momento di intimità con il Signore in cui cerchiamo il Suo volto, parlo del comportamento da tenere quando si è al cospetto del Signore, parlo del momento in cui la luce si rivela mettendo a nudo la nostra vera natura, sconvolgendo tutti i nostri capisaldi carnali.

Giammai per condannarci, ma per insegnarci le regole del cambiamento.

La sinagoga del tempo di Gesù, o la chiesa di oggi, sono i luoghi della dottrina e dell’insegnamento e raramente del vero Culto a Dio.

Nel Tempio vi era il luogo santo è quello Santissimo dove il Sacerdote poteva accostarsi alla presenza del Signore.

Tuttavia gli uomini spesso prediligono i luoghi di convegno, ovvero quei luoghi, dove alcuni amano essere maestri per ricevere onore, dove per altri non è indispensabile spogliarsi.

È il posto dove la religione, la simbologia e spesso lo sfarzo, s’impongono a dispetto della vera prostrazione spirituale davanti al Signore.

Poche e significative cose si trovavano nel luogo Santissimo al tempo in cui Dio comandò a Mosè di costruire il Tabernacolo: il Candelabro d’oro, l’Arca dell’alleanza, la Tavola per i pani della presentazione e l’Altare per l’incenso.

Il Candelabro (luce divina o rivelazione), L’Arca con il suo contenuto (il patto tra Dio e l’uomo), il vaso contenente la manna (cibo spirituale), la verga di Aaronne (il sacerdozio), una pietruzza bianca (la nostra identità spirituale) L’Altare dei profumi (la preghiera) i pani della presentazione, (il sostentamento divino).

COSA C’È NEL NOSTRO CUORE

Gesù scaccia dal tempio coloro che lo hanno riempito di corruzione, non ha trovato nulla delle cose Sante che cercava nel Tempio e che avrebbero dovuto esserci.

Il fatto che si vendessero anche animali utilizzati per i sacrifici rituali o la possibilità di cambiare denaro, anche straniero, in valuta corrente per fare un’ideale offerta, ma anche per avere in tasca denaro corrente, lascia pensare al perbenismo che spesso nasconde i propri interessi dietro una parvenza religiosa.

In sostanza sono lì per fare commercio: però vendo cose necessarie al Culto.

Trovo importante e molto significativo questo aspetto:

Il Tempio è il luogo della sacralità, la Shekhinah, la presenza di Dio riempie quel luogo, il significato stesso della parola Shekhinah è dimorare.

Quel posto, il tempio, non è un sito per un incontro comunitario ma per un momento intimo, tant’è che ai tempi della costruzione del Tabernacolo, una sola persona aveva accesso al luogo Santissimo per stare davanti al Signore. O il Sacerdote offriva per il popolo o per persone che portavano un’offerta per un peccato specifico.

Viceversa la sinagoga o la chiesa, se vogliamo, è la sede d’incontro dove si discutono le cose relative alla dottrina, alla legge e al comportamento religioso, dove si studia o si prega collettivamente. Dove si dà (il Ministro di Culto) ciò che si è ricevuto.

Ciò non vuole dire che ivi non vi sia la presenza di Dio, la Parola stessa lo dice: quando due o più persone sono riunite nel mio nome, io sono lì in mezzo a loro. Tuttavia è una presenza meno intima, meno personale. Essa è spalmata sulla comunità e percepita in modo differente da ciascuno.

Spesso vi sarà detto di chiuderti nella tua cameretta è di cercare comunione con il Signore…li vi è il tuo altare e il tuo culto la tua particolare preghiera.

Molte sono le chiese, uno solo è il tempio.

Il paragone e il fraintendimento creatosi nel momento in cui Gesù rispose ai discepoli che ammiravano il tempio, dicendo: “distruggete questo tempio e lo ricostruirò in tre giorni”, è il succo di quanto vorrei dire, ovvero: Gesù in comunione con il Padre dice una cosa molto elevata, i discepoli, (i veri credenti) avendo fede la ricevono come rivelazione e i farisei (cuori religiosi) ne sono lontanissimi… Ci sono voluti 46 anni per costruire il tempio e tu lo ricostruiresti in tre giorni?

Giovanni 2:18 I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso ci mostri per fare queste cose?» 19 Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» 20 Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?» 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22 Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta.

Non sono un insegnante e dico questo principalmente per me, per cercare di comprendere la scrittura è fare sì che diventi attiva nella mia vita, perché le acque si agitino ed io ( o chi lo desidera ) possa scendervi ed essere guarito. Questo perché l’Apostolo Paolo disse:” Non lo sai tu che sei il Tempio di Dio?”

Mi dico questo per meglio comprendere cosa fare perché il Signore possa visitarmi, poiché l’uomo non può arrivare a Dio, ma Dio arriva agli uomini.

Scacciare i mercanti dal tempio vuole dire molte cose, per esempio: liberare il pensiero rivolto costantemente alle preoccupazioni quotidiane.

Marta e Maria ne sono l’emblema: “Signore di a mia sorella che mi aiuti nelle faccende domestiche” …ma Maria aveva scelto la parte migliore, l’adorazione.

Scacciare i mercanti dal tempio vuole dire: …allontanarsi da abitudini nocive come i vizi o anche le idolatrie. “lo spirito immondo torna e trova la casa spazzata e adorna, casa come Tempio (Tempio – Beit HaMikdash – dalla lettera ebraica Bet che significa casa) va e trova altri sette spiriti peggiori di lui così la situazione di quell’uomo sarà peggiore della precedente.

Scacciare i mercanti dal tempio, vuole dire… considerare la Santità del Signore quando si è in preghiera, raccolti in comunione, nel proprio intimo, quindi rispetto, umiltà e devozione. ” Giovanni il Battista, bisogna che io diminuisca …”

Scacciare i mercanti dal Tempio, vuole dire: …spogliarsi da ogni menzogna consapevoli del fatto che davanti al Signore non è possibile mentire.

Scacciare i mercanti dal Tempio è diffide, poiché appena ti distrai, ecco che lentamente abolita la nostra resistenza a motivo della concupiscenza che ci avvince, permettiamo loro di venire a celebrare un culto profano. Concordi e persino sacerdoti delle nostre iniquità.

Che fare dunque per opporre resistenza? Forse i chiodi che inchiodarono Cristo alla croce dovrebbero inchiodare me a Lui!

Dovrei chiudere le porte del santuario per non permettere che spiriti immondi entrino, o forse per non permettere che lo Spirito Santo esca.

Eso 40:1 Il SIGNORE parlò a Mosè e disse: 2 «Il primo giorno del primo mese erigerai il tabernacolo, la tenda di convegno. 3 Vi porrai l’arca della testimonianza e stenderai il velo davanti all’arca. 4 Vi porterai dentro la tavola, e disporrai in ordine le cose che vi sono sopra; vi porterai pure il candelabro e accenderai le sue lampade. 5 Porrai l’altare d’oro per l’incenso davanti all’arca della testimonianza e metterai la portiera all’ingresso del tabernacolo.

Amen.

copyright©francescoblaganò 04/2020

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