Un’organizzazione per i diritti dei cristiani in Gran Bretagna si è rivolto al capo di Scotland Yard perché faccia chiarezza se i cristiani godano del diritto di parola, dopo che un predicatore di strada era stato arrestato a Londra agli inizi del mese.Il Christian Legal Center (CLC), ha chiamato il commissario della polizia metropolitana Sir. Bernard Hogan-Howe, per chiedere che vengano date chiare istruzioni ai suoi ufficiali, per chiarire che i cristiani sono tutelati dal diritto di parola quando citando le Scritture si riferiscono all’omosessualità come peccato.
La richiesta si è rea necessaria dopo che l’ex vice-sceriffo di Los Angeles in California era stato arrestato a Wimbledon, a sud di Londra agli inizi del mese di luglio con l’accusa di vere predicato sull’omosessualità come di un peccato, citando 1 Tessalonicesi 4:1-12, dove si parla dell’“immoralità sessuale”.
Miano è stato trattenuto per sette ore, durante le quali è stato interrogato a a proposito del suo punto di vista sull’omosessualità, e sottoposto al test del DNA.
Dopo il suo arresto Miano ha raccontato su un video postato su YouTube che secondo la polizia egli avrebbe violato l’articolo 5 del Public Order Act, per avere “tenuto un discorso omofobico in grado di procurare alle persone ansia, angoscia, allarme e e provocare insulti” sebbene sia poi stato rilasciato senza che gli venisse formalizzata alcuna contestazione.
Da Buonanotizia.org
Ti è piaciuto l'articolo? Sostienici con un "Mi Piace" qui sotto nella nostra pagina Facebook