HO DIFESO IL MIO AMORE

La cura dell’intimo rapporto con Dio, Il delicato e sensibile equilibrio che si instaura tra Lui e noi, dopo anni di ricerca o in un attimo di rivelazione deve essere tutelato.

Esso non è condivisibile nella sua profondità, ma comune a chi ne viene toccato.

Sappiamo che il soffio dello Spirito Santo è delicatissimo, in un secondo ti tocca e basta un attimo perché scompaia. Ritrovare questa comunione non è cosa facile, renderla stabile ancor meno.

Non è al nostro impegno che si deve ciò, ma alla volontà dello Spirito di Dio. Egli conosce, ricerca, spande, tocca!

La nostra disponibilità quella, SÍ! Necessita, È come accogliere una persona, umile discreta, che nasconde qualità impensabili.

HO SEMPRE AMATO UN ” TOZZO DI PANE”

“Mi accorgo, che anche ora mentre scrivo, è la mia compagnia, Egli mi fa da consigliere…mi aiuta a scegliere le parole, a trovare quella corretta, perché il discorso dica bene, proprio ciò che deve dire”…

Un attimo di pausa e poi prosegue a volte mi ferma quando sono stanco, e mi invita ad una pausa comune di riflessione, non è una magia, ma un sostegno.

Averne cura è come coltivare un fiore delicatissimo, un soffio di vento, un porta che sbatte, ed ecco un petalo cade. L’armonia si spezza persino il suo profumo, la sua freschezza viene meno.

Eppure… eppure, sopravvive nel deserto, nell’aridità del nostro cuore, nella spazzatura mondana nella quale molto spesso lo coltiviamo … eppure, sopravvive alla mancanza di acqua, di calore, di amore, costretto nella gabbia del nostro interiore. Da migliaia di anni sopravvive.

Ed io? Sono un eterno rifiuto, un diniego perenne ad un sussurrare benefico…questo fin tanto che sarò bambino:” mi dico”, ma ancora oggi debbo essere portato per mano…

Quando veramente mi offrirai un culto dal cuore? quando celebreremo insieme la nostra comunione? quando porterai il mio peso leggero? per la gioia di entrambi!

La Sua parola è un invito costante al bene supremo, ad accostarsi alla tavola del Signore, no…lì non c’è niente che resta sullo stomaco, se non un profondo dolce, un intenso lacrimare dell’anima.

E festeggiamolo si! questo Natale. Un bambino ci è nato.

Una splendida e docile persona, superba nel Suo essere umile… così regale, così al di sopra, che ha scelto di abitare, nella più umile delle tende, la mia.

Festeggio si questo Natale, tutti i giorni della mia vita, perché qualcosa di prezioso è venuto nel mio cuore. Si chiama Spirito di Dio, e non si vergogna di me, ed io non mi vergogno di Lui, anzi…voglio dichiararlo a tutti.

UN AMORE DELICATO

Fa che io non possa compiere un gesto audace,
di scatto, così da spaventarti.
Che tu non ritragga la mano che hai sporto dalla finestra.
Che la tua mirra coli ancora dalla maniglia della mia porta,
Che come miele, miele d’ambra, resti appiccicato alle mie labbra.
Un unzione è stata data al mio cuore,
lo sento nudo tra le Sue mani,
non era un soffio, non era una pioggia sottile,
non era una nuvola passeggera.
Così leggero che al suo pari è una montagna l’ala di una farfalla.
Non ti allontanare, restiamo lì alla finestra,
non voglio che andando fino alla porta, possa svanire questa sostanza.
Sento ancora il Suo profumo, è non è la prima volta.
dolce, intenso, di fragola pervade la stanza.
Festeggio si! …perché l’anima mia non è più la stessa,
un fiocco porpora sta sulla mia porta, come il sangue, il sangue della Pasqua.
Un nastro violaceo, scarlatto, sale al cielo,
Sale al cielo come preghiera.
Come potrà l’anima mia volgersi indietro, ora che la carne più non mi pesa.
Non mi distrarre! Non mi distraggo! …oggi si! è un giorno di festa,
ho nel mio cuore una campana felice, di cui non si ode rintocco,
è solo… solo con il mio amico spezzerò il pane.
Perché mi è cara la Sua presenza,
prendi questa mia lacrima come un ‘ offerta,
come un’offerta agitata del mio cuore., che freme e aspetta.
E so che non c’è fine alla mia cattiveria,
che metterò ancora chiodi nelle tue mani,
so! che con il Tuo amore guarderai alla mia umana bassezza.
Perdona loro…
perdona lui…
perdonalo…
perdona me.
Non hai avuto timore di rivelarmi la tua presenza,
di cambiare la mia vita con un lembo del tuo sorriso.

Francesco Blaganò | Notiziecristiane.com

copyright©francescoblaganò 12/2016

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